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Dedicato a chi ha votato SI al referendum sull'acqua

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Dedicato a chi ha votato SI al referendum sull'acqua

Messaggioda franz il 21/03/2015, 15:31

Acqua, Istat: “Bolletta su del 74% in 5 anni”. Si spende più che per minerale

Secondo l'istituto di statistica, tra 2008 e 2013 l'esborso medio mensile effettivo delle famiglie per "l'acqua nell'abitazione principale" è passato da 12,16 a 21,18 euro
di F. Q. | 20 marzo 2015

La bolletta dell’acqua degli italiani è sempre più cara. L’Istat, a due giorni dalla giornata mondiale dell’acqua organizzata dall’Onu per il 22 marzo, ha comunicato che tra 2008 e 2013 la spesa media mensile effettiva delle famiglie per “l’acqua nell’abitazione principale” è aumentata del 74%, passando da 12,16 a 21,18 euro. Quasi il doppio rispetto all’esborso sostenuto per comprare l’acqua minerale, che nel 2013 è stato in media di 11,42 euro, il 4,5% in meno rispetto all’anno precedente. “La contrazione è legata principalmente a strategie di contenimento della spesa messe in atto dalle famiglie e a un’evoluzione dei comportamenti connessi agli effetti della crisi economica”, spiega l’istituto di statistica. Le famiglie che comprano effettivamente acqua in bottiglia sono circa il 60% e spendono, in media, 19 euro al mese. Con punte massime di 23,20 euro mensili.

Non tutte le famiglie italiane si fidano però a bere l’acqua del rubinetto: il 28% (comunque il calo rispetto al 40,1% del 2002) preferisce evitare. In particolare, le aree in cui si preferisce acquistare l’acqua in bottiglia sono la Sardegna (con il 53,4% delle famiglie), la Toscana (38,3%) e il sud Italia, con Calabria al 48,5% e Sicilia al 46,2%. Risulta più trascurabile nelle province autonome di Bolzano (1,6%), Trento (2,5%) e in Valle d’Aosta (8,7%). Sono però in miglioramento i giudizi sulla qualità dell’erogazione in casa. Nel 2014 solo l’8,6% della popolazione ha lamentato irregolarità.

Aumenta la quota di carichi inquinanti civili trattati negli impianti di depurazione di tipo secondario o avanzato, che ha toccato il 57,6% nel 2012. Rispetto al 2008 l’Istat osserva un leggero incremento al Nord e al Sud, mentre è in calo nel Centro. A livello regionale emergono forti differenze; la Provincia Autonoma di Bolzano depura il 98,2% dei reflui civili, il Piemonte il 70,9% e l’Umbria il 70,2%. Le regioni meno virtuose sono la Sicilia (40,4%), il Friuli-Venezia Giulia (47,9%), il Veneto (48,8%) e le Marche (49%).

http://www.ilfattoquotidiano.it/2015/03 ... e/1522934/
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Re: Dedicato a chi ha votato SI al referendum sull'acqua

Messaggioda pianogrande il 21/03/2015, 17:46

Be'; paragonare la spesa per l'acqua minerale con la spesa totale per il consumo di acqua è senza dubbio un confronto non omogeneo.
Potrei altrettanto liberamente dedurne, a differenza di Franz il cui messaggio mi sembra chiaro, che gli italiani si lavano di più.
Quanto al referendum sull'acqua, le conseguenze pratiche sono piuttosto variegate.

http://www.corriere.it/ambiente/special ... 922d.shtml

L'acqua deve essere un diritto di tutti e disponibile per tutti.
Tra l'altro, io devo girare in qualsiasi città e trovare acqua potabile (e servizi igienici, tanto per capire di quale livello di servizio stiamo discutendo) senza dover entrare in un bar e spendere soldi per bere bevande zuccherate e colorate nocive alla salute.
Posso sempre chiedere un'acqua minerale ma la pagherei molto di più di quanto si paga quella presa in considerazione dall'articolo.

Non parliamo dei gioielli di Vuitton ma dell'acqua potabile.

Se lo stato non si fa carico di questo servizio viene meno ad un dovere.

Che poi la remunerazione del capitale investito sia garantita per legge mi sembra veramente il solito accrocco in cui pubblico e privato si fondono e si confondono.

Su un simile servizio è anche giusto che si paghi una bolletta per avere una prevenzione degli sprechi ma siccome le tasse le paghiamo, lo stato può permettersi anche di fornire l'acqua potabile con qualche perdita (di denaro e non di acqua).

