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Pd, se si scinde è meglio

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda lodes il 29/04/2013, 11:38

Vittorio e Manuela hanno già detto tutto e condivido in pieno le loro considerazioni. Aggiungo solo un dato anagrafico. Nel senso che il sessantanovenne Cacciari non si rende conto che le sue parole sono -o dovrebbero essere- rivolte a generazioni che con gli ex DS, gli ex Margherita non hanno nulla a che fare. Il PD che affronterà il Congresso -e io spero che sia di rifondazione- non è di proprietà dei politici della generazione dei Cacciari. Sono le nuove generazioni che devono decidere i nuovi assetti politici e i nuovi strumenti di organizzazione politica. La nostra generazione (quella di Cacciari) sta in modo precario dentro il presente e quando parla lo fa guardando indietro. Generazione anziana che, come tutti gli anziani, è vittima della nostalgia. Stamattina ho visto sui RAI3 una trasmissione dove Matteoli (ex AN, ex MSI) parlando del finanziamento pubblico ai partiti ricordava, con evidente nostalgia, dei mitici tempi in cui i volontari andavano ad attaccare i manifesti elettorali: quello era vero impegno politico usare il web no. Questo per dire che la generazione dei Cacciari deve smettere di voler mettere le braghe al mondo. Dei guasti ne ha fatti tanti, è ora che si faccia da parte. Se vuole davvero fare un servizio al paese lasci spazio a chi può vivere in modo pieno il presente e ambire ad un futuro. Non si sa cosa saprà fare La generazione 2.0, i nativi digitali, la cosa certa è che il PD così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi è morto. Spetta a loro, se lo vorranno, ricostruirlo o far nascere nuovi soggetti politici. I Cacciari intanto facciano ciò che sono capaci di fare: insegnare e studiare.
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Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda flaviomob il 29/04/2013, 11:59

La generazione "dei Cacciari" non è tutta uguale e non è fatta di persone che condividono scelte e responsabilità in modo indifferenziato. Questi discorsi pseudogenerazionali, direi gerontofobici, hanno il sapore della parte peggiore del grillismo e del rottamismo: tanto hanno prodotto che si sono dovuti aggrappare ad un ottantottenne, al Quirinale, per tirare avanti...
Le analisi o si condividono o si contestano, ma non si rifiutano certo a partire dall'età dell'interlocutore.


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Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda Iafran il 29/04/2013, 12:29

lodes ha scritto:Non si sa cosa saprà fare La generazione 2.0, i nativi digitali, la cosa certa è che il PD così come lo abbiamo conosciuto fino ad oggi è morto. Spetta a loro, se lo vorranno, ricostruirlo o far nascere nuovi soggetti politici.

I cittadini "datati" ... continueranno a votare e non penso che lo facciano senza senno. Questi, se hanno preso delle fregature, sono quelli che ne hanno deglutite di più e chissà che non possano servire per evitare altre (fregature) alle nuove generazioni.
Comunque cittadini "freschi" (forse male organizzati per la loro inesperienza) si sono presentati sullo scenario politico e diranno la loro su aspetti sotto-taciuti dalla "casta". Basterebbe ascoltarli senza preconcetti.
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Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda lodes il 29/04/2013, 12:46

Scusa Flavio ma se hai letto bene quello che ho scritto ho fatto mie le considerazioni di Vittorio e Manuela che molto puntualmente hanno smontato le argomentazioni di Cacciari. Io ho aggiunto una considerazione sul tema generazionale. Devo dire che invece di rispondere nel merito ancora una volta sei tu che ti affidi a parole generiche piene di pregiudizi. Io non so quanti anni abbia tu, ma io che sono della generazione di Cacciari credo di avere il diritto di ragionare su ciò che abbiamo prodotto. Ognuno per i ruoli che ha avuto, ma a me di affibbiare la responsabilità sempre ad altri non mi piace, anzi aggiungo che questo è un tratto che fa parte della cultura politica (nefasta) della sinistra che ha contribuito a creare i guasti di questo paese. Ci si può tirare fuori dicendo che sono discorsi pseudogenerazionali, gerentofobici ma i dati di fatto (storici) sono lì, duri a morire. Cultura che impedisce, per esempio, di riconoscere la responsabilità dell'intero gruppo dirigente del PD che ha gestito i/il partito/i negli ultimi vent'anni. Non sono quelli della generazione di Cacciari? E i lacci del familismo, della cooptazione, che soffocano il paese non sono il risultato dell'egemonia di culture politiche prodotte dalle generazioni che stanno ancora oggi attaccate al potere? E chi le ha sostenute queste culture? Chi oltre a dare il voto ha legittimato le loro espressioni? Insomma, se proprio dobbiamo guardare indietro come fa Cacciari proviamo a farlo con analisi critiche e a dare a ciascuno il suo.
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Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda Robyn il 29/04/2013, 12:58

Massimo Cacciari è uno che bisogna lasciare stare perche và come và la luna e pensare che nel nord-est ha fondato partiti che poi non hanno avuto seguito.I partiti rimangono vitali se c'è un costante ricambio della classe dirigente,perche se questo manca,dal momento che la società cambia,se non cambia la classe dirigente la distanza fra paese e classe dirigente aumenta.Inoltre è anche la crisi finanziaria che ha prodotto questa situazione,mettendo definitivamente a nudo i difetti istituzionali.Inoltre la sinistra italiana deve smetterla con le scissioni perche in primo luogo non esistono più le ideologie e il dissenso può pragmaticamente comporsi,quindi servirebbe il collegio uninominale.Penso che Cacciari dovrebbe stare a Cà Foscari a insegnare e basta.E andato poi a servizio pubblico a dire che il reddito minimo garantito è una stupitaggine,ed ha avuto una netta risposta da Marianna Madia
PS Inoltre il collegio uninominale dovrebbe essere senza la correzione proporzionale,perchè con la correzione proporzionale i partiti potrebbero essere incoraggiati nelle scissioni.Tanto,il ragionamento che fanno,se non
ottengo la rappresentanza nel collegio,c'è sempre la correzione proporzionale
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Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda Manuela il 29/04/2013, 15:20

