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Diamo un volto nuovo al PD. Quello di Debora Serracchiani

Il futuro del PD si sviluppa se non nega le sue radici.

Re: Diamo un volto nuovo al PD. Quello di Debora Serracchiani

Messaggioda ranvit il 10/06/2009, 15:25

Pagheca, il caso della Serracchiani è abbastanza isolato. Qualche caso qua e là dove non si è potuto fare diversamente...

In Campania per esempio....il nulla piu' assoluto!

Io conosco alcuni di "questi signori". Prima delle elezioni dicevo a qualcuno di loro :"Ma vi rendate conto che state andando verso una batosta incredibile senza fare niente per evitarlo. Tipo inserire facce giovani (già presenti nel partito)?". Risposta : "Ma non ci garantirebbero i pacchetti di voti che portano gli attuali "big". E comunque se perderemo sarà per pochi voti"
Infatti si sono perse clamorosamente, con distacchi enormi, le province di Napoli, Salerno e Avellino nonchè tantissimi comuni in cui dominava il Cs da almeno 20 anni!

Intendiamoci, si sarebbe perso lo stesso perchè l'astio accumulato era tanto, ma almeno si sarebbe avviato un processo di rinnovamento che poteva dare frutti alle prossime occasioni. Invece ora c'è la lotta con i coltelli di tutti contro tutti per spartirsi le colpe...

Vittorio
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Re: Diamo un volto nuovo al PD. Quello di Debora Serracchiani

Messaggioda pierodm il 10/06/2009, 15:31

Di ragazze - e ragazzi - come Debora nel PCI e nel PSI ce n'erano tante, ma a nessuno veniva in mente di farle diventare eredi al trono in due mesi: capisco però che, in una politica ridotta a esposizione televisiva e a plebiscito populistico, una bella faccia e due occhioni limpidi fanno un bell'effetto.
Credo che non si faccia nemmeno un buon servizio a Debora, sostenendola per il solo fatto che sia "nuova" e graziosa.
E poi: davvero pensiamo che basti UNA faccia nuova? Facciamo almeno in modo che di giovani come lei ne vengano alla ribalta tanti, tenendo ben chiaro che il problema non è quello di avere un immaginetta più fresca da "scegliere", ma quello di cosa e quanto queste forze fresche possono dare al partito, e non soltanto sul piano di attrazione di voti ma anche e soprattutto di idee e di "forza" dialettica e intellettuale.
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Re: Diamo un volto nuovo al PD. Quello di Debora Serracchiani

Messaggioda pagheca il 10/06/2009, 15:44

avete ragione entrambi, Ranvit e Piero. Sicuramente certa gente va mandata a casa, ma senza fare tabula rasa. Piuttosto scegliendo.

I motivi della mia "ira" li ha espressi bene, Piero. Io mi riferivo alla frase contenuta nel messaggio originale di questo thread:

Spingiamo Debora al vertice del PD e riappropriamoci di un partito che è il nostro partito, perché nasce dalle nostre radici, dalle nostre idee, dal nostro vissuto.


A me frasi del genere fanno sorridere. Intanto le radici, le idee e il vissuto sono tanti, e di solito in profonda contraddizione l'una con l'altra, e' questo il motivo per cui non esiste una maggioranza di centrosinistra nel Paese, per cui crollano i governi di centrosinistra, etc. In piu' spesso, al di la' del classico "riappropriamoci" se uno va a guardare non esistono proprio, al di la' di frasi generiche come questa e dell'antiberlusconismo che, almeno, fa da collante.

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Re: Diamo un volto nuovo al PD. Quello di Debora Serracchiani

Messaggioda pinopic1 il 10/06/2009, 16:43

pierodm ha scritto:Di ragazze - e ragazzi - come Debora nel PCI e nel PSI ce n'erano tante, ma a nessuno veniva in mente di farle diventare eredi al trono in due mesi: capisco però che, in una politica ridotta a esposizione televisiva e a plebiscito populistico, una bella faccia e due occhioni limpidi fanno un bell'effetto.
Credo che non si faccia nemmeno un buon servizio a Debora, sostenendola per il solo fatto che sia "nuova" e graziosa.
E poi: davvero pensiamo che basti UNA faccia nuova? Facciamo almeno in modo che di giovani come lei ne vengano alla ribalta tanti, tenendo ben chiaro che il problema non è quello di avere un immaginetta più fresca da "scegliere", ma quello di cosa e quanto queste forze fresche possono dare al partito, e non soltanto sul piano di attrazione di voti ma anche e soprattutto di idee e di "forza" dialettica e intellettuale.


