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Per la serie "i difensori fanno figure da cioccolataio" ...

MessaggioInviato: 18/06/2009, 20:49
da franz
Prima Ghedini afferma che nell'ambito dell'inchiesta sul favoreggiamento della prostituzione, aperta a Bari, Berlusconi non sarebbe perseguibile perché "uti­lizzatore finale".
Una implicita ammissione, malgrado molti mesi di criminalizzazione degli utenti "di strada" ed una figuraccia nei confronti della mercificazione della donna.

Oggi, dopo essersi scusato per la frase azzardata di ieri ("linguaggio giuridico", dice) se ne esce con un nuovo ""Non ha bisogno di pagare le ragazze". Manca poco che aggiunga "gliela danno gratis" e la frittata è fatta. Anzi. No. Lo ha detto.

Franz


L'INTERVISTA
«Il premier? Non ha mai pagato le donne»
Parla Ghedini, il legale del Cavaliere

ROMA — La frase è involuta e anche inopportuna: «Ancorché fos­sero vere le indicazioni di questa ra­gazza, e vere non sono, il premier sarebbe, secondo la ricostruzione, l’utilizzatore finale e quindi mai pe­nalmente punibile...». Parole che si riferiscono a una donna e quindi capaci di provocare più di un grat­tacapo all’avvocato-deputato Nic­colò Ghedini. Come sempre, però, il consigliere del presidente Silvio Berlusconi non si tira indietro da­vanti all’ennesimo match.

Scusi, avvocato, ma come le è venuto in mente di parlare di «uti­lizzatore finale» quando c’è di mezzo una donna?
«Il termine 'utilizzatore finale' era riferito a una domanda di natu­ra tecnico giuridica. Il codice utiliz­za in materia varie dizioni — tra cui prostituzione, pornografia, ma­teriale pornografico — tutte conno­tate da disvalore giuridico e riferite a norme che distinguono con gran­de chiarezza diverse responsabili­tà. Ecco, si trattava dell’esemplifica­zione di uno schema giuridico».
Certo. Ma, a rileggere la sua fra­se, si ha l’impressione che la don­na sia assimilata a una bottiglia di champagne che si porta quan­do si va a cena da qualcuno.
«Non è così, assolutamente. Mi spiace ma il linguaggio tecnico è quello: colui che riceve è l’utilizza­tore finale. Può essere un linguag­gio crudo ma è così».
Notizie dalla procura di Bari, ne ha?
«Mi pare che la procura prospet­ti che c’è un’indagine: nei confron­ti del Tarantini mica di Berlusconi. Il presidente non c’entra nulla».
Patrizia D’Addario sostiene di essere andata alle cene a palazzo Grazioli, dopo aver chiesto e otte­nuto 2.000 euro per il disturbo.
«Secondo lo schema disegnato dalla D’Addario, che a noi non ri­sulta corretto, Berlusconi sarebbe soggetto inconsapevole. Se io vado a casa del presidente e per far bella figura, presentandomi con una bel­la donna, pago un’accompagnatri­ce è difficile che lui possa saperlo».
E se l’accompagnatrice si trat­tiene dopo cena?
«Se una di queste persone doves­se avere rapporti con lui, continue­rebbe a non sapere e quindi non può avere né una implicazione di natura giuridica né morale».
Qualora la storia fosse in que­sti termini, la responsabilità è pe­nale di chi ti porta la ragazza?
«Non c’è alcuna possibilità che ci sia un collegamento tra il presi­dente e questa indagine».
Che idea si è fatto di Patrizia D’Addario?
«Dice cose prive di fondamento, a quanto mi è dato sapere. Non de­sta in noi alcuna preoccupazione se non il fastidio di doverci occupa­re di queste cose. La situazione è ri­sibile: il presidente Berlusconi, che è dedicato al lavoro h24, è uomo ricco di denari e ricco di simpatia e di voglia di vivere...».
Quindi?
«Certamente non ha bisogno che qualcuno gli porti le donne. Pensare che Berlusconi abbia biso­gno di pagare 2.000 euro una ragaz­za, perché vada con lui, mi sembra un po’ troppo. Penso che potrebbe averne grandi quantitativi, gratis. Eppoi, Berlusconi ha grande rispet­to per il mondo femminile e nessu­na attitudine a pagare una donna per avere rapporti con lui».
La D’Addario si aspettava favo­ri dall’entourage del presidente?
«Se fosse stata nell’entourage di Berlusconi non avrebbe preso 7 vo­ti con una lista civica. Dalla rappre­sentazione che dà di sé, non ne esce un profilo edificante».
Azioni legali?
«Valuteremo. Il presidente si oc­cupa di cose serie. Lo faremo quan­do ne avrà il tempo».

Dino Martirano
18 giugno 2009
http://www.corriere.it

Re: Per la serie "i difensori fanno figure da cioccolataio" ...

MessaggioInviato: 10/09/2009, 9:12
da Iafran
franz ha scritto:Oggi, dopo essersi scusato per la frase azzardata di ieri ("linguaggio giuridico", dice) se ne esce con un nuovo ""Non ha bisogno di pagare le ragazze". Manca poco che aggiunga "gliela danno gratis" e la frittata è fatta. Anzi. No. Lo ha detto.

Ha veramente da andarne fiero, comunque non arriverà mai ad uguagliare Bokassa, malgrado gli sforzi!

Re: Per la serie "i difensori fanno figure da cioccolataio" ...

MessaggioInviato: 10/09/2009, 11:45
da pagheca
JFK se la faceva con donne del calibro della Monroe e Jaqueline. Il nostro con una tizia che si chiama belen e con una escort di nome D'Addario.

pagheca