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Ci risiamo col caimano?

MessaggioInviato: 31/10/2017, 11:02
da mariok
In generale non credo ai complotti, alla "giustizia ad orologeria" e ad altre simili fantasie.
Eppure il ritorno alla ribalta di indagini giudiziarie sul caimano ogni volta che si rivede in politica sembra quasi sistematico.
Solo coincidenze?
Mafia e stragi del '93, Berlusconi indagato
Le intercettazioni del boss Graviano che evocano il leader forzista come mandante alla base di un fascicolo aperto da Firenze. Coinvolto Dell'Utri, ma il suo avvocato sostiene che una frase chiave è stata male interpretata
di SALVO PALAZZOLO E FRANCA SELVATICI
31 Ottobre 2017
ROMA. Silvio Berlusconi e Marcello Dell'Utri sono nuovamente indagati nell'inchiesta sui mandanti occulti delle stragi mafiose del 1993, che colpirono Firenze, Roma e Milano. La procura di Firenze ha già ottenuto dal giudice delle indagini preliminari la riapertura del fascicolo, archiviato nel 2011, e ha delegato nuovi accertamenti alla Direzione investigativa antimafia. Obiettivo, passare al setaccio le parole pronunciate in carcere dal boss Giuseppe Graviano, intercettato dai pubblici ministeri palermitani del processo 'Trattativa Stato-mafia' mentre parlava dell'ex presidente del Consiglio e dall'ex senatore di Forza Italia in carcere per scontare una condanna a sette anni per concorso esterno in associazione mafiosa.

"Berlusconi mi ha chiesto questa cortesia, per questo c'è stata l'urgenza", diceva Graviano, il padrino condannato per le stragi, al suo compagno dell'ora d'aria, il camorrista Umberto Adinolfi. Era il 10 aprile dell'anno scorso, le telecamere della Dia spiavano il braccio del 41 bis del penitenziario di Ascoli Piceno.

"Lui voleva scendere, però in quel periodo c'erano i vecchi - insisteva Graviano, che è in carcere dal 1994 - lui mi ha detto: ci vorrebbe una bella cosa". E ancora: "Trent'anni fa, venticinque anni fa, mi sono seduto con te, giusto? Ti ho portato benessere. Poi mi è successa una disgrazia, mi arrestano, tu cominci a pugnalarmi. Per cosa? Per i soldi, perché ti rimangono i soldi...". Parole che il legale di Berlusconi, l'avvocato Nicolò Ghedini, ha bollato come "illazioni e notizie infamanti prima del voto, non avendo mai avuto alcun contatto il presidente Berlusconi né diretto né indiretto con il signor Graviano".

Quattordici mesi di intercettazioni sono state depositate al processo di Palermo, nel giugno scorso (dove è indagato Dell'Utri), ma ci sono centinaia di omissis in quelle carte.

Tutto il dossier è stato invece inviato dai pm Di Matteo, Del Bene, Tartaglia e Teresi alle procure di Firenze e Caltanissetta, che indagano rispettivamente sulle stragi del 1993 e quelle del 1992. Ed ecco le nuove indagini. Firenze ha riaperto, Caltanissetta sta valutando. Mentre infuoca la polemica al processo 'Trattativa Stato-Mafia'. "Graviano non dice Berlusconi, ma bravissimo", sostiene il legale di Dell'Utri, Giuseppe Di Peri, e i suoi esperti sostengono questa versione. Ma i superesperti nominati dalla Corte d'assise danno ragione alla procura. "Graviano parla di Berlusconi". I giudici avevano convocato il boss delle stragi al processo di Palermo, per chiedere a lui direttamente. Ma Graviano ha preferito avvalersi della facoltà di non rispondere.

Re: Ci risiamo col caimano?

MessaggioInviato: 31/10/2017, 11:40
da pianogrande
Certo che se la colpevolezza di Berlusconi venisse scoperta a così grande distanza di tempo, questa sarebbe innanzitutto una sentenza di condanna contro lo stato; primo colpevole di così vergognosa inettitudine (o peggio) della giustizia.

