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Italia - UE

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Re: Italia - UE

Messaggioda flaviomob il 03/02/2016, 22:31

Se Renzi cominciasse a combattere seriamente la corruzione e l'evasione avremmo:

- Maggiore affidabilità in Europa avvicinandoci ai parametri UE
- Attrazione per capitali ed investimenti che ci evitano come la peste
- Molti miliardi in più di risorse da destinare ad interventi sociali e ad evitare tagli
- Un forte risparmio sulle opere pubbliche
- Risorse per rilanciare consumi, economia e ricerca
- Concorrenza leale e quindi prevalenza del migliore e non di chi unge le ruote

Ma certamente è più facile alzare la voce e dar fiato alle trombe.


"Dovremmo aver paura del capitalismo, non delle macchine".
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Re: Italia - UE

Messaggioda franz il 04/02/2016, 8:42

Annunziata ha scritto:........La scelta è tra morire ''tedeschi'', virtuosi, privi di debito e con i consumi interni fiacchi come un cavallo spompato che non beve da lustri, oppure provare a rilanciare un'intera economia con qualcosa che assomigli molto di più al piano Marshall che a quello del presidente della Commissione, Jean-Claude Juncker.

Ma francamente non se ne può più di queste palle sui consumi interni. Anni fa si si guardava con preoccupazione il fatto che la germania non fosse più la locomotiva d'Europa e che fosse “the sick man of Europe”.
Poi quando la locomotiva è ripartita, grazie alle riforme impostate da Schröder (Agenda 2010) poi continuate insieme a Merkel nel governo di coalizione, la Germania si è rimessa in moto soprattutto con le sue esportazioni (verso la UE ma soprattutto verso il resto del mondo). In questa fase si critico' una certa compressione dei consumi e dei redditi interni ma ora quella fase è finita. I consumi interni tedeschi crescono, anche se Annunziata non se ne è accorta. Forse dovrebbe leggere i giornali? Ad aprile 2015, quasi un anno fa, il Sole24ore scriveva:
il Governo tedesco ha rivisto al rialzo le sue previsioni di crescita, dall’1,5% all’1,8 per cento. Alcuni economisti indipendenti ritengono che l'economia della Germania possa crescere quest'anno anche del 2 per cento. L’impulso maggiore fino a questo momento è venuto dalla domanda interna, in particolare dai consumi, sostenuti dall’ottima situazione del mercato del lavoro e dal calo dei prezzi del petrolio.

Ed allora ritengo sia preferibile vivere da tedeschi, virtuosi, con un basso debito, con esportazioni rigogliose, con consumi interni ripartiti e soprattutto con una produttività ed rapporto tra reddito e costo della vita che se lo avessimo in Italia finirebbero gran parte dei nostri problemi. Come è noto infatti i salari tedeschi (in euro) sono molto piu' alti di quelli italiani ed il costo della vita è notoriamente piu' basso. Ebbene si', meglio essere tedeschi. Qui se c'è un cavallo spompato è quello dell'economia italiana. Produttività stagnante, aziende che chiudono, lavoratori che emigrano (... in germania!) e quindi queste buffonate su "da che parte stare" sono solo fumo negli occhi. Altro che piano Marshall: qui ci vogliono le riforme come quelle di agenda2010.

INFO:
http://www.giornalettismo.com/archives/ ... enda-2010/
http://www.ilsole24ore.com/art/finanza- ... d=ABAonsUD
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Re: Italia - UE

Messaggioda mariok il 04/02/2016, 10:09

franz ha scritto:Ebbene si', meglio essere tedeschi. Qui se c'è un cavallo spompato è quello dell'economia italiana. Produttività stagnante, aziende che chiudono, lavoratori che emigrano (... in germania!) e quindi queste buffonate su "da che parte stare" sono solo fumo negli occhi. Altro che piano Marshall: qui ci vogliono le riforme come quelle di agenda2010.

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D'accordo. Qui per la verità abbiamo due problemi in più: evasione fiscale e corruzione (alla quale è in gran parte legata una famelica spesa pubblica).

Tuttavia non si può negare che un problema Europa c'è. Non è nei termini strumentali in cui lo pone l'Annunziata o lo stesso Renzi, ma bisogna pure affrontarlo.
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Re: Italia - UE

Messaggioda gabriele il 04/02/2016, 10:41

mariok ha scritto:Tuttavia non si può negare che un problema Europa c'è. Non è nei termini strumentali in cui lo pone l'Annunziata o lo stesso Renzi, ma bisogna pure affrontarlo.


