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Quale riforma della previdenza

MessaggioInviato: 11/05/2021, 23:31
da Robyn
La riforma della previdenza è semplice e ricalca quella di Ceprini-Modigliani.I due terzi del TFR vanno in un fondo di previdenza complementare statale gestito dall'INPS "PCS" che vengono reinvestiti sul mercato azionario e obbligazionario in modo da massimizzare gli interessi e questa liquidità ad interesse composto che cresce con il costante reinvestimento degli interessi va a far scendere i contributi previdenziali.La parte restante del TFR cioè un terzo può essere reinvestita nella previdenza complementare privata.Se tutto il TFR fosse investito nella previdenza complementare privata non si potrebbe fin da subito costruire la liquidità pubblica che fa scendere i contributi,perché gli interessi costituiscono gli utili per per la previdenza complementare privata.Per di più il lavoratore può costruire una terza gamba della previdenza complementare privata con il premio aziendale i permessi etc.

Re: Quale riforma della previdenza

MessaggioInviato: 12/05/2021, 11:08
da Robyn
Nel contributivo puro i lavoratori a basso reddito sono penalizzati perché possono avere una prestazione previdenziale più bassa.Questa disuguaglianza che può accentuarsi nel contributivo puro può diminuire in quello in cui c'è la previdenza complementare derivante dal TFR,perché il TFR da più utili,quindi dando più spazio alla seconda gamba della previdenza derivante dal TFR e un po' meno ai contributi può esserci una prestazione previdenziale più alta che diminuisce la disuguaglianza con i lavoratori a più alto reddito,questo è un elemento che ai partiti di csx non deve sfuggire.In caso di default della previdenza complementare privata può esserci sempre un'intervento che non fa perdere nulla del capitale investito dai lavoratori con la fiscalità generale oppure con una flebile trattenuta assicurativa,ma i default sono una cosa rara,ma vanno analizzati tutti gli aspetti e messe in campo tutte le azioni necessarie solo così si può fare un passo in avanti,anziché avere le idee poco chiare

Re: Quale riforma della previdenza

MessaggioInviato: 12/05/2021, 14:07
da franz
perché "gestito dall'INPS?
Quali competenze ha INPS nella gestione di capitali?
Nessuna. Tanto vale farlo gestire da un idraulico.
Avrebbe meno perdite.

Re: Quale riforma della previdenza

MessaggioInviato: 12/05/2021, 14:10
da Robyn
Allora come fai a costruire la grande liquidità derivante dall'investimento del TFR che va a diminuire i contributi senza la previdenza complementare statale?la previdenza complementare privata può occupare il 100% delo spazio del tfr solo quando si completa il passaggio dalla ripartizione alla capitalizzazione mi pare dovrebbe essere così

Re: Quale riforma della previdenza

MessaggioInviato: 12/05/2021, 17:38
da Robyn
Naturale è che l'amministrazione di questa previdenza complementare pubblica all'interno dell'Inps debba cadere su persone di provata competenza in materia magari prese nell'ambiente della previdenza complementare privata ma con funzioni pubbliche che conoscano almeno il funzionamento di un fondo swap e slegata da logiche di partito

Re: Quale riforma della previdenza

MessaggioInviato: 12/05/2021, 20:09
da franz
Robyn ha scritto:Allora come fai a costruire la grande liquidità derivante dall'investimento del TFR che va a diminuire i contributi senza la previdenza complementare statale?la previdenza complementare privata può occupare il 100% delo spazio del tfr solo quando si completa il passaggio dalla ripartizione alla capitalizzazione mi pare dovrebbe essere così

Come fai? Come hanno fatto in mezzo mondo avanzato.
Per distinguerlo da quello arretrato, perché insiste a voler esserlo.
Competizione tra fondi.

Re: Quale riforma della previdenza

MessaggioInviato: 12/05/2021, 20:28
da Robyn
Come hanno fatto in altre parti quando ancora era a ripartizione?

Re: Quale riforma della previdenza

MessaggioInviato: 12/05/2021, 23:07
da Robyn
Quello di cui parli,della concorrenza fra i fondi di previdenza complementare privati sarebbe uno scenario a passaggio completato.Si potrebbe dire ai lavoratori di scegliere il fondo di previdenza complementare a cui dare tutto il tfr.I vari fondi investono il tfr e ricevono un'interesse che è l'utile che in parte reinvestono non è che fanno questa attività come beneficenza.Quindi come faccio a diminuire i contributi se il fondo se li tiene e ti dà il vitalizio solo alla fine della vita lavorativa?Dovrebbe accadere che tutti i fondi danno gli interessi all'Inps affinché l'Inps possa diminuire i contributi per pagare le pensioni già esistenti,ma se fa così quale vitalizio posso avere alla fine dell'attività lavorativa?Il fondo ti dice vai all'Inps e fatteli dare da lei gli interessi che ti mancano

Re: Quale riforma della previdenza

MessaggioInviato: 13/05/2021, 6:41
da franz
Robyn ha scritto:Come hanno fatto in altre parti quando ancora era a ripartizione?

Hanno affiancato al primo pilastro (ripartizione, contributivo) un secondo pilastro a capitalizzazione, costituito da tanti fondi privati in concorrenza e con libero passaggio da un fondo all'altro da parte del datore di lavoro (che li sceglie) o del dipendente. Poi se il datore di lavoro è pubblico, ci sono anche fondi a gestione pubblica.
Il sistema quindi è detto "a due pilastri". In Svizzera questo è avvenuto circa negli anni 70 con i primi fondi che però erano facoltativi. Nel 1982 sono diventati obbligatori ma non è stato smantellato il primo pilastro. Semplicemente quando si va in pensione si ricevono due pensioni: una quella del primo pilastro e poi anche quella del fondo pensione. In realtà anche tre, perché c'è anche il terzo pilastro, facoltativo.

Re: Quale riforma della previdenza

MessaggioInviato: 13/05/2021, 8:20
da Robyn
Quale è la differenza?diciamo le stesse cose c'è una prima gamba fatta dalla ripartizione che sono i contributi e una seconda gamba fatta dalla previdenza complementare.Il problema è come diminuire la prima gamba cioè i contributi previdenziali che attualmente sono al 33% se non di più.In merito alla scelta del fondo complementare è il dipendente che lo sceglie a meno che non compia nessuna scelta