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23/05/2013 - centrosinistra. il futuro del pd
Chiamparino: sì alla legge sui partiti
Sergio Chiamparino, 64 anni, guida la Compagnia di San Paolo
L’ex sindaco di Torino
e la corsa per la leadership:
“La politica torni nella società, altrimenti è inutile”
francesco moscatelli
torino
Corre? Non corre? Renzi lo appoggerà? L’unica cosa certa, per il momento, è che Sergio Chiamparino continua il suo riscaldamento in vista del congresso che in autunno eleggerà il nuovo segretario del Pd. Se alla fine sarà fra i candidati oppure no, probabilmente, non lo sa nemmeno lui. Però l’ex sindaco di Torino, oggi presidente della Compagnia di San Paolo, vuole essere della partita. E ieri è tornato alla carica. Ha giocato in casa, ospite del Collegio Carlo Alberto di Moncalieri, a pochi metri dal campo in cui - come lui stesso ha confidato - ha dato i primi calci ad un pallone.
Si parla di finanziamento pubblico alla politica con il professor Piero Ignazi, ex direttore del Mulino (da molti considerato uno dei più autorevoli suggeritori dell’ex ministro Fabrizio Barca, ipotetico sfidante dello stesso Chiamparino al congresso), e con i politologi Eugenio Pizzimenti, Eric Phélippeau e Michael Koss.
Il tema, diventato uno dei cavalli di battaglia anti-casta di Grillo, è noto. Anche se rileggersi i numeri fa sempre un certo effetto: fra il 1994 e il 2008 i partiti italiani si sono spartiti qualcosa come 2 miliardi e 235 milioni di rimborsi, a fronte di soli 600 milioni di spese elettorali effettivamente sostenute. Chiamparino mette il dito nella piaga dell’attualità: «Mi piacerebbe sapere se il tema dei costi della politica nei paesi europei sia così centrale come base di aggregazione delle forze populiste. Temo che una delle ragioni per cui lo è in Italia sia che la produttività delle politica è del tutto inadeguata».
Spiega che è contrario all’abolizione del finanziamento pubblico, ma che bisognerebbe introdurre tetti più bassi perché «se invece di 100 ho 50 sono obbligato a fare delle scelte, e magari prima di comprare campanacci per mucche e tosaerba (il riferimento è alle spese dei gruppi consiliari in Regione Piemonte, ndr) ci penso due volte». Poi l’ex sindaco non si trattiene e si avventura su un terreno, come quello della legge sui partiti recentemente proposta dai Pd Zanda e Finocchiaro, che è materia da leader politico: «È necessario dare riconoscibilità giuridica ai partiti che vogliono accedere ai finanziamenti, perché devo sapere a chi sto dando i soldi.
Ma non sé solo un problema tecnico: il tema dei costi della politica deve essere usato dalle leadership per fare una politica nuova e costruire una nuova presenza nella società. Perché la politica, se non si è presenti nella società anche per finanziarsi ma soprattutto per elaborare progetti, diventa inutile». Sembra un programma per il Pd di domani, ma Chiamparino, sceso dal palco dei relatori, mette di nuovo le mani avanti: «Non c’è nessun bando di concorso per la candidatura a segretario. Mi fa piacere ci sia qualcuno che mi apprezzi (Matteo Renzi, ndr), spero ce ne siano altri...».
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.