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Reati sessuali di lieve entità

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Reati sessuali di lieve entità

Messaggioda Gab il 16/06/2010, 16:58

di Carmine Saviano su la Repubblica del 7 giugno 2010

Appelli. Lettere. Presidi. Prosegue la mobilitazione contro la Legge Bavaglio. Sul web sono oltre 260mila i cittadini che hanno aderito a “Libertà è partecipazione informata”, l’appello lanciato da Stefano Rodotà con giuristi, giornalisti e blogger. E a Repubblica. it continuano ad arrivare foto dei Ragazzi del post-it. Il web è il cantiere delle proteste. In migliaia analizzano da giorni il testo del Ddl sulle intercettazioni. Polemiche sull’emendamento 1707: “Violenza sessuale di lieve entità”. Su Facebook, in 21mila, ne chiedono l’immediata cancellazione.

L’emendamento 1707. Porta, tra gli altri, la firma di Maurizio Gasparri e di Gaetano Quagliariello, ed è da giorni al centro delle proteste di associazioni, politici e utenti del web. Che lo hanno già ribattezzato “Tutela Pedofili”. Duri i commenti online: “Ecco l’ultima trovata di casa Pdl: niente obbligo di arresto per chi verrà sorpreso a compiere violenze sessuali ‘di lieve entità’ verso minori. Denunciamoli e diffondiamo la notizia: è ora di dire basta a questo scempio”. Sulla stessa linea la denuncia delle donne di Italia dei Valori. Che scrivono: “Riteniamo che il concetto di ‘violenza sessuale di lieve entità’ non debba assolutamente entrare nella legislazione che riguarda i reati sessuali in danno di minori”. Il rischio è “l’inevitabile riflesso negativo di questa norma sull’esito dei procedimenti giudiziari”. Per il Pd, “questa norma è un macigno che impedirà l’arresto in flagranza e il processo per direttissima dei pedofili”.
“Uscite dal Parlamento”. Inizia così la lettera aperta che molti cittadini stanno inviando a Pierluigi Bersani e ad Antonio Di Pietro. Una lettera il cui testo è ripreso da un articolo di Marco Travaglio. Appuntamento il 15 luglio, in piazza Montecitorio a Roma. Dove centinaia di cittadini si dicono “pronti ad incontrare in modo pacifico” il leader dell’Idv e il segretario del Partito Democratico. Ed in molti chiedono alle forze di opposizione un gesto simbolico, “lasciare l’Aula durante i lavori su ddl intercettazioni”. Continuano anche le micro manifestazioni dei viola. Che dopo il presidio a Firenze – durato un’intera settimana – annunciano nuove iniziative. Per oggi: appuntamenti a Roma e a Parma.
Il lavoro della società civile. Una nuova mobilitazione. Promossa dalla Federazione della Stampa Italiana, da Libertà e Giustizia e da altre associazioni. Che hanno deciso di presentare un esposto comune alla Corte europea per i diritti umani di Strasburgo e di “rivolgere un appello ai giuristi e ai costituzionalisti italiani, affinché formino un collegio di difesa per sostenere chiunque sarà colpito per aver disobbedito ad una legge ingiusta ed incivile”. In cantiere, inoltre, la promozione di “una grande manifestazione nazionale, nei tempi e nei modi che si renderanno necessari qualora questo scellerato ddl dovesse andare all’approvazione”.
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