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Uccise 256 trans in un anno

MessaggioInviato: 21/11/2012, 13:16
da flaviomob
Nel 2012 sono state uccise 256 trans, 28 in più rispetto all’anno scorso, e proprio a novembre – come irrispettosa risposta – la Commissione giustizia della camera ha respinto il testo per la legge contro omofobia e transofobia. A Napoli, in occasione del "Transgender day of remembrance", il giorno che il mondo ha dedicato al ricordo delle vittime, c'è stata una fiaccolata. La sagoma di un corpo di donna disegnata sull'asfalto di via Toledo per dire che le trans nel nostro paese non hanno diritti. Troppo spesso legate a descrizioni giornalistiche frettolose che le ascrivono a mostruosità da prostituzione, ad alchimie perverse, come se non fossero "abbastanza umane" o "abbastanza persone" e sui loro corpi si potesse fare ogni violenza. Anche le parole dei media in questi anni hanno contribuito alla brutalizzazione delle trans. Alla fiaccolata di Napoli hanno partecipato persone che pretendono la fine delle violenze sulle trans senza ideologismi e preconcetti da parte dei partiti e della chiesa. È forse chiedere troppo?

(Roberto Saviano, da Facebook)

Re: Uccise 256 trans in un anno

MessaggioInviato: 21/11/2012, 19:37
da Robyn
Ma perchè questa legge non riesce a passare?Forse il problema si risolve con un'aggravante generica più alta per i reati a sfondo sessuale.Infatti l'art 3 della costituzione dice che tutti i cittadini sono uguali davanti alla legge senza distinzioni di sesso,etc.Infatti se si introdurebbe un'aggravante specifica ci sarebbe un trattamento disuguale.E normale che con l'aggravante generica a sfondo sessuale più alta quelli che maggiormente sarebbero protetti sarebbero gay,lesbiche trans rispetto magari ad una donna e ad un'uomo che possono essere anch'essi vittime di discriminazioni a sfondo sessuale,ma che avrebbero la stessa protezione.Ma il problema è anche e sopratutto di mentalità da combattere,di chi sparge discriminazioni,della mancanza di tolleranza,di inspiegabili paure.Inoltre bisognerebbe combattere le discriminazioni per gay,lesbiche trans nel lavoro e in molti altri ambiti della società ciao robyn

Re: Uccise 256 trans in un anno

MessaggioInviato: 22/11/2012, 0:01
da pianogrande
Io non ci ho mai creduto in queste aggravanti.
Intanto il numero degli omicidi (omicidi e c'è poco da aggravare) mi sconvolge.
Non si può fare proprio niente per prevenire questi omicidi?
Davvero si crede che un aggravamento della pena aiuti a risolvere il problema?
Ci sono cacciatori di transessuali o molti di questi si muovono in un mondo a rischio come la prostituzione e dintorni?
In quel mondo non si può migliorare niente a livello di sicurezza?
C'è qualche politico avvocato o tirapiedi di nessuno che potrebbe dedicarsi a problemi di questo tipo oltre che ad ottenere vitalizi e favori vari?
Un cittadino deve farsi queste domande davanti a questi numeri.

Re: Uccise 256 trans in un anno

MessaggioInviato: 22/11/2012, 9:21
da Robyn
Infatti le aggravanti di per sè non risolvono il problema ma sono sempre qualcosa in più.Poi bisogna agire sù altri fronti capire le cause che portano a queste degenerazioni.Naturalmente non può essere considerata omofobia essere contrari al matrimonio o alle adozioni.Le CPA sono una cosa diversa dal matrimonio civile perchè è riservata a quelle coppie gay che non vogliono o non possono sposarsi e ne sono escluse le coppie eterosessuali.Il matrimonio civile non permette la sparazione intempi brevi.Invece le CPA possono sciogliersi molto rapidamente ciao robyn

Re: Uccise 256 trans in un anno

MessaggioInviato: 22/11/2012, 19:38
da flaviomob
dal Fatto:

A. non si è suicidato, è morto di omofobia
di Angela Vitaliano | 22 novembre 2012


Aveva 15 anni. E amava il rosa e lo smalto. Alcuni hanno 15 anni e la pelle nera. Altri hanno 15 anni e sono grassi. O, forse, hanno 15 anni e sono troppo magri. E hanno anche 15 anni e pochi soldi per vestire con la stessa uniforme firmata dei loro compagni. A 15 anni si è fragili. Anche a 40 ma a 15 molto di più, perché si e’ colmi dell’assenza di quegli strumenti che, col tempo, ci permettono meglio di trovare un equilibrio, meno precario, fra ciò che siamo e ciò che gli altri vedono.

Di A. gli altri vedevano solo uno smalto rosa. Nella loro ottusa cecità, quasi sempre ereditata da genitori ancora più ottusi o da contesti violenti da tifo squadrista da stadio, non vedevano altro.
Siamo incapaci di accettare ciò che ha coraggio di sé. Ciò che sfrontatamente, vincendo paure che noi creiamo, ci si pone di fronte per ciò che è.

A. aveva 15 anni in un paese, che più di altri paesi ha un atteggiamento violento, discriminatorio, razzista e immorale nei confronti degli omosessuali. L’Italia, mentre altri paesi progrediscono piano piano, sul piano dei diritti civili, precipita verso un abisso sempre piu’ tenebroso.

A. non si è suicidato ma è stato ucciso. Questo ha scritto qualcuno su Facebook e questo è ciò che penso.

A. è stato ucciso non solo da chi lo derideva e lo feriva, ogni giorno, colpendolo violentemente con oltraggiose volgarità.

A. è stato ucciso da ciascuno di noi. Da noi che ci voltiamo dall’altra parte. Da noi che non abbiamo il coraggio di dire che siamo omofobi, ma poi ridacchiamo se vediamo una “checca”. Da noi che non crediamo l’amore fra persone dello stesso sesso puro come l’amore è. Sempre. Senza distinguo. Da noi che non crediamo che un bambino orfano e senza amore possa stare meglio con due genitori dello stesso sesso, desiderosi solo di dargli tutto, di dargli la vita. Da noi che crediamo sia abbastanza non sputare addosso ai gay per sentirci in pace e moderni e con una mentalità aperta.

Noi tutti abbiamo ucciso A. E per tutto ciò che io, personalmente, non ho fatto, gli chiedo perdono. Solo perdono.