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Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda gabriele il 29/07/2015, 12:55

Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto, in aula esplode la protesta di Lega e 5 Stelle
La giunta delle immunità si era detta favorevole ai domiciliari per il senatore coinvolto nell'inchiesta sulla Divina Provvidenza: l'aula ha respinto a scrutinio segreto la proposta con 189 no, 96 sì e 17 astenuti

L'aula del Senato ha respinto a scrutinio segreto con 189 no, 96 sì e 17 astenuti la proposta della giunta delle immunità, favorevole alla richiesta della magistratura di Trani per gli arresti domiciliari dell'ex presidente della commissione Bilancio di Palazzo Madama, Antonio Azzollini, coinvolto nella vicenda della casa di cura Divina Provvidenza.

E alla decisione dell'aula del Senato, è esplosa la protesta: "Ladri!", hanno ripetutamente urlato gli esponenti del Movimento 5 Stelle all'indirizzo dei banchi del Pd. "Con questo voto il Pd ha dimostrato di essere amico di Azzollini e nemico dei cittadini e della magistratura", è il commento del capogruppo M5S Gianluca Castaldi. "A salvarlo è stato il Partito democratico", ripete il capogruppo della Lega Nord al Senato, Gian Marco Centinaio.

Immediata la reazione di Beppe Grillo, tramite Twitter: "Le legge non è uguale per tutti. Azzollini salvato dal Pd". Stessa linea per il segretario federale della Lega Nord Matteo Salvini, che su Facebook rincara la dose scrivendo: "Renzi e il Pd hanno calato le braghe per salvare le loro poltrone, che pena. Chi sbaglia paga, ma se serve alla sinistra non paga".

"Qui è stato fatto il semplice copia e incolla del gip sui documenti del pm, senza alcuna autovalutazione come si dovrebbe fare in base alla legge. La valutazione può essere da 0,5 a 10, ma non può essere zero", aveva detto Azzollini nella sua arringa difensiva in aula prima del voto. Il voto dell'emiciclo è stato seguito da un lungo applauso e da qualche polemica, con il presidente Pietro Grasso costretto a sospendere la seduta per cinque minuti.

Lo scandalo della Divina Provvidenza è il risultato di tre anni di indagini della Procura della Repubblica di Trani, che hanno dimostrato il perché della bancarotta fraudolenta della casa di cura per malati psichici con sede a Bisceglie (provincia di Barletta-Andria-Trani), Foggia e Potenza: spreco di denaro pubblico, assunzioni clientelari, bilanci falsificati, stipendi e consulenze d'oro, utilizzo di risorse non finalizzate alla cura dei malati. Un buco da 500 milioni di euro, 350 dei quali costituiti da debiti nei confronti dello Stato. Dieci le richieste di arresto, tra cui quella per il senatore Azzollini.

In un primo momento erano stati i giudici del Riesame di Bari a esprimersi, rigettando la richiesta di revoca della misura cautelare degli arresti domiciliari disposta il 10 giugno dalla magistratura di Trani. Ma l'attesa era tutta per la decisione della giunta delle immunità parlamentari del Senato, che si è poi detta favorevole all'arresto. La decisione del Senato ribalta quindi quella della giunta e salva Azzollini, confermando le voci che alla vigilia della votazione volevano un passo indietro del Pd, i cui esponenti avrebbero dovuto attenersi al 'voto di coscienza'.

http://bari.repubblica.it/cronaca/2015/ ... ref=HREA-1

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cos'è, realpolitik?

spero che almeno questa volta Renzi voglia prendersene la responsabilità
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda franz il 29/07/2015, 14:00

gabriele ha scritto:cos'è, realpolitik?