Sì, ma è un problema surrogato del primo, cioè che non contiamo una mazza perché la nostra economia è debole, e non il contrario. Chi crede nel contrario fa la figura del solito italico piagnucolone, che mendica un tozzo di pane a son di sceneggiate.

Prima ce lo mettiamo in testa che l'europa è un club di nazioni, e quindi il potere decisionale va a braccetto con il potere economico e finanziario che una nazione esprime, prima riusciremo a fare riforme vere (fra le quali quelle citate un po' più su da flavio) e stare fra i "big"
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Re: Italia - UE

Messaggioda mariok il 04/02/2016, 11:01

E' vero solo in parte. Se ormai la libera circolazione sta morendo, se sta passando la linea Uk secondo la quale viene cancellato il concetto stesso di cittadinanza europea, se in politica estera si continua ad andare in ordine sparso, non credo che sia tutta colpa dell'Italia e della sua debolezza.
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Re: Italia - UE

Messaggioda gabriele il 04/02/2016, 11:23

mariok ha scritto:E' vero solo in parte. Se ormai la libera circolazione sta morendo, se sta passando la linea Uk secondo la quale viene cancellato il concetto stesso di cittadinanza europea, se in politica estera si continua ad andare in ordine sparso, non credo che sia tutta colpa dell'Italia e della sua debolezza.


Certamente. non volevo affermare questo. Volevo solo dire che se si vuole contare qualcosa, occorre avere dei buoni "fondamentali"
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Re: Italia - UE

Messaggioda trilogy il 04/02/2016, 13:17

BRUXELLES – Con malcelata preoccupazione, la Commissione europea ha pubblicato oggi nuove previsioni economiche sul futuro della crescita nella zona euro, in calo rispetto alle stime dell'autunno scorso. Lo stesso destino da parte degli economisti dell'esecutivo comunitario ha subito l'economia italiana. A conferma di come sia delicato il giudizio che Bruxelles deve dare alla Finanziaria 2016, la Commissione ha rivisto dal 2,3 al 2,5% il deficit pubblico per quest'anno.

L'esecutivo comunitario si aspetta per quest’anno una crescita della zona euro dell'1,7%, rispetto all'1,8% previsto nell'autunno scorso (si veda Il Sole/24 Ore del 6 novembre). «La crescita continua a tassi moderati in Europa, ma settori significativi dell'economia mondiale stanno facendo i conti con sfide di prima importanza», si legge nel rapporto pubblicato stamani qui a Bruxelles. Nell'unione monetaria «la ripresa è lenta, sia in termini storici che rispetto ad altre economie avanzate». La Commissione vede all'orizzonte rischi “politici”, sia domestici che esterni. «Una leaderhsip a livello globale così come a livello europeo, tale da mostrare che una azione comune è accettata da tutti e applicata rapidamente sarebbe la risposta più efficace alle attuali preoccupazioni economiche», spiega la relazione comunitaria, particolarmente attesa in un contesto molto incerto, segnato da un rallentamento della Cina, un rischio di deflazione, e focolai di guerra in Medio Oriente.

Sul fronte italiano, l'esecutivo comunitario si aspetta che «l’economia prenda velocità nel 2016 e nel 2017, grazie a un rafforzamento della domanda interna». Prevede una crescita dell’1,4 nel 2016 e dell'1,3% nel 2017. Il deficit pubblico, sempre secondo la Commissione, dovrebbe essere rispettivamente del 2,5% e dell'1,5% del prodotto interno lordo. I dati sono peggiori di quelli attesi alla fine dell'anno scorso, quando Bruxelles si aspettava per quest'anno una crescita dell'1,5% e un disavanzo del 2,3 per cento.

La Commissione si aspetta un miglioramento dei bilanci bancari, oggetto recentemente di un accordo tra Roma e Bruxelles per liberare gli istituti di credito dalle sofferenze creditizie. Ciò detto, il previsto rallentamento dell'economia tra il 2016 e il 2017 è dovuto all'atteso aumento dell'imposta sul valore aggiunto così come a un incremento delle importazioni rispetto alle esportazioni. Secondo Bruxelles, «le dimaniche salariali moderate, la riduzione del cuneo fiscale e miglioramenti della produttività del lavoro dovrebbero tradursi in incrementi dei costi unitari del lavoro a livello nominale inferiori alla media della zona euro nel 2016 e nel 2017». Sul fronte del bilancio, nel 2016 la Commissione si aspetta un peggioramento del disavanzo strutturale di tre quarti di punto percentuale, per via di una Finanziaria ritenuta “espansiva” e di una crescita della spesa primaria dello 0,9% nominale.

Il debito è destinato a calare nel 2016 «solo leggermente», mentre il deficit nel 2017 dovrebbe scendere all'1,5%, al netto di nuove misure di politica economica. Questa batteria di dati giunge mentre la Commissione deve ancora dare il suo giudizio sulla Legge di Stabilità per quest'anno nella quale il governo ha rivisto gli obiettivi di bilancio europeo e chiesto l'applicazione controversa di una serie di clausole di flessibilità per evitare politiche troppo restrittive in un contesto economico fragile.
fonte: http://www.ilsole24ore.com/art/mondo/20 ... d=ACrWxUNC
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Re: Italia - UE

Messaggioda franz il 04/02/2016, 14:05

mariok ha scritto:Tuttavia non si può negare che un problema Europa c'è. Non è nei termini strumentali in cui lo pone l'Annunziata o lo stesso Renzi, ma bisogna pure affrontarlo.

Certo che c'è un problema generale europeo, per esempio di crescita (spesa pubblica a parte).
Ma il principale problema è che questa Europa proprio non c'è ed il poco che c'è è in mezzo al guado.
Per il primo problema (crescita) è chiaro che ognuno deve pensare a fare le sue riforme (welfare, spesa pubblica, scuola, fisco, banche, giustizia) perché oggi se l'europa complessivamente va male è perché alcuni paesi arrancano e tirano giu' drammaticamente la media. Per il secondo aspetto (europa federale o almeno confederale) per farla occorre di solito essere TUTTI d'accordo. Solo cosi' si fanno passi avanti. A meno che non si decida di passare ad un'Europa a due velocità. Una che si federa tipo USA o Svizzera e gestisce in questo modo tutta una serie di competenze comuni ed un'altra che sta alla finestra ed aspetta. Progetto discutibile fin che volete ma che alla fine approderebbe all'inevitabile domanda su dove converrebbe all'Italia posizionarsi. Alta velocità o .... bassa?
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Re: Italia - UE

Messaggioda ranvit il 05/02/2016, 12:25

Naturalmente Franz insiste nelle sue teorie....che si possono anche condividere in linea di principio, ma che fanno a pugni con la sua stessa voglia di un'Europa federata!!! Ci sono Paesi che possono fare le riforme di cui parla franz (ma quali sono??!?) solo col tempo.. E' un problema storico-sociale-culturale... Forzare la mano serve solo a far vincere i populisti antiEuropa! E' questo che si vuole?
Insomma se si vuole l'Europa unita e possibilmente federata bisogna volare alto! Come i grandi statisti che avevano avviato il processo! E fuori dalle balle i tecnocrati-ragionieri di Bruxselles unitamente ai miserevoli politici che stanno governando oggi l'Europa!

http://www.repubblica.it/politica/2016/ ... 132751465/

Boldrini: "L'Europa è a pezzi, rilanciamo l'utopia dei fondatori"
Il 60% degli italiani si è fatta infinocchiare votando contro il Referendum che pur tra errori vari proponeva un deciso rinnovamento del Paese...continueremo nella palude delle non decisioni, degli intrallazzi, etc etc.
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Re: Italia - UE

Messaggioda flaviomob il 05/02/2016, 13:36

L'Europa non può riformarsi efficacemente perché attraversa una crisi etica.

Lo dimostra l'europarlamento che vota il raddoppio dei limiti di inquinamento per le auto

http://www.rainews.it/dl/rainews/artico ... 2f8c0.html

In questo momento è solo l'etica che può permettersi all'Unione di riprendersi.

La Germania razzola male sul North Stream quando poi sostiene le sanzioni contro la Russia. Renzi è incazzato nero.

Si gioca a "io frego il mio vicino" sulla pelle dei migranti: chiudo una frontiera qua, faccio un accordo prezzolando un regime (turco o libico) là, lascio entrare i profughi ma li faccio scappare oltre confine qui, si scatenano i neonazisti lì.

L'insicurezza sociale non è determinata dagli immigrati ma dalla crisi del 2008 che è stata permessa da meccanismi di deregulation neoliberista folli e irresponsabili.

E' etica anche imporre agli stati membri UE meno virtuosi di avvicinarsi in tempi brevi alla media comunitaria per quanto riguarda gli indici di Transparency.org

A meno che questo non tolga la pappa di bocca a qualcuno.


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