Robyn ha scritto:Lo stato deve fare quello che il privato non può fare o non riesce a fare,cioè se il privato non riesce a garantire alcuni servizi ad ex il trasporto pubblico in zone poco popolate oppure per ragioni di monopolio naturale come le ferrovie privatizzate non offre prezzi accessibili a tutti è lo stato che agisce di propria iniziativa ad ex con il trasporto pubblico locale o con le fs dove il frecciarossa è efficentissimo funziona benissimo.Questi sono servizi che non serve privatizzare ma che hanno bisogno di una gestione pubblica efficente
Giustissimo.
Lo stato si deve muovere quando un servizio essenziale può non essere economicamente remunerativo.
Esempio la fornitura di acqua potabile, elettricità, telefonia etc. etc.
Attenzione, però.
Anche lì ci possono essere abusi.
Lo stato può gestire in vari modi (dipende anche dal livello di corruzione).
Le aree da fornire possono essere messe a gara (concessioni) e comprendere zone non remunerative ma nel complesso...
Pensando alle comunicazioni, non possiamo ammettere che ci siano paesini di montagna senza internet (tra l'altro anche perché luoghi ideali per tanti tipi di
smart working che possono portare vita).
Il controllo più complicato e soggetto a corruzione/voto di scambio ed altri fatti di malcostume, è sicuramente quello sui
cartelli dei prezzi; eterni rivelatori della miserabile panzana liberista per cui il mercato "si auto regola".
Il buon Albertone direbbe:
Si auto regola una cip...Quindi, tutte le privatizzazioni che vogliamo ma sempre con lo stato che regolamenta e controlla.