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Due ore di terrore a Macerata

Discussioni e proposte, prospettive e strategie per il Paese

Due ore di terrore a Macerata

Messaggioda franz il 04/02/2018, 9:09

Fascista, nazionalista, borderline con problemi psichici, infine leghista, ma con zero preferenze.

Decisamente un bel profilo. Non c'è che dire.


“C’è un pazzo che spara ai neri”. Due ore di terrore a Macerata
Raffiche dall’auto contro i migranti: 6 feriti. L’urlo prima dell’arresto: “L’Italia agli italiani” C’è chi lo assolve: “Ha fatto bene”. E ora i nigeriani hanno paura: “Siamo marchiati”

FRANCESCO GRIGNETTI
INVIATO A MACERATA
Il tricolore sulle spalle. Il saluto romano. L’urlo: «L’Italia agli italiani!». E poi il luogo, scelto con cura: il culmine della scalinata che porta al Monumento ai Caduti, in piazza della Vittoria, scenografia di Regime. La folle mattinata di Luca Traini, 28 anni, tanta palestra e tanto razzismo in testa, finisce in sceneggiata. Ma poteva essere una tragedia. Traini è uscito di casa per uccidere, ieri. Con la sua macchina ha percorso in lungo e in largo la città e ha sparato dal finestrino a tutti gli immigrati di colore che vedeva. Sei i feriti, più o meno gravi. Tante le vetrine infrante. Molti sono vivi per miracolo. Macerata però non riesce a condannarlo del tutto. La storia raccapricciante di Pamela, la diciottenne uccisa e fatta a pezzi da uno spacciatore nigeriano, ha causato un cortocircuito in Traini, ma ha lasciato il segno anche in tante persone normali.



Il precedente di Firenze

Certo, l’odio razziale e l’odio politico, in Traini - che pare fosse affascinato dai camerati di CasaPound, e che è stato un candidato della Lega nel suo paesino, Corridonia, alle porte del capoluogo -, hanno prodotto un mostro. Qualcosa di simile a quanto accadde a Firenze nel 2011, quando un simpatizzante di CasaPound uccise due senegalesi e poi si uccise. Non è un caso che Traini ha sparato sotto la casa dove la povera ragazza è morta e poi ha colpito una sede del Pd, vuota per fortuna. Sotto sotto, però, a molti non dispiace l’idea del vendicatore solitario.

«Io c’ero», racconta Ulderico Orazi, consigliere comunale del Pd, e barista proprio in piazza della Vittoria. Era nella frutteria accanto al suo bar attorno alle 12,40 quando ha visto arrivare a tutta velocità un’auto nera. «Ho visto quel giovanotto uscire dalla macchina, si è tolto la felpa e si è sistemato una bandiera sulle spalle. Poi ha fatto il saluto fascista. Eravamo tutti nascosti dietro la vetrina. Abbiamo visto correre anche un carabiniere con la mitraglietta; quello si è inchinato e poi steso faccia a terra. È finita così».



Un sabato di ordinaria follia

Due ore di terrore, di sangue, di panico. Il sindaco Romano Carancini aveva ordinato il coprifuoco. «Cittadini, state in casa». Gli studenti confinati nelle scuole. Le strade di una cittadina abituata ai ritmi pigri della provincia, svuotate. «Mi hanno telefonato dal Comune - racconta Sammy Kunoun, nigeriano sui sessant’anni, leader dell’associazione Anolf e sindacalista Cisl - perchè avvertissi tutti quelli che conoscevo di non uscire: c’è un pazzo che spara ai negri. E io ho fatto il passaparola». Alle 13, per fortuna, l’emergenza è finita. Resta lo choc. «Qui a Macerata non succede mai niente. Con questi ultimi fatti, ce ne abbiamo per un altro secolo», prova a sdrammatizzare il signor Bruno, 70 anni, fermo a curiosare dietro il cordone di sicurezza. Però il suo amico, Giorgio Cipritelli, 65 anni, baffoni neri e aria sportiva, che pure sembra la persona più pacifica del mondo, è arcistufo. «Prima sono arrivati i foggiani, poi i camorristi napoletani, poi gli albanesi. E ora pure questi nigeriani che spacciano. Non ne possiamo più».



