mariok ha scritto:In che relazione sta questa affermazione con le inefficienze rilevate? Vediamone alcune:
Burocrazia asfissiante: che c'entra il bilancio? E' piuttosto un problema di norme, forse di preparazione dei dipendenti pubblici. Cose che non sembrano essere effetti, ma piuttosto cause di un bilancio pesante. Una seria riforma richiederebbe peraltro notevoli investimenti, che nel breve il bilancio lo appesantirebbero.
No, porca puzzola, la burocrazia costa, necessita di decine di migliaia di funzionari (che sono stipendi, quindi spesa, quindi tasse) in piu' costa alle imprese in pratiche, tempo perso a fare code invece di fare business, tempo perso in investimenti fermi (capannoni). La stima del costo è di 31 miliardi per le imprese. Non so invece quanto "costino" i burocrati. Facciamo l''ipotesi che costino altrettanto?
mariok ha scritto:Sistema scolastico decotto, che non produce lavoratori di una qualità professionale adeguata
Se il nostro sistema è così decotto, perché poi i nostri giovani quando si trasferiscono all'estero "funzionano"?
Certo, perche scappano i migliori, quelli che sanno di meritare. Sono richiesti e trovano lavoro. Il problema è che sono pochi (vedere i dati PISA) e che oltre a tutto diversi di quei pochi ... se ne vanno.
mariok ha scritto:Giustizia che fa pena, per non dire schifo Che facciamo, privatizziamo anche la giustizia?
Ma chi parla di privatizzare? Eppure scrivo in italiano! Si tratta di farla funzionare, come in altri paesi, perchè quando non funziona il "sistema produttivo" viene danneggiato, si ammala.
sistema bancario inefficiente formalmente le banche sono state privatizzate, semmai va visto come tali privatizzazioni sono state fatte (è un problema politico, ma con il risanamento del bilancio pubblico mi sembra c'entri poco)
Aridaje con la privatizzazione. A parte il fatto che le banche sono ancora gestite in gran parte da fondazioni, controllate dalla politca, sto elencando i motivi per cui il sistema produttivo italiano è malandato. Il settore bancario, controllato dalla politica, sia pur fintamente privatizzato (Monte dei paschi, dice nulla?) è una delle cause dei malfunzionamenti sistemici italiani. Ed in ogni caso il sistema bancario è regolato (malamente) dallo Stato, anche se va detto che qui Renzi ha cominiciato a fare qualche cosa, pur essendo ostaggio di chi detiene i capitali delle fondazioni.
conosco zone pianeggianti della Lombardia, in provincia di Varese, senza ADSL ma le aziende di telecomunicazioni sono ancora pubbliche? e chi è che non fa i necessari investimenti?
Ancora. Ma allora è una fissazione!

In ogni caso l'ultimo miglio in italia è ancora un monopolio di chi è proprietario delle strutture fisiche (doppino, cavi, fibra) e Telecom è ancora incumbent, mi pare. Abbiamo quindi che l'ex-pubblico ora è privato ma in condizione di monopolio, tranne forse nelle grandi città in cui si stende la fibra (800 comuni su 8000). Ma è tutta l'Italia che deve funzionare: Che dire poi di strade e soprattutto ferrovie? Chi le costruisce?
Per non parlare di sprechi, voragini nei conti pubblici delle partecipate... tasse elevate (67% sulle imprese). Qui un rapporto effettivamente c'è.
Grazie al cielo, ma rileggi bene. Il rapporto c'è anche per gli altri fattori.
bassa ricerca ed innovazione abbiamo già parlato del nanismo e del carattere familistico delle nostre aziende, che sono almeno una con causa del dato.
Concausa o meno, quando ti rapinano il 67% degli utili, col piffero che hai risorse per fare ricerca, investimenti.
E per non parlare della corruzione Non credo che risanando il bilancio si elimini la corruzione. E' vero piuttosto il contrario.
Perché, ho sostenuto qualche cosa di diverso da quello che dici? In sintesi, si semplifica la burocrazia e vederai che non solo diminuiscono i costi dello stato e delle imprese, ma tagli le gambe anche alla corruzione pubblica, quindi risani doppiamente il bilancio dello stato e delle imprese.
Che poi il tutto si risolva con tagli alla spesa senza una grande capacità riformatrice (fatta certamente di nuove regole, ma anche di formazione, investimenti e soprattutto di leadership e di tempi adeguati) mi sembra una grande illusione.
Certo che ci vuole grande capacità riformatrice. Per fare tagli lienari alla cinofallica son capaci tutti.
Io non sostengo "tagli" ma una ridefinizione seria e profonda dei compiti dello stato.
In parte privatizzando, in parte con il partenariato sociale pubblico-privato, in parte riducendo il volume dell'intervento pubbilco.
Ma il succo è che facendo queste cose il nostro "sistema produttivo" puo' benissimo guarire e ripartire alla grande.
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)