No, forse è "Divina Provvidenza" :(
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda mariok il 29/07/2015, 14:21

gabriele ha scritto:
spero che almeno questa volta Renzi voglia prendersene la responsabilità


non credo, ha lasciato "libertà di coscienza" cioé, almeno formalmente, se ne è lavato le mani

[nota personale] in generale sono nettamente contrario a quest'uso ingiustificato della custodia cautelare. ma a valere ovviamente per tutti, non solo per alcuni
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda gabriele il 29/07/2015, 15:31

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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda pianogrande il 29/07/2015, 15:53

Basta col voto segreto.
Secondo coscienza mi va benissimo e dovrebbe essere sempre così magari fino alle estreme conseguenze ma secondo coscienza più voto segreto è veramente una mostruosità, una deformazione della democrazia.
Coscienza o non coscienza io lo voglio sapere come vota il mio rappresentante.

Renzi molla Marino e nella sostanza difende Azzollini.

Qualcuno ha detto che il PD in questo caso ha fatto schifo.

Sono pienamente d'accordo.
Tra l'altro in coincidenza dei tagli alla sanità.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda mariok il 29/07/2015, 16:06

voto di coscienza + voto segreto = cattiva coscienza :lol:
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda mariok il 29/07/2015, 17:44

Azzollini, Ichino: “Ecco perché ho votato contro la richiesta di arresto”
Pubblicato il 29 luglio 2015 da Andrea Turco

Oggi il Senato, a scrutinio segreto, ha detto no alla richiesta di arresto del senatore di Ncd, Azzollini. Determinanti sono stati i voti degli esponenti Pd. M5S e Lega Nord hanno attaccato duramente il partito guidato da Matteo Renzi. Anche all’interno del Pd si sono levate parole di indignazione, da D’Attorre a Casson (“Una vergogna, si è voluto tutelare uno della Casta”). Eppure c’è qualcuno nel Pd, che non si nasconde dietro al voto segreto e rivendica pubblicamente il suo voto contrario alla richiesta di arresto di Azzollini. Si tratta del senatore Pietro Ichino, che sul suo blog spiega i motivi che lo hanno portato a questa scelta.

La presidenza del Gruppo Pd nei giorni scorsi ha deciso di non dare indicazioni ai senatori, invitando ciascuno di essi a votare secondo coscienza. Per quel che mi riguarda, ho deciso di votare contro l’autorizzazione, per questi motivi:
a) il senatore Azzollini è accusato di avere operato come “amministratore occulto” di una Congregazione religiosa, della quale è stata dichiarata due anni fa l’insolvenza; ma di questa accusa ho trovato negli atti giudiziali elementi di prova che definireevanescenti è dire poco;
b) il Giudice per le Indagini Preliminari riconosce esplicitamente l’assenza di qualsiasi lucro patrimoniale che l’imputato abbia ottenuto o tentato di ottenere dai comportamenti di cui è accusato;
c) l’unico movente del comportamento di cui il senatore Azzollini è imputato, secondo il GIP, è costituito da “interessi di tipo personale e politico, costituendo la Congregazione un bacino di consenso politico-personale di notevole portata”;
d) a parte l’aver operato come “amministratore occulto” della Congregazione, di cui non viene offerta alcuna evidenza, l’altro comportamento che viene imputato al senatore Azzollini consiste nell’essersi adoperato in Senato per l’approvazione di esenzioni fiscali delle quali la Congregazione stessa avrebbe beneficiato.
Negli altri casi analoghi precedenti, di richiesta dell’autorizzazione all’arresto di un senatore, ho votato per l’autorizzazione, non ravvisando indizi di scorrettezza nell’operato dei giudici. Questa volta invece sono rimasto sconcertato da quella che mi è apparsa come una vera e propria confessione esplicita, nell’impianto accusatorio, della pretesa di mettere sotto controllo l’attività parlamentare. E mi ha molto stupito il fatto che il Tribunale della Libertà abbia convalidato la richiesta del GIP, ricalcandone alla lettera i motivi, senza rilevare l’anomalia di un capo d’accusa che ha per oggetto principale l’attività legislativa di un parlamentare e che indica come movente del preteso delitto il puro e semplice interesse politico-elettorale del parlamentare stesso. Per non dire dell’anomalia dell’arresto come misura cautelare, in una situazione nella quale il rischio di fuga dell’imputato è nullo, la Congregazione insolvente è commissariata, dunque la reiterazione del reato è impossibile, e non si vede come possa temersi un inquinamento di prove – per ora comunque evanescenti – circa l’attività di “amministrazione occulta” svolta più di due anni or sono, essendo l’amministrazione della Congregazione religiosa attualmente affidata a un commissario.
Con questo, non esprimo alcun giudizio sull’insieme dei rapporti intrattenuti dal senatore Azzollini e la Congregazione religiosa, dei quali non so quasi nulla (anche perché dagli atti giudiziali non emerge gran che di preciso): può essere benissimo che ci sia stato del clientelismo, dei difetti di trasparenza, dei comportamenti scorretti. Il senatore Azzollini verrà processato come qualsiasi altro cittadino; ma da questo all’arresto preventivo del parlamentare in via cautelare mi sembra ci corra davvero troppo.