Quest'ultima considerazione sopratutto per quelle forniture che per un privato non sarebbero mai remunerative.
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Re: Dedicato a chi ha votato SI al referendum sull'acqua

Messaggioda franz il 21/03/2015, 22:03

Il messaggio, piu' che "mio" è del fatto quotidiano, che riporta dati istat.
Lietissimo di considerare che forse gli italiani si lavano di piu' e che non lo fanno con l'acqua minerale.
I dati istat dicono che la spesa per acqua in casa è aumentata del 74% mentre quella dell'acqua minerale è diminuita del 4.5%
Anche mangiare è un diritto ma non esiste obbligo del panino comunale, del salame provinciale, della frutta regionale o della bistecca statale. E la spesa per l'alimentazione, proprio perché privata, non è aumentata del 74% in 5 anni, anzi si vocifera a gran voce dello spettro della deflazione.
Il resto ... è contorno (e rimasugli ideologici).
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Re: Dedicato a chi ha votato SI al referendum sull'acqua

Messaggioda pianogrande il 21/03/2015, 23:51

Quindi, mi devo rassegnare ad andare a bere al bar e, se vivo in un paesino di quattro gatti, a fare il mutuo per pagare l'acqua e/o a stare gran parte dell'anno col secchio in mano in attesa dell'autobotte delle quindici e quarantacinque minuti.

Non ci trovo niente di ideologico in queste considerazioni.
A parte che non trovo niente di dispregiativo nel termine ideologico che invece viene usato spesso per squalificare.

Lo stato a qualcosa serve.
Per esempio a far sì che, all'interno della comunità non si commettano abusi.

Per esempio a far sì che il cittadino non venga rapinato per il soddisfacimento dei bisogni più elementari.

Spero che Franz sia d'accordo su questi concetti.
Diversamente, comincerei a classificarlo come ideologico (sempre con tutto il rispetto per le opinioni).
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Re: Dedicato a chi ha votato SI al referendum sull'acqua

Messaggioda gabriele il 22/03/2015, 11:07

franz ha scritto:Anche mangiare è un diritto ma non esiste obbligo del panino comunale, del salame provinciale, della frutta regionale o della bistecca statale. E la spesa per l'alimentazione, proprio perché privata, non è aumentata del 74% in 5 anni, anzi si vocifera a gran voce dello spettro della deflazione.
Il resto ... è contorno (e rimasugli ideologici).


Certo che non esiste un obbligo al panino comunale dato che il panino lo può fare chiunque e chiunque, con i dovuti permessi, può venderlo. L'acqua pubblica invece deve essere emunta e incanalata in condotte per poi essere distribuita in una rete, quindi non si può parlare di mercato ma di monopoli. Esattamente quello che c'era prima: monopoli delle tariffe.
Per l'acqua minerale invece vige una possibilità commerciale e il prezzo è cresciuto poco anche a causa della deflazione che colpisce il nostro paese ormai da tempo.

interessante anche
http://www.helpconsumatori.it/secondo-p ... rica/90812

Tariffe, Federconsumatori: in dieci anni volano acqua, rifiuti ed energia elettrica

Acqua potabile, raccolta rifiuti ed energia elettrica, trasporti ferroviari e pedaggi autostradali: negli ultimi dieci anni tutti i servizi hanno registrato aumenti delle tariffe molto superiori al tasso di inflazione (con l’unica eccezione dei servizi di telefonia). In media le tariffe sono aumentate del 41% in un decennio a fronte di un’inflazione del 20,4%. E non si sono fermate neanche nel periodo più buio della crisi. Questi i dati del Centro Ricerche Economiche Educazione e Formazione di Federconsumatori.

L’incidenza di queste voci pesa sempre di più sui bilanci delle famiglie. Il confronto evidenzia che dal 2004 al 2014 la crescita più marcata, rispetto all’andamento dell’inflazione, c’è stata per le tariffe dell’acqua (+80,1%), dei rifiuti (+70,3%), dell’energia elettrica (+48,4%), dei trasporti ferroviari (+46,2%), del pedaggi autostradali (+46,5%), del gas (+42,9%), dei trasporti urbani (+33,5%). Il maggiore aumento si è registrato dunque in servizi vitali per le famiglie, con l’unico dato in controtendenza nei servizi di telefonia che segnano un meno 15,7%. Le tariffe amministrate dai governi locali, spiega Federconsumatori, sono quelle che hanno subito le variazioni più significative, come la spesa per l’acqua e per i rifiuti – la prima soggetta anche a referendum 2011 per l’affidamento della gestione e la determinazione tariffaria, la seconda tuttora soggetta a una revisione del calcolo tariffario.