Eredi al trono né in due mesi né in duecento mesi le avrebbero fatte diventare. La Serracchiani si è imposta all'attenzione per un suo intervento franco al congresso dei circoli qualche mese fa trasmesso da YouDem e RED. Ha colpito anche me. L'età (38 anni) e la bellezza non c'entrano molto.
E' chiaro che adesso è stata adottata (anche da me) come simbolo non del rinnovamento ma della richiesta di rinnovamento. Se vuoi è una protesta contro l'immobilismo del gruppo dirigente.
"Un governo così grande da darti tutto quello che vuoi è anche abbastanza grande da toglierti tutto quello che hai" (Chiunque l'abbia detto per primo)
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Re: Diamo un volto nuovo al PD. Quello di Debora Serracchiani

Messaggioda Gab il 10/06/2009, 17:55

Al volto nuovo vorrei che venga data un'azione nuova un coraggio nuovo.

Il coraggio di far proprie anche parte delle azioni populiste di personaggi come Di Pietro e Grillo.

Non troverei scandaloso prendere parte delle proposte avanzate da Grillo (
http://www.repubblica.it/2009/06/sezion ... zione.html ) e farle proprie, come :
- limite di due mandati al parlamento
- impossibile candidare condannati in primo e secondo grado
- vietato cumulare doppi stipendi

anche questo metterei insieme al nuovo volto.

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Chi è Debora Serracchiani.

Messaggioda ranvit il 10/06/2009, 18:00

Gab, condivido le proposte di Grillo.....ma perchè sono le mie da tempo.

Nel frattempo aggiungo un "chi è".

Vittorio
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Da corriere.it :


L’esponente democratica che ha «battuto» il premier
Serracchiani: «Il Pd? Pare Star Trek»
«Dobbiamo fare una battaglia all'interno del partito per dargli credibilità. Ora tournée per convincere i delusi»


Se la famiglia disfunzionale del centrosinistra si chiamasse Simpson invece che Pd, Debora Serracchiani sarebbe - ovvio - Lisa: «Sì! Lisa Simpson mi piace». E in effetti. Lisa è la ragazzina assertiva, progressista, che suona il sax. I parenti la filano poco, ma alla fine l’unica brava, saggia, presentabile è lei. In un episodio sui Simpson nel futuro è alla Casa Bianca, tra l’altro. L’altro ieri si è saputo che lei (38 anni, avvocata romana a Udine) nel Friuli ha preso più preferenze di Berlusconi; che ha sfondato in tutto il Nordest superando capolista e boss locali. E il web di sinistra ha inneggiato (si è aggrappato?) a lei; da Facebook in giù era tutto un «Debora come Obama».

In fondo anche lei ha sfondato con un discorso, è diventata famosa con il video su YouTube, è amichevole ma determinata. Grazie grazie a tutti, ma «resto con i piedi per terra». Ma anche no. C’è il Parlamento europeo, si prevedono zero vacanze perché praticamente tutte le Feste democratiche (insomma, ex dell’Unità) d’Italia l’hanno invitata e lei teme di aver detto sì a tutti: «Quest’estate me la faccio in tournée». Senza il sax, con molta voglia di dire che il Pd deve fare «opposizione dura»: «Presentando un programma politico vero, parlando di crisi economica, mostrandosi uniti. Con più disciplina e spirito di servizio. Chi ci ha votato lo ha fatto contro Berlusconi e/o perché voleva una vera opposizione. E finora, spesso, li abbiamo delusi». Delusi, come no. Debora S. è diventata una star del web e del voto perché parla chiaro (le migliori battute dell’intervista non sono pubblicabili; ma avrebbero scatenato una standing ovation sia dei fan sia dei critici del Pd).

