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Prima la svolta socialdemocratica, ora la rivalutazione della cultura e dei valori liberali.

Il sub-comandante Marcos, allora, aveva tutte le sue ragioni a non prenderlo sul serio e a "snobbarlo"...

Per il nostro "ravveduto liberale" rimane solo da ostentare il posto a tavola nella sede del Milan FC.

A parte alcuni suoi plateali difetti,Fausto Bertinotti è sempre stato liberale,non è che lo è diventato adesso
Lamentava con Pannella che la cultura liberale in Italia non si fosse liberata di alcuni suoi difetti e dogmi.Infatti la cultura liberale è una cultura caratterizzata dal limite che si può combinare bene con il sociale con il welfare con il
lavoro

Per me, Bertinotti è uno che se avesse visto maggiori opportunità nell'estremismo di destra ci si sarebbe buttato senza scrupoli così come ha fatto a sinistra.
Gente che pensa solo a se stessa e usa la politica come userebbe qualsiasi scalino per salire un po' più su.
Non è certo l'unico ma, nel suo caso e con questa ultima trovata, non vedo altre caratteristiche salienti se non l'opportunismo.

Comunque, meglio liberali che comunisti (sono d'accordo) ma sopra a tutto ci deve essere l'onestà (compresa quella intellettuale).

Uno che giustifica stipendi stratosferici per il barbiere di Montecitorio non è né liberale né comunista è .... un'altra cosa.

Il cashmere è sempre stato molto liberale ed anche un pò "British"...