franz ha scritto:In città è quindi avere il massimo della velocità (e quindi della portata utile) ed il minimo di innalzamemento del livello. Fuori città, meglio il contrario.
Gli studi di idraulica, in fase di progettazione delle regimentazioni dei corsi d'acqua nei tratti cittadini, dovrebbero spingere a calcolare una velocità di deflusso tale da far fronte alla massima piena (con periodo di ritorno di 50 anni, normalmente), senza che si verifichino accumuli di materiale terrigeno nell'alveo, i quali restringerebbero la sezione dello stesso e la capacità di smaltimento delle acque progettata.
Parimenti, si deve fare molta attenzione alle possibili variazioni di portata (soprattutto gli aumenti), che si possono verificare:
1) per afflussi meteorici eccezionali,
2) per la "cattura" di un altro corso d'acqua superficiale o sotterraneo (se siamo in una regione carsica),
3) per apporti per causa antropica (pezzi di strade asfaltate, canali di scolo ex novo, sistemazione agraria,
disboscamenti, etc.).