da ranvit il 10/06/2009, 18:00
Gab, condivido le proposte di Grillo.....ma perchè sono le mie da tempo.
Nel frattempo aggiungo un "chi è".
Vittorio
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Da corriere.it :
L’esponente democratica che ha «battuto» il premier
Serracchiani: «Il Pd? Pare Star Trek»
«Dobbiamo fare una battaglia all'interno del partito per dargli credibilità. Ora tournée per convincere i delusi»
Se la famiglia disfunzionale del centrosinistra si chiamasse Simpson invece che Pd, Debora Serracchiani sarebbe - ovvio - Lisa: «Sì! Lisa Simpson mi piace». E in effetti. Lisa è la ragazzina assertiva, progressista, che suona il sax. I parenti la filano poco, ma alla fine l’unica brava, saggia, presentabile è lei. In un episodio sui Simpson nel futuro è alla Casa Bianca, tra l’altro. L’altro ieri si è saputo che lei (38 anni, avvocata romana a Udine) nel Friuli ha preso più preferenze di Berlusconi; che ha sfondato in tutto il Nordest superando capolista e boss locali. E il web di sinistra ha inneggiato (si è aggrappato?) a lei; da Facebook in giù era tutto un «Debora come Obama».
In fondo anche lei ha sfondato con un discorso, è diventata famosa con il video su YouTube, è amichevole ma determinata. Grazie grazie a tutti, ma «resto con i piedi per terra». Ma anche no. C’è il Parlamento europeo, si prevedono zero vacanze perché praticamente tutte le Feste democratiche (insomma, ex dell’Unità) d’Italia l’hanno invitata e lei teme di aver detto sì a tutti: «Quest’estate me la faccio in tournée». Senza il sax, con molta voglia di dire che il Pd deve fare «opposizione dura»: «Presentando un programma politico vero, parlando di crisi economica, mostrandosi uniti. Con più disciplina e spirito di servizio. Chi ci ha votato lo ha fatto contro Berlusconi e/o perché voleva una vera opposizione. E finora, spesso, li abbiamo delusi». Delusi, come no. Debora S. è diventata una star del web e del voto perché parla chiaro (le migliori battute dell’intervista non sono pubblicabili; ma avrebbero scatenato una standing ovation sia dei fan sia dei critici del Pd).
Parla chiaro, buca il video, sarebbe stato autolesionista non candidarla; e la sua aria da eterna ragazzina con la coda finora ha rassicurato i maggiorenti del Pd. Ma adesso? Riuscirà a trovarsi un ruolo in un partito di notabili in guerra? Non teme le correnti? E i dalemiani? «Dalemiani, veltroniani... ame sembrano nomi da alieni di Star Trek». Dal pop al politico, elabora: «Dobbiamo fare una battaglia all’interno del Pd per dargli credibilità; perché diventi un partito vero. Non due partiti che si sono messi insieme. Secondo me servono meno personalismi e un po’ di cinismo nelle decisioni ». Cinismo? Debora S. cinica? E come. «Cinismo invece di timore, nelle scelte. Durante il dibattito sul testamento biologico, per esempio. Mettere una cattolica teodem come Dorina Bianchi capogruppo alla Sanità al Senato al posto del cattolico progressista Ignazio Marino è stato un errore. La maggior parte dei nostri iscritti e dei nostri elettori non era d’accordo. In questi casi, ben venga il dibattito interno; e poi la maggioranza decide. Le troppe cautele ci hanno fatto del male».
Serracchiani aveva esordito a un’assemblea di delegati Pd e aveva iniziato dicendo «vengo da Udine, la città che ha accolto Eluana Englaro» e su quella storia, tuttora, non molla. Non molla in generale. Tra i suoi fan club su Facebook c’è «Debora Serracchiani contro Godzilla». Per ora in Friuli ha battuto ai voti Berlusca. Ieri era a Ballarò. Per due settimane andrà in giro a sostenere i candidati ai ballottaggi. E poi? «Poi in Europa voglio occuparmi di piccole imprese, che sono la vita del Nordest e dell’Italia. Per il resto mi metto a disposizione del Pd. Per carità, non sto lanciando un’Opa a nessuno». Per carità. Però magari qualcuno nel Pd (magari i dalemiani, guai a parlargli di Opa) comincia a sentirsi Godzilla (o meglio, vari Godzilla, fino al congresso di ottobre tra loro e con Debora S. se ne vedranno delle belle, si prevede).
Maria Laura Rodotà
10 giugno 2009
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.