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Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda Robyn il 06/07/2015, 22:23

Introdurre gli eurobond che non fanno crescere il debito perche hanno un basso tasso di interesse e si realizzano trasferendo il 40% del debito dei paesi membri nel debito federale.Per il resto bisogna smetterla di raccontare balle perche la Grecia non finanzia le baby pensioni con le risorse degli altri paesi europei semplicemente dal momento che i bond greci rendono il 15% i vari paesi li hanno acquistati ma sapendo che non potevano avere indietro l'interesse perche quando l'interesse è alto significa che il paese che emette i bond non è affidabile finanziariamente.Gli eurobond e le riforme strutturali greche sono la migliore strada per restituire affidabilità alla grecia che probabilmente non conviene ai falchi tedeschi perche proporre un piano insostenibile significa farlo fallire per poter continuare a fare i propri interessi
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda pianogrande il 07/07/2015, 0:54

Vendola è ormai un fallito alla deriva come tutti gli ominicchi (Grillo in testa) che sono andati in Grecia per raccogliere consenso in Italia.

La fiammata passerà.
Una soluzione (spero non premiante per la Grecia) si troverà.

D'Alema, Grillo, Vendola ed altri che neanche dico perché non meritano di essere nominati torneranno in Italia (io spero di no ma chi se li prende?) a contare il niente che contano.
Fotti il sistema. Studia.
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda franz il 07/07/2015, 11:56

Robyn ha scritto:Introdurre gli eurobond che non fanno crescere il debito perche hanno un basso tasso di interesse e si realizzano trasferendo il 40% del debito dei paesi membri nel debito federale.Per il resto bisogna smetterla di raccontare balle perche la Grecia non finanzia le baby pensioni con le risorse degli altri paesi europei semplicemente dal momento che i bond greci rendono il 15% i vari paesi li hanno acquistati ma sapendo che non potevano avere indietro l'interesse perche quando l'interesse è alto significa che il paese che emette i bond non è affidabile finanziariamente.Gli eurobond e le riforme strutturali greche sono la migliore strada per restituire affidabilità alla grecia che probabilmente non conviene ai falchi tedeschi perche proporre un piano insostenibile significa farlo fallire per poter continuare a fare i propri interessi

A proposito di raccontare balle (o cose inesatte) nessun bond greco rende il 15% anzi oggi la grecia si finanzia in europa ad interessi inferiori a quelli italiani e con scadenze a 30 anni. Il fatto che a metà anno abbiano finito i soldi in cassa (e chiedono soldi all'europa senza intanto rendere i prestiti già ricevuti e scaduti) implica di fatto che hanno bisogno di soldi esterni per finanziare le spese dello stato, superiori alle entrate fiscali. Poi che sia per le pensioni o le spese militari, che sia per le agevolazioni fiscali agli armatori o alle isole greche e l'IVA ridotta ai ristoranti, il fatto è che ha necessità di finanziarsi con i soldi degli altri. L'idea di euronbond non serve alla grecia, che ha già tutto il suo debito di fatto "eurobondizzato" e per % ben superiori al 40%.
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda franz il 07/07/2015, 12:21

trilogy ha scritto:Non saprei, ma quella di Varoufakis è una mossa descritta in tutti i manuali di negoziazione.

Pare che non sia stata una mossa del tutto spontanea.
Da un lato è vero che i negoziatori europei non gradivano trattare con uno che li aveva definiti "terroristi", dall'altro però da tempo si diceva che la stima di Tsipras verso Varoufakis fosse in calo, sia perché quest'ultimo tendeva mettersi troppo sotto i riflettori, sia per alcuni errori negoziali. La goccia che ha fatto traboccare il vaso pare essere stata l'esternazione sul progetto di moneta parallela, che era una strada asfaltata verso l'ipotesi di Grexit, che i greci non vogliono.
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda Robyn il 07/07/2015, 13:43

Non è molto chiaro di come la Grecia sia arrivata a questa situazione di insolvenza.La Grecia i governi di cdx per entrare in europa falsificano il bilancio.Quando si scopre che il bilancio è stato falsificato i tassi di interesse schizzano al 15% la Grecia per finanziarsi sui mecati deve emettere bond a tassi molto alti che fanno crescere il debito fino a chiedere prestiti al Fmi,per evitare il default che fanno crescere ancora di più il debito fino all'insolvenza.Poi naturalmente hanno contribuito un'economia debole e pensioni date troppo in anticipo che non riuscivano ad essere pagate solo i contributi
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda franz il 07/07/2015, 13:55

Oggi grazie ai prestiti della cosiddetta troika i tassi di interesse sono piu' bassi di quelli italiani e le scadenze sono lunghe.
Solo alcune briciole FMI vanno restituite in questi mesi. Ma la cosa a quanto pare ha peggiorato la situazione, perché ci hanno preso gusto.



