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Referendum: ora che succede?

Inviato:
23/10/2017, 9:07
da mariok
Ed ora, che succede?
Spero non il solito pasticcio.
Innanzitutto, la situazione del Veneto mi sembra obbiettivamente diversa da quella della Lombardia, anche per effetto della differenza tra i due livelli di partecipazione. Malgrado i tentativi di Maroni di mischiare le carte, le trattative con lo stato dovrebbero essere due.
Aspetto ancora più importante è la necessità che qualunque operazione sia a somma zero: più fondi lasciati alle regioni devono corrispondere a minori spese gestite centralmente.
Dirimente infine è il principio di responsabilità: sì a maggiori competenze, no a sforamenti coperti dallo stato centrale. Quando un livello di governo va in guai finanziari andrebbe lasciato fallire.
p.s. mancano ancora i dati definitivi dell'affluenza in Lombardia: non proprio una prova brillante di efficienza

Re: Referendum: ora che succede?

Inviato:
23/10/2017, 10:03
da gabriele
Personalmente ho votato sì per dare un impulso all'avvio di un'Italia federale.
Spero inizi veramente un ragionamento in tal senso. Ovviamente so che non accadrà mai in questa legislatura che ormai è al termine. Forse la prossima
Re: Referendum: ora che succede?

Inviato:
23/10/2017, 10:05
da pianogrande
"Non proprio una prova brillante di efficienza"
Infatti il governatorato maroniano, prima di chiedere maggiori attribuzioni di responsabilità verso i cittadini, dovrebbe almeno dimostrare di saper fare una o col bicchiere (vecchio detto lombardo).
Decine di milioni di Euro per i tablet e altri per una campagna elettorale sostanzialmente in favore della lega sono già una pessima presentazione.
Il fatto, poi, che il sistema abbia fatto acqua da rischiare di colare a picco (e non è ancora detto perché i dati definitivi dell'affluenza non ci sono ancora), fa il paio con le autostrade leghiste e la sanità dei super ticket.
Inoltre, il pericolo che maggiore delega alla Lombardia sia maggiore delega alla 'ndrangheta che ormai imperversa è qualcosa di veramente concreto.
Bruttissimo momento dal quale questa banda di incapaci (sempre a stare sul leggero) dovrebbe ricavare maggiori deleghe locali e più voti alle politiche.
Siamo un paese interessante.
Re: Referendum: ora che succede?

Inviato:
23/10/2017, 13:33
da Robyn
Per me sul federalismo non si scherza se fatto male.Quello che bisognerebbe fare è avviare un processo federalista graduale in tutte e regioni a statuto ordinario in cui i 40% delle risorse rimane in ambito regionale la parte restante del 60% và allo stato centrale dove c'è un fondo interegionale che aiuta le aree depresse del paese.Il rischio è quello di un federalismo arlecchino dove nessuno ci capisce più niente con regioni autonome regioni chiamiamole federali come lombardia e veneto e regioni a statuto ordinario e questo sarebbe controproducente da un punto di vista della certezza del diritto degli investimenti di regole uniformi per mantenere l'unità del paese.Se fare discriminazioni in ambito regionale è federalismo non ci siamo proprio.Non è possibie un processo federalista solo per lombardia e veneto in cui si pretende un federalismo egoista,senza calcolare che queste sono regioni già uscite dalla crisi mentre la crisi permane al sud
Re: Referendum: ora che succede?

Inviato:
23/10/2017, 14:11
da Robyn
Per il veneto nessuno statuto autonomo le regioni autonome già ci sono e sono Trentino-Alto Adige,Friluli-Venezia- Giulia,Valle d'Aosta,Sicilia e Sardegna nessuna modifica dell'art 116 della costituzione per il Veneto.Il Veneto come regione a statuto ordinario diventa a statuto federale in eguale misura a tutte le altre regioni italiane a statuto ordinario,anche perche la percentuale è solo del 57% dei votanti
Re: Referendum: ora che succede?