http://www.termometropolitico.it/118428 ... resto.html
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda gabriele il 29/07/2015, 17:51

Il PD qualche mese fa...

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Sì del Pd alla richiesta di arresto di Azzollini e la paura della crisi: “Ma non si può far altro”Sì del Pd alla richiesta di arresto di Azzollini e la paura della crisi: “Ma non si può far altro”
Antonio Azzollini (lapresse)
Alfano ricorda: “Uscimmo dal Pdl proprio sulla decadenza di Berlusconi”. Il premier non ha dubbi: “Siamo garantisti, ma qui stiamo parlando di una richiesta di arresto”

di FRANCESCO BEI

ROMA. Il caso Azzollini deflagra in Senato su una maggioranza già sotto pressione. Nell'assemblea del gruppo Ncd si decide di "blindare" il senatore e di difendere a ogni costo la presidenza della commissione Bilancio, una postazione strategica perché tutte le leggi passano da quel crocevia. Ma l'arroccamento intorno ad Azzollini cozza con la decisione che dovrà prendere il Pd sulla richiesta d'arresto. Perché il voto dei democratici, al di là dei toni diplomatici, del mantra sul "dobbiamo prima leggere le carte", in realtà è scontato: sarà un sì. Matteo Renzi, consultato per telefono da alcuni senatori dem sul da farsi, ha già fatto capire quale sarà la linea: "Noi siamo garantisti, non mandiamo a casa nessuno per un avviso di garanzia. Ma qua parliamo di una richiesta d'arresto". Per un caso simile relativo a uno dei loro, Francantonio Genovese, i democratici diedero via libera alle manette, è il ritornello che rimbalza tra palazzo Chigi e palazzo Madama.

Il problema, come sempre, è come si arriverà al voto. "Se salta l'Ncd - confida in un corridoio del Senato il vice capogruppo Pd Giorgio Tonini- qua salta tutto. Quel gruppo è già in tensione fra chi vuole uscire e chi vuole continuare a sostenere il governo, per cui occorre procedere con tatto, cercando di non urtare sensibilità". Il minimo che il Pd chiederà all'alleato è quello di convincere l'indagato a fare almeno un passo indietro dalla presidenza della Bilancio. "L'ideale - aggiunge Tonini - sarebbe se si comportasse come Lupi, senza bisogno di interventi sgradevoli". Ma da quell'orecchio Azzolini non ci sente. Anzi, mentre ieri pomeriggio era in corso la riunione del gruppo Ncd dedicato al suo caso e tutti misuravano la febbre della maggioranza, a un certo punto l'interessato ha salutato e ha preso l'uscita serafico: "Scusate, vado a presiedere la commissione ". Al momento l'ipotesi dell'autosospensione, caldeggiata dal Pd con una discreta moral suasion, sembra dunque esclusa.

