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Il "reato di Negazionismo" e sue possibili implicazioni.

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Re: Il "reato di Negazionismo" e sue possibili implicazioni.

Messaggioda franz il 21/10/2013, 12:03

flaviomob ha scritto:Ero favorevole all'introduzione del reato di negazionismo, ma le considerazioni di Annalu mi hanno portato a cambiare opinione. La grande contraddizione della democrazia italiana, del resto, è che si lancia in queste battaglie "ideali" quando poi.

Sono della stessa opinione. In Italia si fanno battaglie di facciata.
Il che non vuol dire che il tema (reato di negazionismo) altrove non sia affrontato con onestà culturale, tenendo conto dei pro e dei contro che inevitabilmente esistono.
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Re: Il "reato di Negazionismo" e sue possibili implicazioni.

Messaggioda Iafran il 21/10/2013, 16:40

franz ha scritto:Francamente non ho idea se il testo che stanno discutendo alle camere riguardi solo il negazionismo riferito all'IOlocausto oppure tutte le situazioni storiche. Ci sono stati vari genocidi in passato che ancora oggi sono negati. Quello armeno e quello assiro, per esempio. Ma ho letto che anche gli ukraini hanno un loro contezioso coi russi in proposito.

Con le vicende storiche che abbiamo da quando si è fatta la cosiddetta "Unità d'Italia", il nostro Parlamento non avrebbe bisogno di andare così lontano geograficamente ... basterebbe che portasse alla luce tutto quel che è avvenuto nella Penisola (fucilazioni, stragi, tradimenti, ruberie, carcerazioni, emigrazioni ed umiliazioni per i conquistati del Regno delle Due Sicilie), e che finora si è voluto tenere nascosto, per domandarsi se fu vera gloria la risposta che il "galantuomo" sabaudo Vittorio Emanuele II ha dato "al grido di dolore della popolazione d'Italia".
Certamente, le "imprese" raccontate dalla storia ufficiale (quella del re sabaudo) ne uscirebbero ridimensionate e vacillerebbero tutte le sue statue equestri (con pennacchio) dalla maggioranza delle città d'Italia.
Se si incominciasse a rivisitare il nostro passato (ma chi ha il coraggio di provarci?), si darebbero le fondamenta migliori alla Nazione che ancora non si è costruita.
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Re: Il "reato di Negazionismo" e sue possibili implicazioni.

Messaggioda pianogrande il 21/10/2013, 18:58

I Savoia sono stati frequentemente un rimedio peggiore del male.
Molto è stato scritto su questo.
L'ultima vigliaccata che hanno fatto al paese è stato il fascismo con contorno di seconda guerra mondiale.
l tutto circonfuso nella gloria perenne derivata dalla fuga in Puglia del re-e-ìmperatore (con l'accento sulla i) dopo l'otto settembre.
Il "coraggio" lo hanno avuto in molti.
Potresti cominciare a verificare facendo qualche ricerca sul brigantaggio, passando per Bava Beccaris, la "carne da cannone" e relative decimazioni del 15 - 18, fino al botto finale detto prima.
I galantuomini, nella famiglia Savoia, semmai ce n'è stato qualcuno, non si sono mai seduti sul trono.
Sono sicuro che queste mie affermazioni non costituiscono reato.
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Re: Il "reato di Negazionismo" e sue possibili implicazioni.

Messaggioda Iafran il 22/10/2013, 10:31

pianogrande ha scritto:Il "coraggio" lo hanno avuto in molti.

Non alludevo ai singoli che ne hanno parlato e scritto, ma al mondo politico, che, tuttora, vuole perpetuare l'impostazione di fondo che ha dato origine all'Unità d'Italia: avere sudditi numerosi da sfruttare per godere di privilegi.
Che credibilità (internazionale ed interna) può avere nelle sue proposte una classe politica che non vuole "fare i conti" con il proprio passato (ben conosciuto dalle altre Nazioni)?
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Re: Il "reato di Negazionismo" e sue possibili implicazioni.

Messaggioda Robyn il 22/10/2013, 10:41

le basi per la nostra democrazia è la democrazia parlamentare.La democrazia parlamentare per non dare alibi a spinte semipresidenzialiste che degenerano rapidamente deve funzionare bene.Quindi democrazia dell'alternanza,stabilità di governo,democrazia mite,Presidente di garanzia taglianastri e funzioni cerimoniali come prevede la costituzione
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Re: Il "reato di Negazionismo" e sue possibili implicazioni.

Messaggioda Robyn il 22/10/2013, 12:17

I costituenti avevano scelta la democrazia parlamentare con presidente di garanzia perchè sapevano che altre formule sarebbero potute degenerare rapidamente in autoritarismo.Invece per quando riguarda bicameralismo,sistema elettorale e debolezza di governo era una scelta fatta di proposito.Il proporzionale serviva ad accentrare il sistema politico a centro per emarginare le tentazioni rivoluzionare antisistema e anticostituzionali di destra e di sinistra,mentre per quando riguarda bicameralismo perfetto e debolezza di governo l'intento era quello di rendere difficoltoso e lento il processo decisionale qualora le estreme avessero preso il potere.Queste sono ormai fasi storiche superate che appartengono al passato
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Re: Il "reato di Negazionismo" e sue possibili implicazioni.

Messaggioda pianogrande il 22/10/2013, 15:59

Il fatto che un "taglia nastri" sia diventato l'unico faro solido ed affidabile nel governo del paese la dice lunga sula classe politica (e sul sistema elettorale).
Rendere lente le decisioni non garantisce la democrazia anzi la deteriora fortemente concedendo il marchio della decisione e della efficienza ai sistemi autoritari.
Se non si supera la dicotomia democrazia - efficienza, la democrazia non la avremo mai.
Tornando al tema, Napolitano sbaglia auspicando il reato di negazionismo che potrebbe dare connotati dittatoriali ad una democrazia già abbastanza debole ed inerme per andare a cercarsi altri guai.
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Re: Il "reato di Negazionismo" e sue possibili implicazioni.

Messaggioda Robyn il 22/10/2013, 17:29

ho sempre pensato che il Presidente della Repubblica bisogna lasciarlo stare in santa pace.Siamo in una repubblica parlamentare il PdR non ha poteri speciali come in Francia è semplicemente una figura di garanzia.Le premure del Fatto Quotidiano o del Pdl possono andare da un'altra parte
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leader neonazista scopre d'essere ebreo e 'si pente'

Messaggioda mauri il 22/10/2013, 19:16

forse è fuori tema, ma questo è un fatto emblematico per i suoi risvolti, le persone abbracciano cause assurde ciecamente o per interesse senza fare i conti con la realtà che viviamo, chi siamo e da dove veniamo
il problema non è per questi personaggi ma per le persone che li seguono, beh almeno questo si è pentito, berlusconi no
le leggi ci sono e trovo inutile una nuova, durante il nazismo sono stati massacrati anche altri popoli e continuano ad essere massacrati sempre, nel passato e nel presente, ci vuole una ferma presa di posizione contro questi eccidi e deve esere messa in costituzione, in realtà i governi italiani succedutesi in questi 70 anni se ne sono sempre fregati dei massacri, anzi vendevano e vendono armi agli assassini
ciao mauri

L'incredibile vicenda di Csanad Szegedi, numero 2 di Jobbik e accanito antisemita: dopo la 'rivelazione' del suo albero genealogico va in tv e chiede scusa. Un brutto colpo per il suo partito dell'ultradestra già in difficoltà per la svolta antirazzista del governo Orbàn
http://www.repubblica.it/esteri/2013/10 ... f=HREC1-12
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Re: Il "reato di Negazionismo" e sue possibili implicazioni.

Messaggioda franz il 23/10/2013, 7:27

Sì, il caso è notevole anche se fuori tema.
A parte lo spunto per me umoristico del pentimento via SMS, la cosa che fa riflettere è che costui non si è pentito perché ha razionalizzato che le cose che propagandava erano sbagliate in sè e per sè ma perché ha realizzato il fatto di essere dalla parte diversa, sul piano della posizione esistenziale. In sintesi pensava di essere il carnefice ma ha scoperto di essere geneologicamente dalla parte delle vittime. E siccome non poteva essere entrambe le cose, vittima e carnefice, è andato in tilt. Le persone normali tuttavia sanno che le idee razziste sono sbagliate e lo sanno anche senza essere ebrei.
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