Parla chiaro, buca il video, sarebbe stato autolesionista non candidarla; e la sua aria da eterna ragazzina con la coda finora ha rassicurato i maggiorenti del Pd. Ma adesso? Riuscirà a trovarsi un ruolo in un partito di notabili in guerra? Non teme le correnti? E i dalemiani? «Dalemiani, veltroniani... ame sembrano nomi da alieni di Star Trek». Dal pop al politico, elabora: «Dobbiamo fare una battaglia all’interno del Pd per dargli credibilità; perché diventi un partito vero. Non due partiti che si sono messi insieme. Secondo me servono meno personalismi e un po’ di cinismo nelle decisioni ». Cinismo? Debora S. cinica? E come. «Cinismo invece di timore, nelle scelte. Durante il dibattito sul testamento biologico, per esempio. Mettere una cattolica teodem come Dorina Bianchi capogruppo alla Sanità al Senato al posto del cattolico progressista Ignazio Marino è stato un errore. La maggior parte dei nostri iscritti e dei nostri elettori non era d’accordo. In questi casi, ben venga il dibattito interno; e poi la maggioranza decide. Le troppe cautele ci hanno fatto del male».

Serracchiani aveva esordito a un’assemblea di delegati Pd e aveva iniziato dicendo «vengo da Udine, la città che ha accolto Eluana Englaro» e su quella storia, tuttora, non molla. Non molla in generale. Tra i suoi fan club su Facebook c’è «Debora Serracchiani contro Godzilla». Per ora in Friuli ha battuto ai voti Berlusca. Ieri era a Ballarò. Per due settimane andrà in giro a sostenere i candidati ai ballottaggi. E poi? «Poi in Europa voglio occuparmi di piccole imprese, che sono la vita del Nordest e dell’Italia. Per il resto mi metto a disposizione del Pd. Per carità, non sto lanciando un’Opa a nessuno». Per carità. Però magari qualcuno nel Pd (magari i dalemiani, guai a parlargli di Opa) comincia a sentirsi Godzilla (o meglio, vari Godzilla, fino al congresso di ottobre tra loro e con Debora S. se ne vedranno delle belle, si prevede).



Maria Laura Rodotà
10 giugno 2009
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Intervista (di ieri) a Debora Serracchiani

Messaggioda ranvit il 10/06/2009, 18:18

(Avevo già postato ieri in altro 3d, ora annullato)


LA PROTAGONISTA. Debora all'esordio batte il premier
"Silvio si abitui, non sarà l'ultima sconfitta"
La ragazza che superò Silvio
I fan sul web: "Yes, she can"
di ALESSANDRA LONGO

"Ho aperto gli occhi, ho acceso internet e ho scoperto di aver battuto Papi! è semplicemente fantastico!". Mettetevi nei panni di Debora Serracchiani, detta amabilmente "Serracchiona". La giovane segretaria del Pd di Udine è uscita trionfalmente dall'anonimato durante l'assemblea nazionale del marzo scorso, dopo aver accusato il Pd di essere vecchio, in mano ai Soloni, lontano dalla gente. Una performance finita su Internet, che le ha garantito una candidatura alle Europee nel Nord Est e interviste da star a "Le Monde" e "El Pais". Adesso addirittura il "sorpasso di Papi": la "Serracchiona", avvocata trentottenne, che batte il capo del governo e va in Europa con 144.558 preferenze. Sul suo sito hanno scritto: "Yes she can". Lei se la ride: "A Berlusconi dico che se ne deve fare una ragione. Non sarà né la prima né l'ultima volta".
Potenza del web, da Udine a Strasburgo.
"Non c'è dubbio che la Rete mi ha lanciata. Pensare che io, tecnologicamente, non sono mai stata granché. Ho usato sempre il computer ma, prima del mio comizio online, non frequentavo Facebook".