Re: Ci risiamo col caimano?

MessaggioInviato: 31/10/2017, 12:04
da ranvit
Mi viene piu' da pensare che si tratta di Magistratura politicizzata..... 8-) :roll: :twisted:

Una delle rovine dell'Italia :?

Re: Ci risiamo col caimano?

MessaggioInviato: 31/10/2017, 13:30
da mariok
pianogrande ha scritto:Certo che se la colpevolezza di Berlusconi venisse scoperta a così grande distanza di tempo, questa sarebbe innanzitutto una sentenza di condanna contro lo stato; primo colpevole di così vergognosa inettitudine (o peggio) della giustizia.

Sarebbe?
Decenni di indagini si sono risolti quasi tutti in bolle di sapone, eccetto una condanna a quattro anni di cui tre condonati per un'evasione fiscale in qualità di azionista di una sua azienda.
È vero che Al Capone fu condannato per evasione fiscale, ma si beccò una condanna ad undici anni di cui ne scontò oltre cinque di carcere anche duro, prima di finire in una clinica per malattie mentali per demenza dovuta alla sifilide. :mrgreen:

Re: Ci risiamo col caimano?

MessaggioInviato: 31/10/2017, 20:06
da pianogrande
mariok ha scritto:
pianogrande ha scritto:Certo che se la colpevolezza di Berlusconi venisse scoperta a così grande distanza di tempo, questa sarebbe innanzitutto una sentenza di condanna contro lo stato; primo colpevole di così vergognosa inettitudine (o peggio) della giustizia.

Sarebbe?
Decenni di indagini si sono risolti quasi tutti in bolle di sapone, eccetto una condanna a quattro anni di cui tre condonati per un'evasione fiscale in qualità di azionista di una sua azienda.
È vero che Al Capone fu condannato per evasione fiscale, ma si beccò una condanna ad undici anni di cui ne scontò oltre cinque di carcere anche duro, prima di finire in una clinica per malattie mentali per demenza dovuta alla sifilide. :mrgreen:


Così funziona la nostra giustizia.

Possiamo definirla "politicizzata" almeno nel senso che ha lo stesso livello di affidabilità della classe politica o peggio.

Con la separazione dei poteri non si poteva sperare in un equilibrio meglio riuscito.

Re: Ci risiamo col caimano?

MessaggioInviato: 31/10/2017, 20:32
da gabriele
mariok ha scritto:
pianogrande ha scritto:Certo che se la colpevolezza di Berlusconi venisse scoperta a così grande distanza di tempo, questa sarebbe innanzitutto una sentenza di condanna contro lo stato; primo colpevole di così vergognosa inettitudine (o peggio) della giustizia.

Sarebbe?
Decenni di indagini si sono risolti quasi tutti in bolle di sapone, eccetto una condanna a quattro anni di cui tre condonati per un'evasione fiscale in qualità di azionista di una sua azienda.
È vero che Al Capone fu condannato per evasione fiscale, ma si beccò una condanna ad undici anni di cui ne scontò oltre cinque di carcere anche duro, prima di finire in una clinica per malattie mentali per demenza dovuta alla sifilide. :mrgreen:


Ma anche che no. Molti finirono in prescrizione o per modifica delle leggi che ne determinavano l'incriminazione

https://it.wikipedia.org/wiki/Procedime ... Berlusconi

Non abbassiamo la guardia. Silvio non è amico di questo paese e di certo non è una vittima, anche se con questi articoli sembra esserlo (fatalità...)

Re: Ci risiamo col caimano?

MessaggioInviato: 01/11/2017, 15:23
da mariok
Non abbassiamo la guardia. Silvio non è amico di questo paese e di certo non è una vittima, anche se con questi articoli sembra esserlo (fatalità...)
Vittima? E chi lo ha mai detto? È piuttosto il beneficiario di un sistema giudiziario inefficiente e corporativo.