Stupri e politica : stesse parole....

Dal corriere.it :
Stupri e politica. Carra: abbiamo usato LE stesse parole DEL PDL
Un fronte nel Pd: non speculiamo
Polito: non si può reagire come se le violenze fossero state commesse dagli avversari.
ROMA — La provocazione la lanciava ieri la jena, Riccardo Barenghi, su La Stampa: «Quando venne violentata e uccisa la signora Reggiani, la destra attaccò Veltroni e la sinistra reagì accusandola di sciacallaggio politico. Coerentemente, ieri la sinistra ha attaccato Alemanno». «Uno stupido riflesso condizionato della politica» lo definiva ieri anche Il Riformista di Antonio Polito, censurandolo. Poi, in mattinata, la notizia del nuovo stupro a Guidonia, comune alle porte di Roma peraltro guidato da un sindaco del Pd, e nuove accuse ad Alemanno. Polito insiste: «Serve una moratoria degli stupri politici. E questo vale per come questo argomento è stato usato nel caso Reggiani durante la campagna elettorale che poi vinse Alemanno, e vale ora. Le forze politiche si comportano come se gli stupri fossero stati commessi da avversari politici. Invece in genere vengono commessi da romeni».
«Tutti dovrebbero fare di più e insieme, invece di scambiarsi accuse — rimprovera il direttore de Il Riformista —. Il problema è rimuovere le cause: la notte a Roma si aggirano bande di giovani maschi con una voglia fottuta di sopraffare una donna che ormai non sono più clandestini, ma cittadini europei che si comportano però come se fossero allo stato brado». Concorda Peppino Caldarola: «Era una stupidità politica affibbiare a Veltroni la responsabilità della violenza a Roma, lo è altrettanto ora accusare Alemanno. Il problema è che a Roma, nelle periferie, si addensa una popolazione fatta di migranti, spesso romeni. E ci sono pezzi della città che sfuggono al controllo, come il Bronx. Evitiamo scambio di responsabilità e slogan e pensiamo a questo». «Dobbiamo disarmare le opposte propagande» propone Marco Follini responsabile delle politiche di informazione del pd. «Se ogni episodio di violenza diventa l'occasione per caricare i cannoni della polemica parteciperemo al declino politico del nostro Paese. Rinunciamo alle piccole soddisfazioni di giornata per misurarci sulle soluzioni da ricercare ». «Vedo le stesse accuse, le stesse parole. Persino lo stesso strabuzzare gli occhi» analizza, critico, il pd Enzo Carra. «Ma è del tutto sterile. Perché ormai non esiste più una sinistra permissiva e una destra meno. Dopo la Reggiani si arrivò al pacchetto sicurezza che era rigoroso, poi subentrò la storia dell'omofobia e saltò. Ma ora occorre trovare un minimo di concordia nazionale per approntare misure severe». Anche nel centrodestra, che cavalcò la paura della violenza in città durante le elezioni, c'è chi non ha problemi a riconoscere la strumentalità bipartisan dell'accusa: «Che un episodio di violenza come questo, in particolare a sfondo sessuale, possa dipendere da un sindaco è al di là di ogni logica — ammette il deputato forzista Gaetano Pecorella —. Sbaglia ora la sinistra a prendersela con Alemanno, altrettanto era errato allora prendersela con Veltroni ».
Virginia Piccolillo
24 gennaio 2009
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Ogni tanto qualcuno che ragiona!
Vittorio
Stupri e politica. Carra: abbiamo usato LE stesse parole DEL PDL
Un fronte nel Pd: non speculiamo
Polito: non si può reagire come se le violenze fossero state commesse dagli avversari.
ROMA — La provocazione la lanciava ieri la jena, Riccardo Barenghi, su La Stampa: «Quando venne violentata e uccisa la signora Reggiani, la destra attaccò Veltroni e la sinistra reagì accusandola di sciacallaggio politico. Coerentemente, ieri la sinistra ha attaccato Alemanno». «Uno stupido riflesso condizionato della politica» lo definiva ieri anche Il Riformista di Antonio Polito, censurandolo. Poi, in mattinata, la notizia del nuovo stupro a Guidonia, comune alle porte di Roma peraltro guidato da un sindaco del Pd, e nuove accuse ad Alemanno. Polito insiste: «Serve una moratoria degli stupri politici. E questo vale per come questo argomento è stato usato nel caso Reggiani durante la campagna elettorale che poi vinse Alemanno, e vale ora. Le forze politiche si comportano come se gli stupri fossero stati commessi da avversari politici. Invece in genere vengono commessi da romeni».
«Tutti dovrebbero fare di più e insieme, invece di scambiarsi accuse — rimprovera il direttore de Il Riformista —. Il problema è rimuovere le cause: la notte a Roma si aggirano bande di giovani maschi con una voglia fottuta di sopraffare una donna che ormai non sono più clandestini, ma cittadini europei che si comportano però come se fossero allo stato brado». Concorda Peppino Caldarola: «Era una stupidità politica affibbiare a Veltroni la responsabilità della violenza a Roma, lo è altrettanto ora accusare Alemanno. Il problema è che a Roma, nelle periferie, si addensa una popolazione fatta di migranti, spesso romeni. E ci sono pezzi della città che sfuggono al controllo, come il Bronx. Evitiamo scambio di responsabilità e slogan e pensiamo a questo». «Dobbiamo disarmare le opposte propagande» propone Marco Follini responsabile delle politiche di informazione del pd. «Se ogni episodio di violenza diventa l'occasione per caricare i cannoni della polemica parteciperemo al declino politico del nostro Paese. Rinunciamo alle piccole soddisfazioni di giornata per misurarci sulle soluzioni da ricercare ». «Vedo le stesse accuse, le stesse parole. Persino lo stesso strabuzzare gli occhi» analizza, critico, il pd Enzo Carra. «Ma è del tutto sterile. Perché ormai non esiste più una sinistra permissiva e una destra meno. Dopo la Reggiani si arrivò al pacchetto sicurezza che era rigoroso, poi subentrò la storia dell'omofobia e saltò. Ma ora occorre trovare un minimo di concordia nazionale per approntare misure severe». Anche nel centrodestra, che cavalcò la paura della violenza in città durante le elezioni, c'è chi non ha problemi a riconoscere la strumentalità bipartisan dell'accusa: «Che un episodio di violenza come questo, in particolare a sfondo sessuale, possa dipendere da un sindaco è al di là di ogni logica — ammette il deputato forzista Gaetano Pecorella —. Sbaglia ora la sinistra a prendersela con Alemanno, altrettanto era errato allora prendersela con Veltroni ».
Virginia Piccolillo
24 gennaio 2009
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Ogni tanto qualcuno che ragiona!
Vittorio