Lo spaccio

La città oscilla tra sentimenti opposti. Tra l’orrore per quello che ha fatto il pusher nigeriano e lo sconcerto per la vendetta privata di Traini. E c’è persino chi approva. «Quello ha fatto benissimo - dice tal Riccardo Bertuccia, 72 anni, nostalgico di quando c’era il Msi - perché ci siamo tutti rotti le scatole di questi nigeriani spacciatori, e si vede che quello ieri si è rotto le scatole del tutto». Il guaio è che tanta, troppa gente lì attorno annuisce. «Anche qualcuno di noi del Pd - riconosce il consigliere comunale Orazi - ci diceva: ora basta, bisogna fare di più, non si può permettere questo schifo dello spaccio a cielo aperto».



Già, lo spaccio. I giardini comunali Diaz per un giorno sono deserti. «Oggi se ne sono andati via tutti», sussurra il carabiniere schierato dietro l’angolo. Intende la folla di nigeriani che normalmente stazionano tra le panchine. Padroni del campo sono rimasti dieci ragazzi pachistani che giocano a cricket, lo sport nazionale. «Io l’italiano arrabbiato lo capisco - dice Iqbal, 21 anni - perché anche noi pachistani non li sopportiamo: i nigeriani sono sempre ubriachi, sempre fumati, e violenti».

«Ora abbiamo paura», spiega intanto Kounon. «Per colpa di un criminale, una intera comunità è marchiata. Però noi pure non li sopportiamo questi che sono arrivati negli ultimi due anni. Che fanno davanti ai negozi a chiedere la carità? Perché non si cercano un lavoretto? Noi lo sappiamo che sono giovani che vengono da Benin City a delinquere». «Guardi - si aggiunge la voce di Abdel Dourasse, marocchino, vicepresidente dell’associazione Anolf - noi migranti regolari chiediamo più sicurezza alla polizia italiana». E a sera, a tranquillizzare tutti, italiani e stranieri, si precipita il ministro dell’Interno Marco Minniti. «È evidente odio razziale; c’è un background di estremismo con chiari riferimenti al fascismo e al nazismo. Ma è una iniziativa individuale». Per concludere: «Nessuno cavalchi l’odio per un fatto grave che poteva essere gravissimo».

http://www.lastampa.it/2018/02/04/itali ... agina.html
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Re: Due ore di terrore a Macerata

Messaggioda trilogy il 04/02/2018, 10:18

Le Autorità dovevano considerare che dopo un fatto spaventoso come quello della ragazzina potessero esserci tensioni razziali. Quindi prendere provvedimenti: arrestare gli spacciatori, consegnare fogli di via obbligatori.
Minniti doveva andare subito a Macerata per dimostrare l'attenzione concreta dello Stato.
Grasso e Saviano potevano dire qualche cosa su quella ragazzina brutalizzata prima di fare il loro solito intervento di prammatica sul razzismo.

Anni fa mentre ero in viaggio in Africa, ci furono degli episodi di violenza tra etnie diverse. Per capirne di più chiesi alla guida che mi accompagnava. Mi raccontò di scene di inaudita violenza. Mi rimase impresso il fatto che i miliziani quando entravano nei villaggi, per terrorizzare la popolazione facevano a pezzi le donne e gli uomini mutilandoli dei seni e degli organi genitali. Secondo la guida servivano poi per farne amuleti.
Ieri, leggendo il giornale locale ho ritrovato la stessa identica descrizione su quanto accaduto alla ragazzina a Macerata.
In Italia hanno fatto entrare chiunque, ed oggi abbiamo in giro personaggi provenienti da un mondo medioevale e sul cui passato non sappiamo nulla.

MACERATA Nella galleria dell’orrore di quel che resta del corpo di Pamela Mastropietro spunta un altro nigeriano. E spuntano anche nuovi particolari raccapriccianti. Ieri sera i carabinieri hanno portato in caserma un giovane sospettato di aver accompagnato Innocent Oseghale ad acquistare le due taniche di candeggina con cui il trentenne ha poi lavato le parti del corpo della ragazza romana prima di metterle in due trolley. Un lavoro metodicamente folle con nuovi particolari agghiaccianti. Il nigeriano, infatti, ha sezionato il corpo della diciottenne in una quindicina di parti tagliando anche seni e monte del pube.

fonte:
https://www.corriereadriatico.it/macera ... 23770.html
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I delinquenti sono delinquenti

Messaggioda pianogrande il 04/02/2018, 11:33

La prima cosa che mi viene in mente è l'insulto al tricolore fatto da un assassino a cui altri nazionalisti cercano anche di dare giustificazioni.

Torno sul discorso dell'errore capitale della sinistra che ha regalato il senso dello stato alla destra considerandolo appunto un tipico sentimento di destra.