L’associazione ha poi svolto una secondo analisi che guarda all’andamento delle tariffe scorporandolo in due fasi, una pre-crisi dal 2002 al 2008 e una in piena crisi economica, dal 2008 al 2014. Ebbene: nonostante la crisi e il calo del potere d’acquisto delle famiglie, spiega Federconsumatori, alcune tariffe hanno continuato ad aumentare anche in maniera più pesante rispetto al periodo pre-crisi, in particolare le tariffe dell’acqua, dei rifiuti e dei trasporti. Nonostante un’inflazione in crescita del 9,9%, i maggiori aumenti degli ultimi sei anni hanno continuato a colpire servizi essenziali: l’acqua potabile a più 51% nel periodo compreso dal 2008 al 2014 (8,5% variazione media annua); la raccolta rifiuti a più 37,8% (6,3% var. media annua); i pedaggi autostradali e i parcheggi a più 31,5% (5,3% var. media annua); i trasporti ferroviari a più 27,6% (4,6% var. media annua) e i trasporti urbani a più 22,2% (3,7% var. media annua).

Commenta Federconsumatori: “Questo denota come la concorrenza in alcuni servizi non abbia funzionato o non sia mai decollata. La mancata vigilanza, il peso sempre più forte della pressione fiscale e, in alcuni casi, vere e proprie speculazioni hanno portato a un aumento insostenibile delle tariffe, contribuendo cosi al grave impoverimento delle famiglie a cui abbiamo assistito nel corso degli ultimi anni”. L’aumento dei costi dei servizi non è estraneo all’aumento della morosità. “Quel che è peggio è che, alla luce dei tagli agli enti locali apportati dalla nuova legge di stabilità, tali tariffe sono destinate a schizzare ulteriormente verso l’alto, in un quadro di deflazione – dichiara Mauro Zanini, Vice Presidente della Federconsumatori – Una politica inaccettabile che comprometterà fortemente il potere di acquisto delle famiglie, già ridotto ai minimi termini, incidendo in maniera sempre più negativa e depressiva sull’intero andamento dell’economia.”
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Re: Dedicato a chi ha votato SI al referendum sull'acqua

Messaggioda franz il 22/03/2015, 11:19

Gabriele, se il panino lo puo' fare chiunque, allora che ci provino. Ma proprio tutto. Sai sono capaci tutti ad andare al supermercato a comprare pane, salame, acqua minerale.
Prova a frrlo tu, artendo da zero.
Devi avere un campo, devi arare, seminare, eventalmente innaffiare, raccogliere, fare la farina, impastare (ti serve anche l'acqua, il sale, il lievito) e poi se dentro ci vuoi mettere qalche cosa (per esempio il salame) deve allevare un maiale, dagli da mangiare (farlo bere acqua) poi macellarlo e fare salumi e varie cose.
Tutto questo senza l'aiuto distributivo e produttivo dello stato, che stabilisce solo doverose regole di igene e di macellazione e conservazione degli alimenti.
Anche l'acqua è un bene che va "lavorato" per portarlo nelle case ma perché mai dovrebbe essere lo stato a farlo?
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Re: Dedicato a chi ha votato SI al referendum sull'acqua

Messaggioda gabriele il 22/03/2015, 11:50

franz ha scritto:Gabriele, se il panino lo puo' fare chiunque, allora che ci provino. Ma proprio tutto. Sai sono capaci tutti ad andare al supermercato a comprare pane, salame, acqua minerale.
Prova a frrlo tu, artendo da zero.
Devi avere un campo, devi arare, seminare, eventalmente innaffiare, raccogliere, fare la farina, impastare (ti serve anche l'acqua, il sale, il lievito) e poi se dentro ci vuoi mettere qalche cosa (per esempio il salame) deve allevare un maiale, dagli da mangiare (farlo bere acqua) poi macellarlo e fare salumi e varie cose.
Tutto questo senza l'aiuto distributivo e produttivo dello stato, che stabilisce solo doverose regole di igene e di macellazione e conservazione degli alimenti.
Anche l'acqua è un bene che va "lavorato" per portarlo nelle case ma perché mai dovrebbe essere lo stato a farlo?


Non riesco a capire perché dico pera e capisci mela. Eppure mi sembrava di esser stato chiaro.

Mentre il panino può farlo chiunque e chiunque può aprire un'azienda per reperire le materie prime, costituirlo, commercializzarlo e venderlo, e sarà il mercato in base alla bravura imprenditoriale a premiare chi si vuole imbarcare in questa impresa, l'acqua no.

