La Comunità per L'Ulivo, per tutto L'Ulivo dal 1995
FAIL (the browser should render some flash content, not this).

Un passo verso la vita artificiale

Dall'innovazione tecnologica alla ricerca, vogliamo trattare in particolar modo i temi legati all'ambiente ed alla energia, non solo pero' con uno sguardo puramente tecnico ma anche con quello politico, piu' ampio, di respiro strategico

Un passo verso la vita artificiale

Messaggioda franz il 20/05/2010, 19:58

La scoperta
Ecco la cellula sintetica che si riproduce
"Un passo in più verso la vita artificiale"

L'annuncio clamoroso di Craig Venter, l'autore della prima mappa completa del Dna umano. La "creazione" nei laboratori di Rockville ottenuta assemblando i due batteri già protagonisti dei precedenti studi del genetista americano

ROMA - L'annuncio, clamoroso, lo ha affidato alla rivista Science: "Abbiamo progettato, sintetizzato e assemblato" cellule "capaci di autoreplicarsi". La creazione in laboratorio della prima cellula batterica artificiale rappresenta un altro progresso verso il traguardo cui Craig Venter ha dedicato tutta la sua ricerca:la realizzazione della vita artificiale. Venter, autore della prima mappa del Dna umano e del primo cromosoma sintetico, sarebbe dunque più vicino al traguardo.

"Pensiamo che sia davvero un risultato importante, sia dal punto di vista scientifico sia da quello filosofico. Di sicuro ha cambiato il punto di vista sulla definizione della vita", ha detto Venter. Il punto di arrivo sarà molto probabilmente una forma vivente interamente costruita in laboratorio e programmata per una funzione precisa. "La cellula artificiale - ha detto ancora Venter - è uno strumento davvero potente per progettare tutto quello che vogliamo far fare alla biologia. Abbiamo in mente un grandissimo numero di possibili applicazioni".

La prima cellula sintetica è stata chiamata Mycoplasma mycoides JCVI-syn1.0 ed è stata "costruita" nei laboratori del Craig Venter institute di Rockville, partendo da una cellula naturale che però è completamente controllata da un Dna artificiale. Per arrivarci, gli studiosi hanno fatto un'opera di assemblaggio utilizzando i batteri che da sempre sono protagonisti delle ricerche di Ventre sulla vita artificiale: il Mycoplasma mycoides e il Mycoplasma capricolum.

Dal primo dei due, riproducendone artificialmente il genoma, nel 2007 i ricercatori avevano ottenuto il primo Dna sintetico. Due anni dopo, il primo trapianto di Dna fu invece realizzato trasferendo il genoma (naturale) del Mycoplasma mycoides nel Mycoplasma capricolum.

La nuova scoperta è il frutto di quei due procedimenti messi insieme, ottenuto trapiantando il Dna sintetico e scaricandolo, come il programma di un computer, in una cellula batterica privata del suo Dna.

"E' la prima cellula sintetica mai costruita", ha osservato Venter. "La chiamiamo sintetica - ha aggiunto - perché è stata ottenuta a partire da un cromosoma artificiale, costruito utilizzando informazioni elaborate in un computer, composti chimici e un sintetizzatore di Dna". Il Dna artificiale è composto da circa un milione di lettere contro i 3,2 miliardi di quello naturale, ma per il resto è del tutto simile, tanto che solo una sorta di "filigrana molecolare" consente di riconoscerne l'origine artificiale.