Poi dicono che nel Pd non accettano i distinguo, sono vendicativi. Le sue critiche all'establishment sono state ben ripagate.
"Direi che è stata ripagata la mia fiducia nel partito. Io credo nel Pd. Immagino come avrebbero preso il mio dissenso se fossi stata nel centrodestra. Ho avuto la conferma della mia scelta: sono nel partito giusto, dove c'è spazio per la passione e il merito... Però ci ho anche messo la faccia. Loro mi hanno dato un'opportunità e il resto è venuto dalla base, dalla rete di volontari che hanno lavorato con me per questo risultato eclatante. Devo ringraziare anche Franceschini che ha sempre creduto nella mia candidatura, fin dal primo momento".

Quanti sono i voti di scarto con Berlusconi?
"L'ho superato di 9000 preferenze nel Friuli Venezia Giulia".

Chissà i mal di pancia in Regione. Lei arriva in pista e sbaraglia tutti.
"Uno shock c'è stato, mi sembra umano. Ma il partito mi ha sostenuta, è stato coeso".

Il capolista del Friuli Venezia Giulia era Luigi Berlinguer. Ha battuto anche lui. L'ha imbarazzata?
"È una persona cortese, colta, gentilissima. È chiaro anche che siamo profondamente diversi".

L'avrebbe candidato?
"L'ho detto anche al segretario. Avrei visto candidature di maggior coraggio. Ma il capolista è una scelta che si fa in sede nazionale".

La Serracchiona è una tosta.
"Né cattiva né aggressiva, determinata sì".

Il più bel complimento di queste ore?
"Una signora mi ha paragonato a Tina Anselmi. E io mi sono commossa e inorgoglita".

Quanto conta in questo momento nel Pd essere giovani?
"Conta ma non basta. Non credo al merito anagrafico, credo ai requisiti trasversali, ci vogliono mentalità e competenza".

Ha conosciuto Marianna Madia? Anche lei fece un exploit non da poco, per scelta di Veltroni, che la volle capolista alle politiche.
"L'ho conosciuta a Piombino. Mi è sembrata estremamente cordiale".

Veltroni è venuto a Udine a sostenerla.
"Sì e l'ho trovato di un'umanità incredibile, è una delle persone più convinte del progetto del Pd. Una persona che va assolutamente recuperata".

Si è fatta un'idea del perché lei ha avuto un così abnorme impatto nel popolo Pd?
"Con le mie critiche ho dato uno scossone emotivo ai militanti del partito, alle coscienze democratiche. Pensi che durante tutta la campagna elettorale ho incontrato gente, anche di una certa età, che mi abbracciava e si metteva a piangere".

E adesso addirittura il sorpasso di Berlusconi.
"Pensi come si deve sentire: sorpassato da me, dalla Serracchiona...".

(9 giugno 2009)
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Re: Diamo un volto nuovo al PD. Quello di Debora Serracchiani

Messaggioda pierodm il 11/06/2009, 0:35

Non vorrei sembrare ostile a Debora. Ma sarei contento se si percepisse la mia ostilità verso la superficialità, l'incoerenza e la prevalenza del personalismo sulla sostanza politica.

Ma vi sembra davvero che il problema del PD sia quello di "dargli un volto nuovo"? - e ve lo chiedo io, che da anni vado dicendo che anche le facce e i toni di voce contribuiscono alla creazione di un'immagine presso l'audience popolare.

Personalmente, mentre approvo molte delle cose dette da Debora nel famoso intervento, non ne sono né particolarmente ammirato, né sconvolto o estasiato: mi sembra assolutamente normale parlare come Debora ha parlato.
Tanto quanto mi sembrò normale il concetto espresso da Nanni Moretti allora.
Per me, chiunque dovrebbe avere quella spontaneità e quella sincerità.
Io, ogni volta che ho partecipato a un consesso piccolo o grande, importante o meno importante, ho fatto esattamente quello che ha fatto Debora.
Qui, in questo forum, siamo in molti a scrivere cose ancora più taglienti e - permettetemi di dirlo - forse anche più intelligentemente complesse di quelle espresse da Debora: qualcuno di voi è stato cercato per fare da segretario?
Ci sono state risposte, interventi, apparizioni da parte di qualcuno del PD per dialogare?
No, perché le cose - i discorsi, le incazzature - diventano importanti solo se fanno scandalo, e fanno scandalo solo se cadono nel posto giusto, nel momento giusto: ma a prevalere è l'elemento scandalo, più che la sostanza, che infatti viene elegantemente ignorata.
Insomma, per il momento mi sembra che Debora sia adattissima a far parte della "rosa" - per usare un termine calcistico - ma non per fare il Numero 10 titolare di una squadra da scudetto - e non mi venite a dire che "sempre meglio dell'attuale nomenklatura del PD", sia perché non è vero, sia perché il criterio del "meno peggio" non mi sembra che in questi anni abbia dato buoni frutti.

