Berlusconi: "Non sono un santo"
Ma come? Non era "Unto del Signore"?
Vedere http://www.wikio.it/article/52181654 per una estesa trattazione delle vaie occasioni pubbliche in cui S.B si è accostato a Gesù.
SILVIO BERLUSCONI: "SONO COME GESU'"
Battuta del premier dopo la smentita affidata al suo legale Niccolò Ghedini
Il Gruppo Espresso querela il Cavaliere, che replica: "Ho già spiegato, vedrete"
Berlusconi: "Non sono un santo
spero lo capiscano a Repubblica"
"Chi mi attacca non ha altre critiche. La campagna si ritorcerà contro chi la pratica"
Zappadu: "Forse le mie foto, rispetto ad un audio, contengono persone o situazioni che fanno paura"
MILANO - "Io non sono un santo". Con il suo amore per la battuta, il premier è tornato a parlare dello scandalo sessuale che lo coinvolge in prima persona. Durante il suo intervento alla cerimonia dell'avvio dei lavori per la Brebemi (il nuovo collegamento autostradale Brescia - Bergamo - Milano destinato a decongestionare l'A4), il premier ha scherzato con la platea e col governatore Formigoni. "Il presidente a vita della Lombardia - ha detto Berlusconi - ha usato, per descrivere il territorio, la parola antropizzato. Non è una bella parola. Ci sono un sacco di belle figliole e di imprenditori". Sono scattati gli applausi e allora Berlusconi ha proseguito: "Io non sono un santo, lo avete capito, speriamo lo capiscano anche quelli di Repubblica". Poi il premier ha aggiunto: "Il 31 dicembre 2012, data in cui è prevista il termine di costruzione della Brebemi, saremo tutti qui perché come fanno gli italiani a fare a meno di noi?"
Il Gruppo Espresso ha intanto querelato il premier per diffamazione, l'abuso d'ufficio e la violazione della disciplina in materia di market abuse.
Le intercettazioni. Una battuta che viene dopo i tentativi di smentita da parte del legale del presidente del Consiglio, e deputato, Niccolò Ghedini e le notizie lasciate filtrare dal suo staff: "Lasciamo che questa cosa, questa infamia, si spenga da sola. Io di certo non mi farò condizionare: ignoriamoli", avrebbe detto Berlusconi rientrando ad Arcore dopo un intervento al Forum del Mediterraneo, organizzato a Milano. Mentre Ghedini aveva definito le registrazioni dell'Espresso che testimoniano gli incontri fra il presidente del Consiglio e la escort Patrizia D'Addario a Palazzo Grazioli "materiale senza alcun pregio, del tutto inverosimile, e frutto di invenzione". Il legale ha anche chiesto alla magistratura di "verificare", e ha annunciato azioni legali.
Gruppo Espresso querela. Intanto, come già annunciato, il Gruppo Espresso ha depositato oggi presso il tribunale di Milano un esposto nei confronti del presidente del Consiglio Berlusconi per le dichiarazioni rese lo scorso 13 giugno. "In tale data - è scritto nella nota - Berlusconi aveva accusato il quotidiano La Repubblica di un attacco eversivo nei suoi confronti e nel contempo aveva istigato gli industriali a boicottare e interrompere gli investimenti pubblicitari".
L'ipotesi di reato prospettate dal Gruppo Espresso - prosegue la nota - "riguardano la diffamazione, l'abuso d'ufficio e la violazione della disciplina in materia di market abuse. In sede civile, l'atto di citazione riguarderà la concorrenza sleale e il boicottaggio". Le azioni legali sono state affidate agli studi dei professori Carlo Federico Grosso e Guido Rossi.
La replica. "L'ho già spiegato alla grande" come è andata, comunque "adesso vedrete". Entrando a Montecitorio per la direzione del Pdl, il premier ha risposto, premettendo di non essere ancora stato informato, a chi gli ha chiesto dell'esposto presentato dal gruppo Espresso.
Gli "attacchi personali" che sto ricevendo, ha detto ancora, "non mi toccano" perché quello che conta è "l'azione del governo": chi attacca "da cacciatore è diventato cacciato perché ha perso di credibilità e di voti". Così il premier Silvio Berlusconi nel suo intervento alla direzione del Pdl a proposito di quanto trapelato in questi giorni su alcuni giornali. Secondo il capo del governo, la "campagna" nei suoi confronti "si ritorcerà contro" chi la pratica. "Chi mi attacca - ha aggiunto berlusconi - è perché non ha altre critiche da fare al governo".
"Queste cose - ha aggiunto - non mi feriscono, sono assolutamente convinto che gli italiani non sono degli sciocchi che qualcuno vorrebbe dipingere". Tornando a parlare delle cene a palazzo Grazioli, il Cavaliere ha aggiunto: "A casa mia non vengono solo le veline ma anche i capi di Stato e di governo. Abbiamo lasciato i telefonini a tutti perché fin quando sarò presente io non possono accadere cose ineleganti perché io sono una persona di buon gusto, di cultura e di eleganza". Il consenso del governo, avrebbe aggiunto il premier, è al 56 per cento, mentre il mio personale è al 68,2.
Zappadu e le foto. "Forse le mie foto, rispetto ad un audio, contengono persone o situazioni che fanno ancora paura". Così il fotoreporter Antonello Zappadu, è tornato sui circa 5000 scatti fatti a Villa Certosa, la residenza sarda del premier Berlusconi. "Forse - ha spiegato commentando la mancata pubblicazione delle sue immagini - queste foto vanno riviste una ad una perché contengono situazioni e persone che io stesso non sono stato in grado di capire o riconoscere. Ed è quello che cercherò di fare nei prossimi mesi".
(22 luglio 2009)
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