(20 maggio 2010) http://www.repubblica.it
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58


Re: Un passo verso la vita artificiale

Messaggioda franz il 21/05/2010, 8:44

la cellula artificiale: il commento
L'ultimo passo sarà la nascita
di un organismo tutto sintetico
Quello che manca adesso è solo costruire artificialmente anche la cellula che ospita il Dna


Passando direttamente dal computer alla cellula, il Dna può creare una nuova identità cellulare in una cellula che ne aveva già una. La specificità della vita sta nella sequenza nucleotidica della corrispondente molecola di Dna, molecola che può essere sintetizzata chimicamente partendo dalla sua struttura conservata in un computer. Questo in sintesi è il messaggio limpido e lineare dell’ultimo esperimento di Craig Venter, che ha in verità più un’importanza teorica che pratica. Il Dna dirige in prima persona tutte le operazioni dell’organismo, unicellulare o pluricellulare, compresa quella di assegnargli un’identità.

Questa è storia vecchia e abbastanza evidente per i biologi di oggi, ma ancora dura a penetrare nell’immaginario dell’uomo della strada, anche colto. Perché la vita sembra possedere sempre qualcosa di magico o di mistico, qualcosa di non riducibile a semplici giochi di molecole. Ogni annuncio di una creazione artificiale di una vita riceve in genere commenti ironici e si accusa lo sperimentatore di fare affermazioni avventate. Fra questi sperimentatori arditi ma non avventati figura certamente Craig Venter che ama gli annunci clamorosi, e anche un po' il paradosso, ma che conosce di sicuro il fatto suo e che dirige un'équipe di ricercatori di tutto rispetto. Costoro erano già riusciti a far cambiare specie a un batterio inserendoci il Dna di un altro batterio. Ciò significa che, anche se all'inizio il nuovo Dna si trova in un ambiente non suo, cioè in una cellula batterica di una specie diversa, dopo pochi minuti questo Dna ha saputo dirigere la sintesi ex novo di tutte le sostanze, in primo luogo proteine, che costituiscono la nuova cellula.

Questa operazione è stata compiuta per gradi negli ultimi due o tre anni, vincendo enormi difficoltà tecniche e grandi resistenze psicologiche. In particolare, l'ultimo passo è stato, molto di recente, il trasferimento di un Dna da un batterio a un altro, ma dopo essere passato per la cellula di un fungo. L’idea era quindi quella di essere sicuri che il Dna si fosse «ripulito» di ogni possibile contaminante prima di essere trasferito. Ci si voleva accertare cioè che fosse quasi «nudo». Ma forse non nudo del tutto, avrebbe commentato qualcuno. Ecco allora l’ultimo esperimento, quello che stiamo commentando. Il Dna non viene estratto da nessuna parte, ma viene sintetizzato chimicamente, nucleotide per nucleotide, a partire da una sequenza immagazzinata in un computer e lunga più di un milione di nucleotidi. In questa maniera il Dna è veramente nudo e puro, e ciononostante sa fare il suo compito partendo da zero.

È vita questa? È nuova vita? Per quanto concerne la specificità e l’identità certamente sì: si passa da una sequenza digitalizzata in un computer alla cellula direttamente. È certamente vita programmata e realizzata. Quello che manca adesso è solo costruire artificialmente anche la cellula che ospita il Dna; poi non ci saranno più obiezioni, si spera. Certo non è un’impresa da poco, ma non ci sono ragioni serie per dubitarne. In seguito si potranno costruire batteri «su misura» perché sappiano compiere specifiche funzioni e poi, chissà, anche qualche cellula superiore. Il fatto è che l’uomo sa sempre di più e non sa trattenersi dal fare.

Edoardo Boncinelli
21 maggio 2010 www.corriere.it
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Un passo verso la vita artificiale

Messaggioda franz il 21/05/2010, 8:46

L'intervista all'esperto
«Ora la cellula non ha più segreti
Scoperta che cambierà il mondo»

Corbellini: «È come avere un meccano: si va verso la possibilità di inventare forme di vita artificiali»

ROMA – Gilberto Corbellini, uno dei maggiori studiosi di biologia molecolare, docente di storia di medicina e bioetica all'università La Sapienza, accoglie con entusiasmo l'atteso annuncio di Craig Venter sulla creazione in laboratorio della prima cellula artificiale.