E così adesso la nostra bandiera viene usata come simbolo in nome del quale andare "a fare strage".

Questo non è un pistolotto pseudo patriottico ma un avvertimento contro il fatto diffusissimo di regalare bandiere e identità ai delinquenti.
Vedere mimetizzazioni come ultrà o tifosi per la delinquenza che si camuffa dietro al calcio.

E quindi Gentiloni riguadagna qualche bel punto ai miei occhi quando dice: "I delinquenti sono delinquenti".

Delinquenti e basta.

Farei lo sforzo di togliere anche appellativi come fascisti o fascio leghisti o simili che offrono, oltre a una identità di copertura, anche un appiglio propagandistico a parti politiche senza scrupoli come la lega e casapound.

Loro sì fascisti etc.
Loro che usano questi crimini per la loro propaganda.
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Re: Due ore di terrore a Macerata

Messaggioda flaviomob il 04/02/2018, 20:40

Il "fatto spaventoso della ragazzina"? Quante ne hanno ammazzate gli italiani? Quante ne hanno stuprate? Italiani recordmen del turismo sessuale nel mondo, comprese minori e bambine!!

Vergognoso è trovare una giustificazione a un crimine d'odio razzista e xenofobo, fomentato dalle estreme destre (compresa la Lega di Salvini) di organizzazioni che sono semplicemente riedizioni del partito fascista e che andrebbero indagate per apologia dello stesso, apologia dell'odio razziale, istigazione a delinquere.

Dove sono quelli che una volta denunciavano i "cattivi maestri"? Dormono tutti? O hanno la testa sotto un metro di sabbia?

La foto della Boldrini decapitata che gira su facebook l'avete vista?


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Re: Due ore di terrore a Macerata

Messaggioda trilogy il 04/02/2018, 23:10

flaviomob ha scritto:
...Vergognoso è trovare una giustificazione a un crimine d'odio razzista e xenofobo, fomentato dalle estreme destre (compresa la Lega di Salvini)....


Qua nessuno vuole giustificare nulla, tanto meno l'atto criminale di un nazistoide fuori di testa.
La questione posta è un'altra e provo a rispiegarla

Quando accadono, fatti di violenza che hanno un forte impatto emotivo come l'omicidio della ragazzina a macerata, e dove sono coinvolte persone di gruppi etnici differenti, la possibilità che s'inneschino reazioni violente di singoli o di gruppi è altissima.Questo rischio è presente in qualunque paese del mondo, non è una peculiarità italiana.

Hai presente gli scontri e le sparatorie tra neri e polizia in America dopo che la polizia ha sparato a qualche nero disarmato? In Nigeria poi, per un evento del genere, tra gruppi etnici differenti, sarebbe scoppiata una guerra tribale.ecc. Tutto questo è giusto, è sbagliato? E' una domanda irrilevante. Accade con estrema frequenza e va gestito.

Questo rischio, secondo me è stato sottovalutato dalle Autorità. Andavano prese misure più consone al caso. Ad Ostia per una testata ad un giornalista sono arrivati centinaia di poliziotti ed un clan criminale è stato pressochè distrutto in due settimane. A Macerata, ai clan nigeriani che gestiscono lo spaccio e la prostituzione andava riservato lo stesso trattamento. Alla madre di quella ragazzina lo Stato doveva dedicare più di attenzione e vicinanza umana.

Ci voleva un segnale più forte e articolato da parte della Stato, consono all'impatto emotivo dell'evento, purtroppo è mancato e Berlusconi ne sta traendo vantaggio:

Berlusconi: "Mandare via 600mila immigrati. Vivono di reati, sono una bomba sociale"
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Re: Due ore di terrore a Macerata

Messaggioda pianogrande il 04/02/2018, 23:41

Adesso 600 mila immigrati sono diventati 600 mila criminali.

Che i politici vadano avanti a litigare con la logica ci può stare ma che ci sia gente che va dietro a queste stupidaggini è il dato più grave.

Siamo un paese con una percentuale di ignoranza superficialità e malafede davvero da paura.

Comunque e davvero senza nessun razzismo sono d'accordissimo che al clan dei nigeriani (che evidentemente esiste e non si può far finta di no per non essere "razzisti") andava riservato lo stesso trattamento riservato agli Spada.