Quelli che cercano il riscatto nella leadership, e in questa vedono l'elemento determinante - io no - dovrebbero capire che c'è bisogno di valori assoluti molto forti, di una leadership che sia da "fuoriclasse": faccia giusta, ma soprattutto personalità, idee non solo "nuove" o magari soltanto diverse ed "eretiche" (perché in quel mortorio è troppo facile apparire eretici), ma idee solide, ampie, che investono in modo adeguato tutti i grandi temi sociali ed economici.
Caricare Debora di responsabilità che non le appartengono mi sembra infantile da parte nostra, e ingeneroso verso di lei.
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Re: Diamo un volto nuovo al PD. Quello di Debora Serracchiani

Messaggioda franz il 11/06/2009, 8:58

ranvit ha scritto:dal corriere.it : ....
ROMA - L'ipotesi è suggestiva - soprattutto dal punto di vista mediatico - come spesso lo sono le idee di Walter Veltroni: affiancare a Dario Franceschini, nel ruolo di sua vice, la neo-europarlamentare friulana Debora Serracchiani.

E' tipico del modo approssimativo del fare politica in Italia fare proposte del genere e definirle "suggestive".
Fare il parlamentare europeo non è un incarico da poco, da prendere alla leggera. Soprattutto alla prima legislatura.
Forse qualcuno pensa che chi va in un parlamento, italiano come europeo, vada a scaldare i banchi, come faceva a scuola. Non è cosi'.
Anche un incarico da "vice" in un partito in sofferenza come il PD non è da poco e puo' assorbire totalmente le proprie energie ed il proprio tempo. Non è che uno sta li' a mostrare la sua bella faccia e la cosa è finita li'.
Non mi meraviglio che sia una idea di Veltroni: uno che faceva il leader del PD ed il sindaco di Roma. E si è visto come è finita in entrami i fronti.
Direi che proporre le due cose insieme è un indicatore del modo approssimativo con cui affrontiamo i temi politici e ci fa capire come mai l'Italia è messa come è messa.
Se Debora è seria, rifiuterà una delle due cose. O parlamentare europeo o vice di Franceschini.

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Re: Diamo un volto nuovo al PD. Quello di Debora Serracchiani

Messaggioda franz il 11/06/2009, 9:33

pierodm ha scritto:ma soprattutto personalità, idee non solo "nuove" o magari soltanto diverse ed "eretiche" (perché in quel mortorio è troppo facile apparire eretici), ma idee solide, ampie, che investono in modo adeguato tutti i grandi temi sociali ed economici.

Condivido l'opinione di Piero e per quando riguarda le idee nuove (eretiche etc) ci possiamo ricollegare al thead sulle 10 domande. In realtà noi vorremmo (a parole) le "idee solide, ampie, che investono in modo adeguato tutti i grandi temi sociali ed economici" ma ne abbiamo paura e quindi cerchiamo ogni volta i "volti nuovi" che prima o poi ci deluderanno.
O forse non ne abbiamo paura ma di fatto ogni volta che affrontiamo quelle idee scopriamo che varie cose non si devono toccare, che ci sono mille tabu' e che forse solo una personalità forte sarebbe in grado di schiodare la situazione.
In effetti questo è vero e chiediamoci infatti quanto abbia saputo fare, positivamente, Enrico Berlinguer, conducendo e traghettando il suo popolo durante la sua segreteria.

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