Qual è il significato di questa scoperta?
Innanzitutto sono state individuate le strutture molecolari di una cellula, quelle necessarie al suo funzionamento. I ricercatori del gruppo di Venter hanno scomposto e poi rimontato le sue componenti, ad esempio i cromosomi e i complessi biochimici, individuando il numero di geni minimo che servono per farla vivere. Una cellula è composta di tanti pezzetti ed era fondamentale capire quali fossero essenziali per farla funzionare e replicare.

Quali saranno i passi successivi?
Da ora si potranno aggiungere a questa struttura minima altre componenti. Immaginiamo un computer cui si aggiungano schede. Disponiamo di unità operative minime sulle quali montare ad esempio geni anche presi da altre cellule per ottenere la produzione di enzimi nuovi capaci di metabolizzare uno zucchero o di digerire idrocarburi. Avremo nuovi organismi artificiali, con caratteristiche che non esistono in natura, di cui sperimentare le potenzialità.

Le combinazioni sono in teoria infinite?
Sì, ma ora bisogna vedere cosa questa cellula artificiale accetta e riesce a far funzionare. A partire da questo organismo possono capire quali sono gli elementi essenziali di altri microrganismi e vedere se in essi esistono gli stessi moduli. Si faranno confronti. Arriveremo forse a capire l'evoluzione della vita. È una scoperta straordinaria sia dal punto di vista conoscitivo e sia applicativo. Si va verso la possibilità di inventare forme di vita artificiali, come avere in mano un meccano con cui costruire forme infinite.

Sul piano dei benefici che potrebbero derivarne per l’uomo è una scoperta importante o è una rivoluzione confinata al mondo del laboratorio?
È una scoperta rivoluzionaria anche per uomo. Se riuscissimo a creare cellule con le caratteristiche desiderate potremmo pensare a quelle che producono farmaci. Potremmo capire i meccanismi della replicazione cellulare e comprendere i processi patologici alla base delle malattia.

Venter pensa di realizzare il suo sogno: costruire batteri salva-ambiente con un Dna programmato? Che cosa si può immaginare come applicazioni pratiche?
Si possono immaginare applicazioni infinite, anche per l’ambiente. Pensiamo al petrolio riversato in mare nella Louisiana. Avremmo la possibilità di utilizzare microrganismi per disinquinare ambiente degradando il petrolio. Prospettive lontane? Non troppo. Consideriamo che ci sono voluti 10 anni per decodificare il Dna, la metà rispetto a quanto si prevedeva. Per costruire la cellula artificiale sono bastati 8 anni. Significa che andiamo spediti. Le biotecnologie corrono velocemente. D'altra parte, le informazioni ottenute in vari campi della ricerca di base sono enormi e potrebbero essere usate per far decollare questo progetto. Venter non parla a caso. Finora ha realizzato tutte le sue promesse.

Margherita De Bac
21 maggio 2010 www.corriere.it
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Un passo verso la vita artificiale

Messaggioda pianogrande il 21/05/2010, 9:31

Naturale, innaturale, sovrannaturale.
Materiale, spirituale.
Tecnico scientifico, umanistico.
Tutte le divisioni convenzionali che condizionano la nostra cultura (ed il nostro agire) verranno rispolverate in questo frangente.

La vita è ...... nelle cose.
Non è una entità a sé stante che entra ed esce dalle cose, magari, per volere di un'altra entità che dirige il traffico.
Sempre di più aumenta la parte, da noi, conosciuta dell'universo e tutte quelle suddivisioni avranno sempre meno motivo di esistere.
Fotti il sistema. Studia.
pianogrande
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 10611
Iscritto il: 23/05/2008, 23:52

Re: Un passo verso la vita artificiale

Messaggioda franz il 21/05/2010, 10:50

pianogrande ha scritto:Tutte le divisioni convenzionali che condizionano la nostra cultura (ed il nostro agire) verranno rispolverate in questo frangente.
....
Sempre di più aumenta la parte, da noi, conosciuta dell'universo e tutte quelle suddivisioni avranno sempre meno motivo di esistere.

