ius culturale,dl zan,tassa di successione

Inviato:
04/06/2021, 14:49
da Robyn
Quando si parla di ius culturale il 67% degli italiani sono favorevoli quando si parla di ius soli le percentuali si rovesciano con solo il 36% di favorevoli.Probabilmente lo ius culturale è preferito perché prevede un corso di studi di cinque anni dove si interiorizza la cultura occidentale ferma la libertà di esercitare le proprie tradizioni usi e costumi che decisamente non possono entrare in contrasto con le libertà civili occidentali.Ma che significa per i minori di 12 anni purché abbiano frequentato un corso di cinque anni con "profitto"?ma perché se si ha appena la sufficenza non si ha la cittadinanza?sul dl zan invece bisogna realizzare l'equilibrio dei valori in gioco in cui la grande maggioranza degli italiani è favorevole.Sulla tassa di successione il 67% degli italiani sono favorevoli benché ne dica male silv berlusconen,le cose si rovesciano al 36% di favorevoli quando si parla di utilizzo in forma di bonus ai giovani,le cui risorse andrebbero cercate da un'altra parte,family act taglio degli sprechi e della spesa superflua stimolandoli a continuare il percorso di studi con la laurea breve.La tassa di successione fa' parte di un disegno organico ed è prevista in costituzione
Opinioni

Inviato:
07/06/2021, 10:43
da diffidente
Prendendo spunto da quanto successo con il testamento biologico, che è stato oggetto di una lunga battaglia in Parlamento e si è visto poi non interessare pressoché a nessuno ( 1 Italiano su 355 si stima lo abbia depositato), anche la proposta di Legge ZAn mi sembra inserirsi in questo filone, argomenti che infiammano i politici, ma che alle persone comuni non intetressano.
Bisogna anche dire che, se da un lato è indubbio che esistano ancora spiacevoli episodi di ostilità o bullismo nei confronti di persone omosessuali, soprattutto nel Mezzogiorno, la proposta di Legge Zan - Bersani et al così come è formulata può avere conseguenze importanti. L' art 1 della Legge Zan fa riferimento all' art 604 bic C.P che è così formulato:
"Salvo che il fatto costituisca più grave reato, è punito:
a) con la reclusione fino ad un anno e sei mesi o con la multa fino a 6.000 euro chi propaganda idee fondate sulla superiorità o sull'odio razziale o etnico, ovvero istiga a commettere o commette atti di discriminazione per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi;
b) con la reclusione da sei mesi a quattro anni chi, in qualsiasi modo, istiga a commettere o commette violenza o atti di provocazione alla violenza per motivi razziali, È vietata ogni organizzazione, associazione, movimento o gruppo avente tra i propri scopi l'incitamento alla discriminazione o alla violenza per motivi razziali, etnici, nazionali o religiosi. Chi partecipa a tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi, o presta assistenza alla loro attività, è punito, per il solo fatto della partecipazione o dell'assistenza, con la reclusione da sei mesi a quattro anni. Coloro che promuovono o dirigono tali organizzazioni, associazioni, movimenti o gruppi sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da uno a sei anni".
Detto art 1 propone di aggiungere ai commi a) e b) l' espressione oppure fondati sull’orientamento sessuale o sull’identità di genere. Come è stato fatto notare, questa legge, in deroga al principio della libertà di espressione, punisce, per fare un esempio, sostenere che " gli Ebrei sono diversi dai Cristiani" oppure dire che "La religione Ebraica è migliore delle altre". Se venisse approvata la legge Zan- Bersani in questa forma, diventerebbe reato dire "le Donne sono diverse dagli uomini" oppure "il corpo delle donne è diverso da quello degli uomini" oppure ancora organizzare competizioni sportive solo per uomini e altre solo per donne. E' evidente che questa proposta di legge, così come è, non va bene e bene fanno in Sensato coloro che la vogliono modificare
Re: ius culturale,dl zan,tassa di successione

Inviato:
07/06/2021, 10:49
da diffidente
Se proèrio vogliamo, anche il catechismo della Chiesa Cattolica doventerebbe reato, nella parte in cui dice che "(Dio) maschio e femmina li creò" . Credo che, mettendo da parte partigianerie e estremismi, questa proposta di legge non possa essere accettata così come è. Non penso che i Deputati che alla Camera l' hanno approvata con leggerezza abbiano pensato a fondo alle conseguenze del loro voto
https://documenti.camera.it/leg18/pdl/pdf/leg.18.pdl.camera.569.18PDL0012340.pdf[urlhttps://www.brocardi.it/codice-penale/libro-secondo/titolo-xii/capo-iii/sezione-i-bis/art604bis.html?utm_source=internal&utm_medium=link&utm_campaign=articolo&utm_content=nav_art_prec_top][/url]
Re: ius culturale,dl zan,tassa di successione

Inviato:
07/06/2021, 10:54
da Robyn
Sono perfettamente d'accordo si devono fare le modifiche che assicurino la libertà di espressione e che non lasciano spazio alla teoria gender,questo ricordandosi che lgbt+ è comunque una galassia meritevole di protezione
Re: ius culturale,dl zan,tassa di successione

Inviato:
07/06/2021, 11:20
da diffidente
Spero di sbagliarmi, ma , applicando la lettera dell' art 604 C.P comma a) come modificato dalla Legge Zan - Bersani et al, diventerebbe reato anche fare toilette per donne e toilette per uomini. E' questo che si intende per "giustizia? Io credo di no
Re: ius culturale,dl zan,tassa di successione

Inviato:
07/06/2021, 13:43
da Robyn
Quello che ho sentito dire di sfuggita da qualche parte è,approfittiamo adesso per cambiare la legge dal momento che abbiamo ancora il bicameralismo paritario,quando invece era più semplice cambiarla in quello differenziato.La seconda camera essendo una camera federale quasi apartitica e con una maggioranza differente perché eletta in modo paritetico dal momento che ha funzioni di garanzia avrebbe potuto prendere la legge fare delle modifiche che poi sarebbero state accettate o rigettate in tutto o in parte in terza lettura definitiva alla camera,mentre nel bicameralismo paritario dove le maggioranze sono le stesse il processo è più faraginoso.Il bicameralismo differenziato avrebbe assicurato più garanzie dal momento che è contro la dittatura della maggioranza