Mentre ci si transtulla con i problemi giuridici connesi alle liste elettorali e con la fine - presunta - dell'orso bianco siamo invece confrontati con:
a) una crisi industriale e produttiva in Italia senza precedenti (e qui se ne parla da tempo)
b) espisodi crescenti di razzismo e fascismo strisciante (idem)
c) il rischio sempre ventilato di una crisi finanziaria che ci mette sullo stesso piano di grecia, spagna, portogallo ed iralanda
c) una drammatica incapacità ed incompetenza dell'opposizione nel riuscire ad assere alternativa valida.
A fronte di questo, leggere di questo caso, che risale a due anni fa ma molta specie.
Ormai è inutile cullarsi nel sogno della "patria democratica e civile" e guardare dall'alto il basso ventre degli stati uniti, l'Alabana, la Florida, il Texas. Quel lontano profondo sud, oggetto stereotipato della filmografia holliwodiana lo abbiamo in casa nel profondo nord, a Varese. Con la differenza che almeno oltre oceano vinceva il lieto fine. Da noi non so.
le accuse Il presidente di «a buon diritto»
Manconi denuncia un nuovo caso Cucchi
Una vicenda avvenuta nel 2008 a Varese: «Un uomo fermato in stato di ebbrezza subì violenze. Poi la morte»
http://www.corriere.it/cronache/10_marz ... aabe.shtml
MILANO - Luigi Manconi, presidente di A Buon Diritto ed ex sottosegretario alla Giustizia, ha riproposto la vicenda di Giuseppe Uva, una vicenda che, a suo dire, è «un altro caso Cucchi, peggio del caso Cucchi». Secondo la sua denuncia, un 43enne, Giuseppe Uva, sarebbe stato «fermato in stato di ebbrezza alle 3 del mattino del 14 giugno 2008, in una strada di Varese». L'uomo sarebbe poi stato «in balia di una decina di uomini tra carabinieri e poliziotti all'interno della caserma di via Saffi» dove, «per tre ore subisce violenze, sistematiche e ininterrotte: ecchimosi al volto e in varie parti del corpo, macchie di sangue tra il pube e la regione anale».
Audio - Manconi: «Quelle telefonate trascurate dall'indagine» di F. Del Rosso
TESTIMONE - Manconi riferisce l'esistenza di un presunto testimone che - secondo quanto si legge in una nota - «parla di urla strazianti che si ripetono per ore. L'intervento del 118, sollecitato dal testimone in questione, viene rifiutato dal centralinista della caserma». Alle 5 del mattino - continua il racconto di Manconi - «dalla caserma si chiede l'applicazione del trattamento sanitario obbligatorio per Uva, che viene trasportato prima al pronto soccorso e poi al reparto psichiatrico dell'ospedale di Circolo. Qui, secondo quanto accertato dall'indagine, gli vengono somministrati medicinali incompatibili con l'assunzione di alcol. Morirà alle ore 10.30». Dopo aver fatto questa narrazione dei fatti, Manconi si chiede come mai «nonostante le dettagliate testimonianze sulle responsabilità di carabinieri e polizia, in merito alle continue ripetute violenze subite ('un massacrò), si proceda 'contro ignoti» (Fonte Ansa)