Rispolverate e riattualizzate. Alcune spariranno, ... vuoi scommettere che ne appariranno di nuove?

Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Un passo verso la vita artificiale

Messaggioda mauri il 21/05/2010, 11:45

dio è morto ed era anche l'ora

franz ha scritto:... vuoi scommettere che ne appariranno di nuove?

Franz


intendi un novo dio? con tutte le correlazioni annesse? ah il terzo segreto di fatima dunque si realizza con una micro cellartificio, la culla di un nuovo dio che magari nel futuro riunirà tutte le religioni del mondo sotto una cappella unica
che salvi madre terra dalla distruzione, speriamo in tempo per salvarne quualchecossa
ciao, mauri

ps
ora sentiamo cosa ne pensa il vaticano
mauri
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1961
Iscritto il: 16/06/2008, 10:57

Immancabilmente ...

Messaggioda franz il 21/05/2010, 11:54

se potessi guadgnare 1 centesimo ogni volte che ....

Aspettavo le prime dichiarazioni .... nel senso che avrei anche potuto anticiparle quasi parola per parola.

Il fatto di "giocare a fare Dio" era la piu' quotata.

Seguirà prima o poi l'invocazione del principio di precauzione da parte degli ambientalisti piu' rigorsi, di quelli che "la natura è cosi' e non si deve cambiare.

Probabilmente nel Regno Unito già scommettono :lol:


Vita artificiale, Bagnasco
"Segno dell'intelligenza umana"

Il presidente della Cei sulla scoperta del gruppo di Venter: "Ogni acquisizione scientifica deve sempre essere commisurata alla dimensione etica". Creato un batterio col Dna sintetico, che può riprodursi. Lo scienziato accusato di giocare a fare Dio: "Presto sarà utile all'uomo"


In conclusione:
Se il merito è dell'intelligenza, a sua volta dono di Dio, il merito è di Dio.
Soprattutto se useremo l'intelligenza in linea con quanto vuole Dio, il quale ovviamente ci parla attraverso la Chiesa.
Quando questo non avviene allora l'uomo "gioca a fare Dio".
Tutto giusto?
Ulteriori dettagli domenica prossima, in Piazza San Pietro.

Franz
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Re: Un passo verso la vita artificiale

Messaggioda annalu il 21/05/2010, 15:06

Tra gli articoli citati da Franz, quello che condivido maggiormente è quello di Edoardo Boncinelli: Venter è uno scienziato molto abile nel saper "vendere" le sue scoperte.
L'articolo originale è riportato qui sul Guardian, per chi volesse prendersi la briga di leggerlo. E' un progresso molto interessante nella "costruzione" di batteri ingegnerizzati (cioè con geni estranei introdotti per far eseguire funzioni scelte da noi) ed anche per la comprensione dei meccanismi della genetica, ma non rappresenta un vero salto di qualità verso la vita artificiale rispetto ai numerosi esperimenti che l'hanno preceduto. Tra l'altro, è vero che il DNA che Venter ha introdotto nel suo nuovo batterio è prodotto al computer (almeno in larga parte) ma copiando il genoma "naturale" di un'altra specie nota: è ancora l'evoluzione ad aver prodotto le sequenze che consentono a quel DNA di dirigere la vita e la moltiplicazione cellulare, anche se non è cosa da poco che Venter abbia scoperto come riprodurle in laboratorio in modo che ancora funzionino.
Ovviamente Craig Venter usa terminologie studiate apposta per colpire la fantasia del pubblico, e ci riesce.
Quanto alla vita, che si tratti in realtà di qualcosa che si potrebbe definire come una "macchina chimica", è noto da tempo, e da tempo l'uomo si è dimostrato capace di modificarla piegandola ai propri scopi.
Nell'ultimo secolo poi lo sviluppo di questo ramo della scienza è stato vorticoso: dai trapianti di organi all'ingegneria genetica, le differenza tra "naturale" e "artificiale"si va progressivamente sfumando.

