Se uno mette da parte le considerazioni extraeconomiche non può essere negato che certe attività abbiano un effetto ul PIL o sulla ricchezza. Il fatto che siano illegali rende solo più complesso il calcolo.
Se il governo italiano legalizzasse la prostituzione, o la produzione e il commercio delle droghe leggere, non si potrebbe obiettare che queste attività debbano essere inserite nella contabilità nazionale. Il fatto che siano illegali non cambia la sostanza, l'unico effetto è che non contribuiscono alle entrate dello Stato, anzi rappresentano un puro costo.
Non si può poi trascurare l'effetto che queste attività hanno sulla domanda di beni e servizi di lusso, sul mercato immobiliare, il turismo.
In pratica con questa rielaborazione statistica ottengono due risultati principali: abbassano il rapporto debito/PIL e il rapporto tra prelievo fiscale e PIL, questa una vera illusione ottica. Anche se l'effetto sull'Italia dovrebbe essere limitato