E' davvero ora di cominciare a distinguere tra razzismo e lotta alla criminalità.
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Re: Due ore di terrore a Macerata

Messaggioda flaviomob il 05/02/2018, 1:11

Combattere i clan sarebbe bello, ma nel paese che ha inventato la criminalità organizzata e l'ha esportata persino in America che cosa vogliamo aspettarci? Ah, poi quelli contro "Roma ladrona" governavano in due grandi comuni in odor di mafia nel cuore della Brianza, Desio e Seregno. Sarà un caso che oggi Salvini si candidi in Calabria?

http://espresso.repubblica.it/attualita ... ta-1.32397

http://www.isiciliani.it/mafia-a-seregno/#.WneSWajibDc

http://www.linkiesta.it/it/article/2012 ... esio/5367/


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Re: Due ore di terrore a Macerata

Messaggioda flaviomob il 05/02/2018, 1:36

"The Antifascist": c’è una guerra a bassa intensità in Europa
di La bottega del Barbieri (sito)
sabato 3 febbraio 2018


Dalla sua prima apparizione nel 2017, il documentario “The Antifascists” è stato proiettato centinaia di volte in tutto il mondo: nei cinema, nelle scuole, nei teatri, negli spazi sociali e culturali. Ha ricevuto l’acclamazione della critica ed è stato selezionato per partecipare a 5 festival del cinema. Dopo questo enorme successo i registi, Patrik Öberg and Emil Ramos, hanno deciso di renderlo disponibile on-line per diffonderlo il più possibile.

“The Antifascists” racconta di una guerra a bassa intensità che si sta svolgendo nelle strade d’Europa tra gli antifascisti e i neonazisti europei. I registi si concentrano su due Paesi: Svezia e Grecia. Quello che li accomuna è la pesante crisi economica. Il documentario dura un’ora e un quarto e attraverso testimonianze dirette, interviste a giornalisti e osservatori descrive le aggressioni e gli omicidi avvenuti negli ultimi anni. In Svezia, Showan Shattak, un attivista di Malmo (**) è stato lasciato in fin di vita dopo la manifestazione internazionale femminista dell’8 marzo 2014. Mentre, in Grecia, il rapper antifascista Pavlos Fyssas è stato assassinato dai membri della Golden Daw.

Gli attivisti svedesi e greci si organizzano quotidianamente per autodifendersi. L’unico modo per sopravvivere è garantire la loro presenza nei quartieri e autogestire palestre dove imparano a difendersi dalle aggressioni. “E’ impossibile affidarsi alle istituzioni o alla polizia” affermano. In Svezia si contano ben 14 omicidi dal 1999 a oggi. Le istituzioni hanno legittimato i neonazisti concedendogli spazi pubblici dove fare comizi e sfilare in corteo, mentre le aggressioni sono state lasciate impunite. In particolare in Grecia, la polizia annovera tra le proprie fila una percentuale importante di agenti iscritti ai gruppi di estrema destra. Nel documentario si possono vedere le immagini di una manifestazione antifascista a Stoccolma organizzata per impedire uno dei principali raduni nazisti in Europa, durante la quale la polizia antisommossa divide il corteo con uomini a piedi e a cavallo e blocca la folla in un tunnel senza uscita.

La crisi economica che ha portato tagli alla spesa pubblica e impoverimento generale ha permesso ai vari Golden Dawn, Front National, Swedish Defence League, Forza Nuova, Casapound di affermare la loro presenza con i loro slogan di razzismo e odio. Queste organizzazioni non hanno, secondo il documentario, un’ideologia ma mirano esclusivamente alla costruzione di un nemico che possa dividere la popolazione: l’immigrato, l’antifascista, una persona Lgbt.

Anche il nostro Paese si scontra da tempo con i fascisti del terzo millennio e anche in Italia si contano decine di aggressioni e omicidi da parte dei gruppi neonazisti. 6 omicidi dal 2003 ad oggi. I militanti di Casapound attualmente rilasciano dichiarazioni in tv, girano per le strade del Paese abbandonando stivali e bomber d’ordinanza, si presentano in giacca e cravatta, parlano con tono pacato e coprono accuratamente i loro tatuaggi nazisti sotto pesanti cappotti. Fanno i “ripuliti”, insomma, ma il vizio è rimasto.

E’ notizia di qualche giorno fa dell’aggressione a Genova ai danni di un gruppo di antifascisti intenti ad attaccare manifesti sui muri della città. Uno dei ragazzi è stato accoltellato senza riportare, per fortuna, grossi danni. L’anno scorso, invece, un video riprende i militanti di Casapound mentre nel quartiere Tiburtino III a Roma, si prendono a cinghiate tra di loro scambiando un loro militante per un antifascista.