La democrazia degli assistiti

di Claudio Romiti
07 luglio 2015 EDITORIALI

Speravo che nel popolo greco prevalesse un minimo di senso della responsabilità, tuttavia che nel Paese ellenico l’abbia spuntata la democrazia del vivere sulle spalle degli altri non deve stupirci molto, visto che sono decenni che da queste parti domina un colossale sistema assistenzialistico finanziato in gran parte dall’Europa.

È ovvio che se io chiedo ad un signore che non ha mai lavorato se vuole iniziare a farlo o continuare a farsi mantenere dal vicino, costui, immaginando che non vi siano conseguenze per la sua deliberazione, sceglierà molto volentieri la prima opzione. Ed è proprio ciò che Tsipras e i suoi compagni di merende hanno realizzato con il loro surreale referendum. Un referendum vittorioso che da noi i deliri della sinistra radicale e di un grillismo che mira a fare concorrenza ai greci proprio sul piano dell’assistenzialismo ha trasformato in una sorta di giudizio divino. Un “vox populi, vox Dei” nel quale la figura dell’assoluto è costituita da un concetto totalizzante e onnipotente della politica intesa come espressione della volontà suprema che scaturisce dalle urne.

Dunque, avendo vinto in modo nettissimo l’oxi alle più che ragionevoli proposte dei creditori, il fronte italiota pro-Tsipras chiede ad alta voce all’Europa di concedere ai greci quanto avrebbero legittimamente guadagnato democraticamente. Solo che questi reduci delle rivoluzioni fallite, campioni di una demagogia a buon mercato il cui costo si cerca sempre di far pagare a qualcun altro, si sono dimenticati di rilevare che anche negli altri 18 Paesi della zona euro vige un analogo sistema democratico, così come molti osservatori privi di paraocchi ideologici hanno rilevato. Democrazie di Pantalone che, se fossero chiamate ad esprimersi sul quesito posto ai greci, è ben difficile che accetterebbero di finanziare all’infinito uno Stato canaglia il quale, al di là della questione in questo momento secondaria dell’enorme debito pubblico, si ostina a chiedere voti in cambio di sussidi, alimentando un sistema che produce poca ricchezza e molti debiti. Ma evidentemente per i nostalgici di una politica che voleva dare tutto il potere ai soviet, in questo momento la volontà popolare è solo quella dei greci. Per tutti gli altri c’è solo il conto da pagare.

http://www.opinione.it/editoriali/2015/ ... 07-07.aspx
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda trilogy il 07/07/2015, 13:57

Aggiungi anche l'evasione fiscale di massa e il fatto che la principale industria del paese: gli armatori, non pagano un euro di tasse ed esportano miliardi all'estero. Se si applicasse qualcosa di simile alla revocatoria prevista dalle leggi fallimentari a tutela dei creditori, quei capitali esportati dovrebbero essere congelati e confiscati.
Se messi a disposizione del popolo greco, Il debito estero si ridurrebbe di oltre il 50%.
Invece in attesa degli eventi stanno spostando anche le navi sotto bandiera cipriota.
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda trilogy il 07/07/2015, 15:49

Dalle indiscrezioni che arrivano dall'eurogruppo la Grecia si sarebbe presentata senza nessun nuovo piano da discutere e con la richiesta di un nuovo prestito da 7 miliardi. Il pacchetto o "pacco" come sarebbe meglio chiamarlo, avrebbe creato una certa tensione tra i ministri europei. :?

gli sviluppi....

(Il Sole 24 Ore Radiocor) - Milano, 07 lug - Il nuovo ministro delle finanze Euclid Tsakalotos si e' presentato senza proposte nuove alla riunione dell'Eurogruppo suscitando l'ira di alcuni dei ministri europei presenti al meeting. E' quanto riporta il Financial Times che cita anche un funzionario europeo secondo cuila delegazione greca intende presentare proposte nuove domani. Secondo la stessa fonte, tuttavia, i ministri delle finanze non si fermeranno a Bruxelles per esaminare il nuovo testo che nel caso dovra' essere sottoposto all'attenzione dei funzionari dell'ex troika, cioe' Commissione Europea, Bce e Fmi.
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda pianogrande il 07/07/2015, 18:37

Mi si rafforza l'idea di un referendum per prenderli tutti a calci nel culo rimangiandomi così le mie affermazioni iniziali sul condono del debito.
In una settimana lo facciamo anche noi.
Preferisco rimetterci che passare da (termine salviniano) per il resto dei miei giorni.
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Re: Le storie parallele di Atene e Dublino (utili per noi)

Messaggioda trilogy il 07/07/2015, 19:30

Boh? E' un governo veramente sconcertante, poveri greci :?
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