Inviato:
23/10/2017, 15:16
da gabriele
Robyn ha scritto:Per me sul federalismo non si scherza se fatto male.Quello che bisognerebbe fare è avviare un processo federalista graduale in tutte e regioni a statuto ordinario in cui i 40% delle risorse rimane in ambito regionale la parte restante del 60% và allo stato centrale dove c'è un fondo interegionale che aiuta le aree depresse del paese.Il rischio è quello di un federalismo arlecchino dove nessuno ci capisce più niente con regioni autonome regioni chiamiamole federali come lombardia e veneto e regioni a statuto ordinario e questo sarebbe controproducente da un punto di vista della certezza del diritto degli investimenti di regole uniformi per mantenere l'unità del paese.Se fare discriminazioni in ambito regionale è federalismo non ci siamo proprio.Non è possibie un processo federalista solo per lombardia e veneto in cui si pretende un federalismo egoista,senza calcolare che queste sono regioni già uscite dalla crisi mentre la crisi permane al sud
Non ci siamo proprio. Un sistema federale prevede la raccolta delle tasse diversificate. Ad ogni competenza, la corrispettiva raccolta.
Le tasse regionali, restano in regione. Le tasse nazionali, allo Stato centrale. Con queste lo Stato dà luogo al fondo di solidarietà. In tal modo, attraverso le elezioni, gli elettori possono decidere se le politiche di destinazione dei fondi, o meglio di tutti i fondi, anche quelli relativi alle altre funzioni nazionali, sono spesi bene o no.
Nella stessa misura i cittadini decidono per le spese regionali.
In tal senso occorre definire con precisione quali sono i compiti in funzione degli ambiti e Stato o regione non possono andare oltre.
Leggasi:
https://it.wikipedia.org/wiki/Stato_federale
Re: Referendum: ora che succede?

Inviato:
23/10/2017, 17:06
da Robyn
Infatti è quello che ho detto una parte rimane in ambito regionale,il 40%, e queste tasse si pagano al comune,alle città metropolitane e poi alla regione in modo che ogni livello abbia già per certe le sue risorse.Poi ogni livello ha sue competenze che è meglio che siano uniformi in ambito nazionale,la parte restante ,il 60% delle risorse và allo stato centrale che scorpora risorse da dare alle aree depresse.Nel voto della Lombardia e del Veneto il voto indipendentista e autonomista è scarso per lo più si tratta di voto federalista che si è confuso con quello autonomista e indipendentista che si aggira intorno al 15% sul totale del voto federalista.Il rischio da evitare è che il voto federalista venga risucchiato da quello autonomista e indipendentista come in Catalogna.Quindi non è possibile la concessione dell'autonomia al Veneto,l'art 116 non si può modificare.Anche vero però che la costituzione manca del principio di supremazia in base al quale il parlamento stabilisce regole e principi quando si verificano legislazioni arlecchino e spesso incostituzionali fra le varie regioni
Re: Referendum: ora che succede?

Inviato:
23/10/2017, 17:09
da mauri
con lega e fi ci hanno provato a fare uno stato federale ma è fallito ed è rimasto il pastrocchio che abbiamo, regioni differenziate con tutti i problemi connessi, questo referendum potrebbe innescare la discussione su che tipo di stato si vuole, modificare per avere una italia a regioni autonome e federalista oppure eliminare l'autonomia alle regioni autonome
di non poca rilevanza la modifica della costituzione in tal senso...ma si ricadrebbe in un altro referendum quindi se ci ritroveremo in una coalizione ampia, dopo le elezioni, bisognerà verificare se gli interessi dei politici collimano con la volontà popolare, di solito no e pastrocchio sempre e comunque rimarrà
di sicuro dovrà finire questa storia di dare soldi alle regioni autonome senza controlli e verifiche delle spese
ciao mauri
Re: Referendum: ora che succede?

Inviato:
23/10/2017, 17:15
da Robyn
L'autonomia alle regioni autonome sono contrario a toglierla perche le ragioni possono essere ancora valide è facile fare delle sottovalutazioni semplicistiche.Il problema non è rappresentato dalle regioni autonome.Che poi ricevano anche fondi nonostante che siano autonome è un'altro discorso
Re: Referendum: ora che succede?

Inviato:
23/10/2017, 19:28
da Robyn
Le regioni hanno già potere di legiferare nelle materie concorrenti ma il parlamento si riserva di legiferare nei principi generali di queste materie in cui sono incluse le infrastrutture di interesse nazionale come strade a scorrimento veloce ferrovie etc che non possono essere bloccate a livello regionale e locale
"PRINCIPIO DI SUPREMAZIA"
Art 117 terzo comma "Nelle materie di legislazione concorrente spetta alle regioni la potestà legislativa,salvo che per la determinazione dei principi fondamentali,riservata alla legislazione dello stato"
In materia "concorrente" lo stato non può cedere nulla sul principio di supremazia.Altre forme e condizioni di autonomia possono essere accordate all'Art 116 limitatamente all'organizzazione della giustizia di pace,alle norme generali sull'istruzione ,alla tutela dell'ambiente,dell'ecosistema e dei beni culturali che sono materie di competenza esclusiva dello stato