Il documentario suggerisce tre direttrici lungo la quale bisognerebbe contrastare l’avanzata dell’estrema destra: decostruire i loro slogan, impedire di terrorizzare le persone nelle strade e nelle piazze, impedire di accedere alla sfera pubblica e istituzionale. Spunti importanti su cui riflettere anche rispetto allo spazio che certa stampa riconosce ai gruppi neofascisti alle nostre latitudini.

Il documentario ha il merito di aver messo in collegamento diversi gruppi antifascisti di Europa e di aver stimolato ragionamenti e dibattiti. Ma lascia aperte anche delle domande: quali sono le prossime frontiere degli antifascisti europei? Secondo gli attivisti intervistati, il lavoro fatto fino ad ora è prezioso ma non ancora sufficiente. Come afferma bene il sopravvissuto, Showan Shattak nell’intervista: “Non bisogna essere un’attivista o un teorico marxista per dire: non voglio fascisti e omofobi nella mia città”. In molti e molte rifiutano la loro violenza. Coinvolgere tutti e tutte in questa battaglia, trovando il modo migliore per farlo, potrebbe essere la chiave per vincere questa guerra.

(*) Pubblicato su da InfoAut e ripreso da «Osservatorio repressione»

(**) cfr Showan Shattak – EasyTagCloud – Sport alla rovescia,

https://www.agoravox.it/The-Antifascist ... rra-a.html


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Re: Due ore di terrore a Macerata

Messaggioda mariok il 05/02/2018, 11:36

pianogrande ha scritto:Adesso 600 mila immigrati sono diventati 600 mila criminali.

Che i politici vadano avanti a litigare con la logica ci può stare ma che ci sia gente che va dietro a queste stupidaggini è il dato più grave.

Siamo un paese con una percentuale di ignoranza superficialità e malafede davvero da paura.

Comunque e davvero senza nessun razzismo sono d'accordissimo che al clan dei nigeriani (che evidentemente esiste e non si può far finta di no per non essere "razzisti") andava riservato lo stesso trattamento riservato agli Spada.

E' davvero ora di cominciare a distinguere tra razzismo e lotta alla criminalità.

Non sono ovviamente 600.000 criminali, ma sono immigrati irregolari, senza un permesso di soggiorno, quindi senza un contratto di lavoro regolare, senza una residenza ufficiale, cacciati in una zona d'ombra senza diritti e senza doveri.
La cifra è secondo me approssimata per difetto: basta fare due conti sommando gli sbarchi degli ultimi tre anni e sottraendo un 15% riconosciuti come rifugiati (ed i pochissimi rimpatriati che riguardano presumibilmente anche arrivi precedenti).
Berlusconi come al solito dice cose banali, anche se poi è tutta da verificare la fattibilità di ciò che promette.
Gli unici che hanno il coraggio di riconoscere il problema sono i radicali, che, anche loro come al solito, propongono una cosa chiara, netta ma impopolare: sanatoria per tutti (cosa già fatta qualche decennio fa dalla destra, ma senza dirlo ovviamente in campagna elettorale).
Tutti gli altri che dicono? Si accusano a vicenda di fascismo, razzismo e buonismo, Di Maio fa il furbetto sostenendo che non è tema da campagna elettorale.
Cioè tutti si guardano bene dal prendersi la responsabilità di una posizione chiara su un tema che non sarà la causa di tutta la criminalità esistente, ma non può nemmeno essere ridotto alle solite diatribe inutili su chi è più fascista e chi è più buonista.
« Dopo aver studiato moltissimo il Corano, la convinzione a cui sono pervenuto è che nel complesso vi siano state nel mondo poche religioni altrettanto letali per l'uomo di quella di Maometto» Alexis de Tocqueville
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Re: Due ore di terrore a Macerata

Messaggioda pianogrande il 05/02/2018, 13:07

Mariok non siamo certo in contrapposizione.
Se parliamo di controllo del territorio, di regolarizzazioni, di gestione del problema invece che di strumentalizzazione politica; sono in prima linea.

Infatti nessun politico fa l'elenco di quello che non ha fatto o di quello che ha sbagliato.

Io mi scaldo un po' (anche un po' tanto) davanti ai politici che usano il problema per la propaganda, per diffondere odio e paura, ma non propongono (e sopratutto non hanno fatto e non fanno) niente di costruttivo.

Ruspe contro i campi Rom o portaerei anti barconi o rimpatri biblici fanno parte dell'armamentario propagandistico ma le cose serie e concrete, alla fine, chi le deve fare?

Continuano a piacermi questi Radicali di +Europa.
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