da mariok il 08/02/2017, 14:53
Questo dibattito sulle elezioni proprio non lo capisco. O meglio: è chiaro che è basato unicamente sulle convenienze di ciascun gruppo, corrente, partito.
Quello che è bene per il paese non c'entra assolutamente niente.
D'altra parte se stessimo a metà legislatura potrei anche capirlo.
Ma a meno di un anno dalla scadenza naturale, che significa, tenuto conto delle vacanze estive e natalizie e dalla campagna elettorale, non più di 8-9 mesi di attività, mi spiegate quali riforme strutturali possono farsi? Le riforme che non si è stati capaci di fare neanche in un'intera legislatura?
E' evidente che ormai siamo in campagna elettorale da almeno tre mesi. Il tempo serve solo alle varie bande di organizzarsi e posizionarsi.
Nel PD il tempo serve solo per finire di logorare Renzi.
Nel centro-destra serve a Berlusconi, che spera nella sentenza della corte europea per potersi candidare e per riprendere la sua antica posizione di leadership (cosa peraltro più che improbabile).
Grillo sta di fatto a guardare, fa finta di volere le elezioni al più presto, ma può contare sul fatto che i suoi avversari faranno di tutto per farlo crescere nei consensi, illudendosi di trarre chi sa quali vantaggi dall'arma abbastanza spuntata del fallimento Raggi.
Intanto ci avviamo a fare una legge di stabilità in campagna elettorale, con quale determinazione e lungimiranza è facile immaginare. E questo i mercati stanno dimostrando di averlo capito meglio di tutti.
Tutti i cosiddetti appuntamenti internazionali (Europa, anniversario del trattato di Roma, G7 ecc.) non serviranno a nulla se non a confermare la nostra irrilevanza.
La legge elettorale è una tela di Penelope che serve solo a perdere tempo.
Via così, felici e contenti di andare a sbattere tutti insieme appassionatamente contro un muro!
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville