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Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda mariok il 29/06/2017, 14:13

Eppure dal 2013 al governo di Malta ci sono i laburisti, non qualche partito di destra come la Lega o qualche populista alla Grillo.

Sia maggioranza che opposizione sono europeisti, non pensano di uscire dall'Ue né se la prendono con la Merkel.

Fanno semplicemente e seriamente gli interessi dei loro elettori.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda trilogy il 29/06/2017, 14:45

Sono laburisti e pragmatici per cui prestano attenzione all'interesse del loro paese. Non sono guidati dall'ideologia come i nostri cattocomunisti. Siamo arrivati al punto che ieri perfino la nave della guardia costiera maltese è venuta a sbarcare 400 migranti a pirto empedocle. Abbiamo un governo ridicolo.
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda mariok il 29/06/2017, 19:23

Anche in questa drammatica occasione, dobbiamo assistere a queste sceneggiate con l'Europa, alziamo la voce, ma poi non facciamo niente.

Ma quando mai l'Europa ci ha chiesto di far sbarcare tutti i migranti raccolti dalle navi di tutte le Ong del mondo?

Frontex si tiene a debita distanza dalle coste libiche ed interviene solo nei casi estremi nelle nostre acque, siamo noi che abbiamo voluto strafare e ci siamo imbucati da incoscienti in questo casino.

Intanto si sta ridimensionando l'ultimo mito in ordine di tempo Macron, il quale ha precisato che la ripartizione può valere solo per i rifugiati (meno del 10% di quelli che sbarcano in Italia) e non anche per i migranti economici che vanno respinti.
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda ranvit il 29/06/2017, 19:50

Ma Macron ha ragione.....siamo noi che siamo dei coglioni! :twisted:
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda trilogy il 29/06/2017, 20:49

:twisted:
ranvit ha scritto:Ma Macron ha ragione.....siamo noi che siamo dei coglioni! :twisted:


Macron non scherza. E la polizia di frontiera francese e' durissima. Se lo facessimo noi di inseguire i migranti coi cani ci darebbero dei nazisti. Tutti quelli che hanno trovato li hanno riportati in Italia.
http://www.ansa.it/liguria/notizie/2017 ... 0acd8.html
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda mariok il 01/07/2017, 8:00

Abbiamo internazionalizzato le operazioni di salvataggio, ma l’accoglienza resta di un Paese solo
Ma chi lo ha sottoscritto l'accordo Frontex?

«il tempo delle parole si è consumato»
Ne siamo proprio sicuri?

la sua linea securitaria non è sempre vista di buon occhio dal collega della giustizia Andrea Orlando, rappresentante della sinistra Pd, né dal ministro degli Esteri Angelino Alfano, che ripete spesso come servano soluzioni sicure ma anche solidali. "Soluzioni sicure ma anche solidali " che genio! ormai si è dimenticato anche lui di essere il ministro degli esteri

Tra l’altro, mormora qualcuno nell’esecutivo, aver spinto l’allarme fino alla minaccia della chiusura dei porti è rischioso: se l’Ue non facesse nulla, difficilmente si potrebbe attuare una misura del genere, e si perderebbe a quel punto credibilità. "... si perderebbe a quel punto di credibilità" :lol: :lol: :lol:

Se la situazione non fosse drammatica, sarebbe comica.

Io li processerei per alto tradimento, per essere venuti meno al dovere di difendere la nazione che rappresentano.



L’ultimatum di Gentiloni a Macron: “Aiutaci o vinceranno i populisti”
Vertice a Berlino. Juncker: Italia eroica. Ma nel governo spuntano i primi malumori sulla linea dura
ANSA

Pubblicato il 30/06/2017
FRANCESCA SCHIANCHI
ROMA
«Siamo di fronte a numeri crescenti che, alla lunga, potrebbero mettere a dura prova il nostro sistema di accoglienza». All’indomani del grido d’allarme lanciato alla Commissione europea, con l’ipotesi di chiudere i porti italiani alle navi di ong straniere, è ai leader europei che il premier Paolo Gentiloni si rivolge per convincerli a intervenire al più presto sulla questione migranti. A Berlino, a margine del vertice preparatorio del G20 di Amburgo della settimana prossima, il pressing italiano è soprattutto sul presidente francese Emmanuel Macron: perché gli altri grandi Paesi affacciati sul Mediterraneo, Francia per prima ma anche la Spagna, si facciano carico dell’accoglienza nei propri porti di navi cariche di migranti. Ma il capo di Stato transalpino frena: «Non bisogna confondere i piani: c’è un problema di rifugiati politici, e poi c’è il tema dei migranti economici».


«I flussi migratori non si arrestano: se non ci aiutate, il rischio è che alle prossime elezioni in Italia trionfino i populisti», cerca di sensibilizzare gli altri Gentiloni, ricordando il peso del tema migranti sull’opinione pubblica italiana. «Il messaggio è quello di un Paese che non viola le regole, ma che è sotto pressione e chiede il contributo concreto dei colleghi europei», fa sapere alla Merkel e Macron per primi, ma anche all’inglese May, lo spagnolo Rajoy, l’olandese Rutte, la norvegese Solberg, i vertici delle istituzioni Ue, il presidente del consiglio Tusk e della Commissione, Jean-Claude Juncker, il più sensibile nel riconoscere che «dobbiamo compiere sforzi per sostenere Italia e Grecia, due nazioni eroiche».

«Abbiamo internazionalizzato le operazioni di salvataggio, ma l’accoglienza resta di un Paese solo», lamenta il presidente del consiglio proponendo soluzioni: la revisione della missione Frontex, più risorse per le operazioni in Libia, impulso ai ricollocamenti e intesa dei singoli Paesi con le ong per scongiurare il temuto «pull factor». Ma, soprattutto, una collaborazione fattiva da parte di chi, come noi, affaccia sul Mar Mediterraneo, Francia e Spagna, perché si facciano carico di accogliere nei propri porti una parte delle navi delle ong. Il problema è che Madrid sull’argomento non ci sente; Macron era sembrato più disponibile, con quelle sue dichiarazioni pubbliche sull’Italia che «non abbiamo ascoltato sulla crisi dei migranti», poi però solo nei giorni scorsi ci sono stati 150 respingimenti a Ventimiglia. E ieri è sembrato prendere le distanze, distinguendo tra gli arrivi: «L’80 per cento dei problemi posti da Gentiloni viene da migranti per motivi economici». Come se fosse facile, in mare, distinguere i profughi con diritto di asilo dagli altri.

Il ministro Marco Minniti, principale sostenitore nel governo della linea dura, predica che «il tempo delle parole si è consumato» e ora i leader europei devono rispondere coi fatti: «Il modo migliore per affrontare la questione è tentare di governarla». Mettendoci la faccia, rivendica: quello che sta facendo anche a costo di qualche mugugno nel governo, dove la sua linea securitaria non è sempre vista di buon occhio dal collega della giustizia Andrea Orlando, rappresentante della sinistra Pd, né dal ministro degli Esteri Angelino Alfano, che ripete spesso come servano soluzioni sicure ma anche solidali. Tra l’altro, mormora qualcuno nell’esecutivo, aver spinto l’allarme fino alla minaccia della chiusura dei porti è rischioso: se l’Ue non facesse nulla, difficilmente si potrebbe attuare una misura del genere, e si perderebbe a quel punto credibilità.

Ma il governo punta a capire presto se l’ultimatum sortirà effetti: ieri Gentiloni ha fissato una deadline nel vertice dei ministri dell’interno europei a Tallinn, il 6 e 7 luglio, augurandosi che lì ci sia «lo sbocco concreto degli impegni presi». Anzi, qualcosa potrebbe succedere anche prima: visto che la scelta di deviare qualche nave in altri porti del Mediterraneo può essere fatta anche unilateralmente dai Paesi interessati, si sta lavorando a un vertice ristretto dei soli ministri di Italia, Francia, Germania.
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda mariok il 02/07/2017, 11:45

Tutto qui?

Mi sa che questi non hanno le palle.

Un piano per gli sbarchi. La Guardia costiera detterà legge sulle Ong
Minniti oggi a Parigi cerca l’intesa con Francia e Germania
ANSA
Nel nuovo piano che il ministro dell’Interno presenterà ai colleghi francese e tedesco c’è il ruolo di regia della Guardia costiera, che dovrebbe governare la presenza in mare delle imbarcazioni

Pubblicato il 02/07/2017
Ultima modifica il 02/07/2017 alle ore 07:28
FRANCESCO GRIGNETTI
ROMA
Per governare il dramma dell’immigrazione che tumultuosa arriva dalla Libia, il governo sta seguendo le indicazioni del Rapporto finale della commissione d’inchiesta senatoriale sulle Ong, quello redatto da Nicola Latorre, Pd, e votato all’unanimità.


I tecnici di tre ministeri (Difesa, Interno e Infrastrutture) sono al lavoro. E la Guardia costiera è stata incaricata di passare dalle parole ai fatti. Hanno già iniziato a preparare un nuovo regolamento sulle operazioni di salvataggio in mare. Nel regolamento ci saranno le nuove prescrizioni che le Ong dovranno rispettare, in termini di trasparenza sui finanziamenti, sulle spese, e sulle dotazioni, per essere accreditati presso la Guardia costiera. Chi non le rispettasse, potrebbe vedersi negato l'attracco in un porto italiano. Addirittura qualcuno ipotizza il sequestro delle navi inadempienti, come accadde nel 2004 alla nave Cap Anamur, di una Ong tedesca, i cui ufficiali furono arrestati e processati ad Agrigento proprio per favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Quel precedente peraltro ci ricorda che i cinque imputati furono assolti e che è quasi impossibile, dal punto di vista della legalità nazionale e internazionale, opporsi a un salvataggio in mare.

Nel nuovo regolamento ci sarà anche un capitolo cruciale dedicato a una cabina di regia attiva, sempre in capo alla Guardia costiera, per disporre in mare le imbarcazioni e finirla con l’anarchia attuale. Il tutto, però, dovrà essere condiviso anche con le istituzioni internazionali, a cominciare dall’Oim (Organizzazione internazionale delle migrazioni) e l’Imo (Organizzazione internazionale del mare).
I tempi per modificare il regolamento del salvataggio in mare, insomma, necessariamente saranno lunghi e il governo ne è consapevole. Nell’immediato occorre sbloccare la risposta europea. E così l’incontro di oggi a Parigi tra ministri dell’Interno di Francia, Italia e Germania, alla presenza del commissario europeo Dimitris Avramopoulos, dovrebbe servire a preparare un progetto dei 3 Grandi in vista del vertice successivo di Tallin, previsto giovedì. L’idea del ministro Marco Minniti è che i francesi potrebbero iniziare a dare il buon esempio accogliendo almeno i naufraghi che vengono soccorsi dai mercantili e dalle navi delle Ong che battono la loro bandiera.

Occorre poi che sia cambiato il meccanismo inceppato della redistribuzione dei richiedenti asilo. Matteo Renzi è più che d’accordo e anzi rilancia: «Nel 2018 si dovrà fare il bilancio europeo per il 2020-2026: io sono per dire che chi non rispetta le regole sui migranti non può avere i soldi che mettiamo ogni anno, 20 miliardi di euro, sul bilancio. Smettiamo di darli a quelli che costruiscono i muri».
Piuttosto che minacciare la chiusura dei porti, su cui anche i ministri sono divisi, il governo ha ritrovato la sua compattezza sull’offensiva in Europa. E non solo il governo. «È chiaro - ha detto Pier Luigi Bersani intervenendo sul palco con Giuliano Pisapia - che bisogna organizzare un corridoio umanitario gestito dall’Ue. Non lo fanno? Per me si lascia la sedia vuota finché non si convincono. Bisogna puntare i piedi non sui migranti, i nostri valori non ce lo permettono, ma sull’ignavia di chi ci sta lasciando soli».
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda ranvit il 02/07/2017, 12:04

Sono dei cacasotto...
PD e sinistra pagheranno a carissimo prezzo questa incapacità a difendere i ns interessi nazionali.... 8-)
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda mariok il 03/07/2017, 17:03

A me sembra un'altra presa per i fondelli.

L’Italia è però riuscita a strappare il via libera dai governi di Parigi e Berlino, oltre che dalla Commissione, per stilare un codice di condotta per le Ong. Che sarà definito dall’Italia e poi battezzato, o eventualmente emendato dagli altri Stati membri. Francia e Germania si sono inoltre impegnate a “intensificare gli sforzi” nel programma di redistribuzione dei richiedenti asilo.
In altri termini, l'Italia istituzionalizza il suo dovere di prendersi i migranti raccolti dalle Ong che si attengano ad un codice di condotta emendato dagli altri stati membri.