Di certo il Pd, che si è già scottato per l'affaire De Luca, non ha intenzione di immolarsi per Azzollini. "Con il clima che c'è in giro, con Mafia Capitale che ogni giorno fa saltare qualche testa - ammette il dem Francesco Verducci - la vedo difficile una difesa di Azzollini. Vedremo le carte, approfondiremo, ma bisogna anche tener conto che tra di noi si è diffusa una brutta sensazione di accerchiamento ". Se la decisione del Pd sulla richiesta d'arresto appare dunque scontata, si tratta di capire quale sarà a quel punto l'atteggiamento di Ncd. La posizione ufficiale è una difesa senza se e senza ma del presidente della Bilancio. "Lo conosco da vent'anni - quasi urla Guido Viceconte- e metto le mani sul fuoco sulla sua integrità morale".

Se effettivamente dentro al gruppo dei senatori Azzollini gode di molto sostegno, a sondare i piani alti di Ncd si coglie qualche sfumatura che tiene conto anche delle difficoltà del Pd. "Se nelle carte - spiega uno dei massimi dirigenti del partito - fosse evidente il fumus persecutionis dobbiamo chiedere anche al Pd che Azzollini sia difeso, facendone una questione politica. Viceversa, se emergessero fatti seri, non potremmo pretendere che si comportino diversamente da come fecero con Genovese".

Un atteggiamento realistico, che tiene conto dei fragili equilibri del Senato e della difficile posizione del Pd, stretto tra la solidarietà all'alleato e la pressione "giustizialista" dei 5stelle. L'ala più filogovernativa di Ncd offre anche un'altra sponda al Pd per evitare che il "caso Azzollini" si trasformi in un "caso Renzi" eporti alla caduta del governo. Un senatore l'ha ricordato ad Angelino Alfano che s'informava degli umori dentro al gruppo: "Noi uscimmo dal Pdl perché pensavamo che il voto del Pd sulla decadenza di Berlusconi non dovesse avere ripercussioni sul governo Letta. E ora dovremmo far cadere il governo Renzi per un voto su Azzollini? ".

Intanto si punta ad allungare i tempi. Una sospensione che conviene sia al Pd che agli alfaniani per abbassare la temperatura sulla vicenda. Si parla di almeno tre settimane prima che la giunta si pronunci e poi la palla passerà all'Aula. Forse persino dopo l'estate.

http://www.repubblica.it/politica/2015/ ... 116584996/

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"Se salta l'Ncd - confida in un corridoio del Senato il vice capogruppo Pd Giorgio Tonini- qua salta tutto."

Caro Renzi, so che non mi leggi e non mi ha letto nemmeno tempo fa, ma ti conveniva allora andare ad elezioni anticipate quando avevi preso il 40 % alle europee.

Fra un po' faranno fuori pure te. Basta che il pd scenda sotto il 30...
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda pianogrande il 29/07/2015, 18:18

Zanda è compiaciuto per la trasversalità.
Per una battuta più infelice e autolesionista ci vorrebbero dei veri specialisti.

Quando è che trionfa la trasversalità?
Quando c'è da salvare i potenti dalla galera (seppure in questo caso dai domiciliari).

Co questa trasversalità ha ridato fiato a chi grida che sono tutti uguali (o, se preferite, trasversalmente uguali).

Roba da matti!
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Re: Il Senato salva Azzollini (Ncd) dall'arresto

Messaggioda mariok il 29/07/2015, 20:58

Però mi sembra che del merito, tranne Ichino di cui ho riportato il brano sul suo blog, nessuno parla. Almeno così mi risulta.

Il fatto che il no all'arresto sia a ragione una posizione largamente impopolare, non mi sembra un buon motivo sul quale debba basarsi un senatore chiamato a dare il suo voto su un fatto specifico.

L'art. 68 della costituzione può non piacere, ma finché c'è va applicato. Altra è la questione della sua abrogazione e della sua sostituzione con altra forma di salvaguardia del potere legislativo.
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