Time out... Non dimentichiamo che Cacciari è stato un grande cervello e che ha capito molte cose prima di altri; e che, purtroppo, è spesso rimasto inascoltato.
Oggi ci permettiamo di criticarlo, perché nessuno è esente da critica, e sono rari coloro che invecchiano senza rinchiudersi nel proprio orizzonte (mi piace a questo proposito, ricordare Foa, sempre proiettato nel futuro, anche ottantenne).
Ma Cacciari va ascoltato, anche solo per criticarlo... :D
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Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda Robyn il 29/04/2013, 16:16

Infatti per lungo tempo mi sono identificato con Massimo Cacciari ,tranne che per qualche cosa ,ma adesso faccio fatica a seguirlo.In passato l'ho incontrato sù un ponte a Venezia e gli ho detto ciao Massimo e lui mi ha detto ciao ciao,un'altra volta a P le S Marco.Massimo dove vai?e lui mi ha detto a Porto Marghera a ricordar le antiche glorie
Ultima modifica di Robyn il 30/04/2013, 14:58, modificato 1 volta in totale.
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Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda flaviomob il 29/04/2013, 21:16

Il gruppo dirigente del PD può essere criticabile, ma la questione generazionale che cosa c'entra? Hanno fatto l'opposto di ciò che proponeva Cacciari: non si può dare torto a chi dice che è bianco e a chi dice nero, contemporaneamente. Rodotà ha ottant'anni, ma ciò che sostiene e il modello di società che persegue è l'opposto - che so - di un Berlusconi che magari è pure di qualche anno più giovane. E abbiamo visto che, a parte Civati ormai solitario, anche le nuove generazioni piddine si prestano benissimo ai soliti giochetti, veleni incrociati, boicottaggio interno, fratelli coltelli. Ottimi eredi della DC d'antan. Il nuovo biancofiore che avanza.


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Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda Manuela il 30/04/2013, 8:27

Lodes sa certamente parlare per sé, ma, se posso intromettermi, a me sembra che tu finga di non capire.
La "questione generazionale" esiste nel momento in cui ci si guarda indietro e si dà un giudizio complessivo su quanto è accaduto. La nostra generazione, ci piaccia o meno, ha avuto un'occasione storica: la caduta del muro di Berlino rimetteva in moto la storia, cambiandone i punti di riferimento. In Italia si poteva finalmente uscire dalla "democrazia bloccata" per costruire una democrazia dell'alternanza, e un sistema politico-istituzionale più moderno ed efficace. Si poteva fare dell'Italia un paese europeo a tutti gli effetti, non solo per la moneta. Questo compito "generazionale" è stato obiettivamente disatteso. Certo, c'è chi ci ha provato di più, chi di meno, chi ha guardato da un'altra parte, chi ha remato contro. Ma la sconfitta è di tutti. Non mi basta affatto sapere che la maggior parte di questi anni ha governato la destra, per cui su di lei ricade la maggior responsabilità; al contrario, penso che sulla sinistra ricada l'enorme responsabilità di aver permesso che questo accadesse, dato che non è stata in grado di proporre un'alternativa credibile (e duratura) all'elettorato.
Per questo ci si permette di dare un giudizio complessivo, "generazionale", che, certo, non impedisce di vedere le differenze, ma che non può esimersi dalla conclusione che tutta questa generazione deve cedere il passo ad un'altra, che ha il diritto di dare le sue risposte, quali che siano, alle domande del presente e del futuro. Prima è, meglio è.
Cacciari (ribadisco. un gran cervello) è figlio anche lui di quell'epoca: ha avuto intuizioni profonde, ha lottato perché le cose andassero in modo diverso da come sono andate, trovandosi per lo più inascoltato. Ma, oggi, dà una risposta che guarda all'indetro, e non tiene conto che le nuove generazioni hanno forse risposte diverse dal ritorno ossessivo al riferimento PCI-DC.
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Re: Pd, se si scinde è meglio

Messaggioda pianogrande il 30/04/2013, 10:15

"...... ma che non può esimersi dalla conclusione che tutta questa generazione deve cedere il passo ad un'altra,..."
Manuela


Tutta?
E' tutto così semplice?
La nuova generazione come la selezioniamo?
Sono buoni tutti?
Mettiamo un confine preciso e uno si ritrova vecchio il giorno dopo?
Proporrei un esame del tipo rinnovo patente di guida.
Naturalmente, aumentando la frequenza delle verifiche con l'aumento dell'età.

Se non abbiamo la capacità (e qualche volta il coraggio) di giudicare l'azione dei singoli cosa diavolo vogliamo rinnovare?
Possibile che serva sempre un parametro esterno o oggettivo, magari scientifico e comunque neutrale e comunque che prescinda dalla nostra personale opinione e presa di posizione?
Finché mancheranno questa capacità e questo coraggio, siamo tutti vecchi.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
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