Ottimo risultato (per loro)! :evil:

Emergenza migranti, la Francia dice no alla richiesta italiana di aprire i porti
Via libera di Berlino e Parigi per stilare un codice di condotta per le Ong. Un’altra ipotesi al vaglio: chiedere la collaborazione della Tunisia per reindirizzare i barconi

MARCO BRESOLIN
INVIATO A BRUXELLES
Parigi ha detto no. Il governo francese ha respinto la proposta italiana di accogliere nei propri porti i migranti salvati nelle acque internazionali dalle navi mercantili e da quelle delle Ong. Secondo quanto risulta da fonti di Bruxelles, la questione sarà affrontata nuovamente giovedì al Consiglio Affari Interni di Tallin, ma già durante il mini-vertice di ieri sera a Parigi tra i ministri è emersa la resistenza francese. E di conseguenza, la Spagna è pronta a dare la stessa risposta. Gli sbarchi continueranno ad avvenire sulle coste italiane.


L’Italia è però riuscita a strappare il via libera dai governi di Parigi e Berlino, oltre che dalla Commissione, per stilare un codice di condotta per le Ong. Che sarà definito dall’Italia e poi battezzato, o eventualmente emendato dagli altri Stati membri. Francia e Germania si sono inoltre impegnate a “intensificare gli sforzi” nel programma di redistribuzione dei richiedenti asilo.

La questione immigrazione è stata inserita anche nell’agenda del collegio dei commissari in programma domani a Strasburgo. Ma dall’esecutivo comunitario confermano che «non verranno presentate nuove misure legislative». Si cercherà di «accelerare» l’attuazione di quelle esistenti e di spronare i governi a fare i loro doveri (per esempio rispettare gli impegni sul fronte relocation, mettere più soldi nel fondo per l’Africa un più concreto impegno in Libia, sia nella formazione della Guardia Costiera, sia nel rafforzamento dei controlli alla frontiera libica meridionale) .

Da Bruxelles si cercherà poi di «rinforzare la strategia per i rimpatri». Al tempo stesso, però, la Commissione chiederà anche all’Italia di fare di più e meglio per consentire efficienti procedure di identificazione dei richiedenti asilo da inserire nello schema di relocation.

Infine potrebbe muoversi qualcosa sul fronte tunisino. I governi chiederanno che venga istituita una zona Sar (Search and Rescue area) davanti alle coste, con la possibilità di reindirizzare i barconi in Tunisia. Ma per farlo serve un’intesa con il governo di Tunisi, che non è affatto scontata.
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Re: Contatti tra scafisti e alcuni soccorritori.....

Messaggioda mariok il 03/07/2017, 17:24

E questo sarebbe un buon accordo? Ci mancava poco che ci prendessero a calci nel culo.

Migranti, fonti: non ci saranno sbarchi in Francia

Nella riunione di ieri a Parigi con il ministro dell'Interno, Marco Minniti, la Francia ha chiaramente indicato che non ci saranno sbarchi di migranti nei suoi porti. Lo si apprende a Bruxelles. Il codice di condotta per le organizzazioni non governative che conducono operazioni di Search and Rescue (ricerca e soccorso) nel Mediterraneo centrale dovrebbe chiarire alcuni aspetti operativi come il passaggio di eventuali migranti salvati in mare sulle imbarcazioni dell'operazione Sophia. Secondo l'intesa raggiunta a Parigi, tocca all'Italia preparare il codice di condotta per le Ong. Per parte sua la Commissione europea sarebbe pronta a fare uno sforzo finanziario aggiuntivo, in particolare attraverso il Trust Fund per l'Africa, per il quale ha già stanziato 2,6 miliardi di euro contro gli 89 milioni degli Stati membri. La crisi dei migranti in Italia sarà discussa domani dal collegio dei commissari. L'esecutivo comunitario intende richiamare il governo alle sue responsabilità, in particolare sulla registrazione degli etiopi che potrebbero rientrare nel programma di relocation (la ridistribuzione dei richiedenti asilo verso altri paesi europei). Contrariamente a quanto auspicato dal governo italiano, la Commissione non ha intenzione di proporre la modifica delle regole che di fatto limitano a siriani e eritrei le nazionalità che possono partecipare al programma. - See more at:

http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 47bcd.html
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