Le fonti idriche sono sotto il controllo dello Stato, alla stregua delle fonti minerali e fossili. Ciò che cambia fra pubblico e privato è la mera gestione delle linee e la sua distribuzione che è unica e senza competitori. Quindi che sia lo Stato o un'azienda a farlo, la gestione degli aquedotti è fuori dal mercato. Si tratta infatti di monopoli che possono essere gestiti da privati o dallo Stato, quest'ultimo nelle sue svariate forme. Su questo vorrei anche capire perché c'è stato un aumento così considerevole. Non è che sia anche anche per i tagli agli enti locali perpretati in questi anni di crisi? Infatti di paripasso sono aumentati anche altri servizi fra i quali le tariffe dei rifiuti
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Re: Dedicato a chi ha votato SI al referendum sull'acqua

Messaggioda franz il 22/03/2015, 12:27

Chiunque puo' anche fare acqua, con un desalinizzatore per esempio.
Oppure raccogliendo quella piovana, dei fiumi, dei laghi e depurandola.
Il monopolio che racconti è una palla galattica, ovviamente inventata dallo stato (da chi ha potere vuole continuare a mantenerlo)
Si cominciano anche a fare biocombustibili.
Ed in futuro sarà possibile fare materie prime nei reattori a fusione.
Il monpolio di quanto sta a terra è un'invenzione.
Eventualmente c'è un monopolio naturale per la rete idrica di distrubuzione ma non è detto che debba essere dello stato.
Sono palle comuniste e grilline.
L'acqua che io posso raccogliere nella mia proprietà è mia e non dello stato.
Due proprietari confinanti possono mettersi d'âccordo er far euna rete idrica comune. Cacchio c'entra lo stato?
Ma vogliamo liberarci da questo comunismo latente?
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Re: Dedicato a chi ha votato SI al referendum sull'acqua

Messaggioda pianogrande il 22/03/2015, 12:42

In un appartamento al sedicesimo piano quello che dice Franz risulterebbe un po' più complicato.
Insomma, la concorrenza sull'acqua non è possibile visto che il fornitore è unico.
E' possibile sull'acqua minerale (e sul panino) visto che posso uscire di casa e decidere in quale negozio fare l'acquisto e, magari nello stesso negozio, quale marca acquistare.
Una bella differenza.
Il vero cliente della privatizzazione dell'acqua non è il singolo che apre sempre lo stesso rubinetto e altro non può fare ma lo stato che appalta (o che concede la licenza) ad un privato per la distribuzione.
Noi allo stato paghiamo già le tasse (al privato no) e possiamo anche pretendere che certi servizi essenziali/vitali e da garantire a tutti vengano messi a disposizione in perdita o comunque senza scopo di lucro.

Il privato ci deve per forza guadagnare e intanto noi abbiamo pagato le tasse e poi paghiamo il servizio.
Una vecchia litania ma sempre attuale è: ogni volta che lo stato privatizza un servizio, deve farmi vedere di quanto mi diminuisce le tasse.
Diversamente le tasse me le ha aumentate.

Questo non è comunismo ma buon senso e fa parte di quel minimo da garantire a tutti.

Se il concetto fosse quello, allora, anche il reddito di cittadinanza sarebbe comunismo.

Cerchiamo di distinguere.
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Re: Dedicato a chi ha votato SI al referendum sull'acqua

Messaggioda gabriele il 22/03/2015, 14:23

franz ha scritto:Chiunque puo' anche fare acqua


E infatti c'è un mercato di quest'acqua. Quella che si compra al supermercato dentro a bottiglie di vetro o plastica.

Noi stiamo parlando della rete di distribuzione tramite condotte, alias ACQUEDOTTO.

Ti consiglio di leggere meglio i referndum sull'acqua del 2011
https://it.wikipedia.org/wiki/Referendu ... _in_Italia

Primo quesito
Descrizione: Il quesito prevede l’abrogazione della norma che consente di affidare la gestione dei servizi pubblici locali di rilevanza economica a soggetti scelti a seguito di gara ad evidenza pubblica, consentendo la gestione in house solo ove ricorrano situazioni del tutto eccezionali, che non permettono un efficace ed utile ricorso al mercato

Secondo quesito
Descrizione: Il quesito propone l’abrogazione parziale della norma che stabilisce la determinazione della tariffa per l’erogazione dell’acqua, nella parte in cui prevede che tale importo includa anche la remunerazione del capitale investito dal gestore


nota a margine:
franz ha scritto:Sono palle comuniste e grilline.

:lol: :lol: :lol:
sti grillini maledetti! colpa loro se siamo messi così!
:lol: :lol: :lol:
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