pierodm ha scritto:Alcune considerazioni del ns "campione" sono senza dubbio valide, ma....è chiaro il fatto che politicamente non ha piu' niente da dire! - Ranvit.
Bella frase, di grande effetto: ma che significa, su che cosa si basa?
Di affermazioni del genere se ne leggono in continuazione, da tutte le parti e indirizzate verso chiunque: è la politica delle frasi vuote, che hanno il solo scopo di offendere e delegittimare l'avversario "per antipatia".
Questa di D'Alema non è una Grande Intervista, ma nel suo piccolo dice più cose - e più condivisibili e concrete - di quelle che dicono i candidati che hanno "tante cose da dire".
In questa materia la situazione mi ricorda quello che notavo qualche tempo fa, assistendo a certe repliche su RAISat di vecchie trasmissioni, nelle quali c'erano Battisti, Morandi, Mina e altri, e presentate da Corrado o Bongiorno.
Ebbene, dopo anni di dilettanti allo sbaraglio, di pallidi epigoni, di ragazzotti volenterosi e tronisti ardimentosi, ascoltare "l'originale" dà come un senso di armonia, e si capisce quanta sia la distanza tra quelli e questi: si capisce soprattutto che ci si sta abituando alla mediocrità, cioè a salutare con favore prestazioni che, messe vicino a quelle dell'originale, si sgonfiano come soufflè mal riusciti. Puzzette.
E non si tratta nemmeno di "epoche", dato che in anni più recenti si sono affermati immediatamente grandi artisti come Vasco o la Nannini, e li abbiamo subito riconosciuti: non hanno fatto discorsi sul "nuovo", e nemmeno si presentavano come "nuove proposte", ma hanno semplicemente fatto bella musica e l'hanno interpretata in modo splendido, con la personalità giusta e una grande voce.
Insomma, vogliamo deciderci a dire che il problema non sono i D'Alema o i Bersani, o Francheschini - ossia la loro ipotetica mediocrità o consunzione - ma il fatto che, dopo la diaspora del PCI e lo smantellamento del PSI, la sinistra ha rinunciato ad esistere, inseguendo miraggi idelogici e fanfaluche?
Sono resonsabili i dirigenti? Certamente sì, ma altrettanto lo sono gli elettori e i militanti che li hanno seguiti: non tanto col voto (che era in gran parte obbligato) ma con l'adesione, abboccando con tutte le cioce alla deriva bipolare, al centrismo, etc.
Condivido tutto quello che dici e come ho cercato di esprimere da tempo, il votante di cs e' ormai una macchina in grado di macinare qualsiasi idea, candidato, battaglia e di ridurla in briciole. La mancanza di capacita' di elaborare, di confrontarsi, di esprimere critiche e di esprimere giudizi che non siano demagogici e' un problema, un grosso problema che ormai rischia di condizionare qualsiasi scelta. E' un fenomeno tipico dei momenti di crisi, ma che dobbiamo cercare in qualche modo di impegnarci a superare. La critica spietata va bene, ma solo se si salva almeno qualcosa.
Detto questo, penso che comunque D'Alema avrebbe fatto bene ad andarsene via. Se lo avesse fatto queste discussioni non avrebbero ragione di esistere. E' quello che fanno di solito le persone che perdono (e ripetutamente) nei famosi paesi normali. Si deve sapere uscire dalla politica attiva cosi' come ci si e' entrati. Ma, ancora, il problema e' che l'Italia non e' ancora abbastanza matura da abituarsi a questa idea. Se Tizio sparisce, i giornalisti lo assaltano, i candidati lo cercano, gli elettori cominciano con i si pero' e i distinguo e tutti assumono (a ragione, quasi sempre) che in realta' da dietro Tizio muova ancora le fila delle sue marionette.
Io credo che la situazione potrebbe cambiare nel PD in tempi relativamente brevi. Sono ottimista (urca!). Badate bene: non bastera' la nomina di Tizio o Caio a segretario. Sebbene segua la candidatura di Marini con interesse (ma manca ancora una dichiarazione di intenti) so che non sara' facile per lui o per chiunque altro riformare il partito, anche perche' agiranno all'interno di un partito e di un sistema abituato a certe manfrine, dove pochi sono realmente in grado di mettere avanti il bene comune sacrificando qualcosa. Nel PD mancano soprattutto competenze, la capacita' di attrarre contributi dal mondo reale chi ha idee nuove, vecchio o giovane che sia. L'avere accesso alle chiavi del partito e' una specie di "premio" per potenti, piu' che un premio per bravi con delle idee. Leggevo che Steven Chu, che e' il ministro per l'energia USA di Obama, e' un premio Nobel per la Fisica, ha diretto il Lawrence Berkeley National Laboratory (uno dei migliori laboratori USA e nel mondo), ha ottenuto 500 MUS$ dalla BP per fondare un laboratorio di Energy Bioscience. Noi avremmo Rubbia, per esempio, ma anche costui e' rimasto impantanato nella direzione di un Ente, l'ENEA, che e' in condizioni disastrose, politicizzato, uno spreco di danaro pubblico mai visto.
Auguro a Marini, o Franceschini, o a Bersani, chiunque venga nominato, di capire che data la gravita' della situazione, senza un network di competenze **eccezionali**, di persone competenti E creative, magari prese a prestito da un altro Paese, o quantomeno con una visione globale dei problemi, non si possono individuare quelle idee nuove, quelle alternative, che fanno di un partito un grande partito. Auguro a costui, inoltre, di non credere che la fine di Berlusconi, che accadra' prima o poi se non altro per motivi biologici

coincida necessariamente con la vittoria del centrosinistra. Gia' troppe volte c'e' stato un terzo incomodo che ha sparigliato le carte all'ultimo momento. Quando parlo di modernita' penso che il primo passo sia trovare queste risorse umane e dargli spazio, prima nel PD, poi al governo, e poi per modernizzare l'Italia. Senza uno di questi passaggi qualsiasi risultato sara' inutile e secondario. Non basta essere onesti e lavoratori per cambiare un paese. Ci vuole anche la capacita' di creare e guidare un team, a meno che - come nel caso di SB - non si evochi il sistema di comando "a bandiera": un capo supremo e tutte nullita' sotto totale controllo nei posti chiave.
Detto questo, vi informo che per motivi personali (di lavoro) non saro' piu' in grado di seguire il forum nel prossimo periodo. Mi sta togliendo troppo tempo che invece devo dedicare ad alcune cose importanti per me, per la mia famiglia e per il mio lavoro che e' in una fase particolarmente critica. Lo dico non perche' penso che il forum ne risentira' (ci mancherebbe

) ma per evitare che qualcuno possa pensare che la mia futura assensa sia frutto di malumori o polemiche. Ogni tanto comunque mi faro' vivo.
Un saluto
pagheca