annalu
annalu
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 1387
Iscritto il: 17/05/2008, 11:01

Re: Un passo verso la vita artificiale

Messaggioda franz il 21/05/2010, 17:13

Vita artificiale, i "timori" di Obama
Bagnasco: "Segno di intelligenza umana"

Il presidente Usa chiede alla commissione bioetica un parere sulla scoperta di Venter che ammette: "Consapevoli dei rischi". Il Vaticano: "Un ottimo motore, ma non è la vita"

ROMA - Un rapporto entro sei mesi sulle questioni sollevate dalla creazione della prima cellula batterica sintetica: all'indomani dell'annuncio dei risultati ottenuti dal biologo americano J.Craig Venter, il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, ha chiesto alla commissione di bioetica della Casa Bianca di redigere uno studio approfondito. Obama ha detto che i nuovi sviluppi sollevano "timori autentici". Mentre possibilista e cauto appare il Vaticano, con un cenno di apprezzamento per il valore della scoperta dal capo dei vescovi cattolici, cardinale Bagnasco.

La Casa Bianca. "In questo studio - è la richiesta del presidente agli esperti di bioetica - la Commissione dovrebbe considerare i benefici potenziali per la medicina, l'ambiente, la sicurezza e in genere per la ricerca. E allo stesso tempo i rischi potenziali per la salute, la sicurezza e altro". La commissione, dice Obama, "dovrebbe esprimere raccomandazioni sulle azioni che il governo dovrebbe intraprendere per far sì che l'America goda dei benefici di questo campo della scienza in evoluzione, nello stesso tempo identificandone gli appropriati confini etici e minimizzandone i rischi identificabili".

Implicazioni "potenzialmente dannose". Lo scienziato americano Craig Venter, autore della creazione della 'cellula sintetica' in laboratorio, sa che il suo studio è sotto la lente di ingrandimento della Casa Bianca e del Congresso degli Stati Uniti per alcune sue implicazioni "potenzialmente dannose". Ad ammetterlo è lo stesso Venter, secondo quanto scrive oggi il San Diego Union Tribune che riporta una sua intervista. Venter ha ammesso di aver effettuato una relazione all'amministrazione del presidente Obama sui suoi esperimenti.
"E la settimana scorsa abbiamo informato anche membri del Congresso - ha precisato lo scienziato - stiamo sviluppando lavori cominciati nel 2003 con finanziamenti del Dipartimento dell'Energia". "Il nostro lavoro - ha proseguito Venter - è stato verificato dalla Casa Bianca perché riguarda tecnologie potenti che presentano alcune potenzialità di creare agenti che potrebbero essere dannosi. Stiamo lavorando con l'amministrazione su questo
aspetto". Lo scienziato ha ammesso anche che "c'è un rischio modesto, ma vogliamo affrontare qualsiasi rischio. E vogliamo anche sottoporci alle verifiche etiche più opportune: questo comporta una visione filosofica della vita".

"Un ottimo motore, ma non è la vita". Un freno agli entusiasmi suscitati anche nella Chiesa dalla notizia della produzione di cellule sintetiche lo mette l'Osservatore Romano che titola: "Un ottimo motore, ma non è la vita". "Al di là dei proclami e dei titoli di giornale - scrive in prima pagina il quotidiano della Santa Sede - è stato ottenuto un risultato interessante che può trovare applicazioni e che deve avere delle regole, come tutte le cose che toccano il cuore della vita". "L'ingegneria genetica - ammette l'Osservatore - può fare del bene: basti pensare alle possibilità di curare malattie cromosomiche". Ma "si tratta di unire al coraggio la cautela". Per l'Osservatore Romano, in sostanza, siamo davanti a ''un lavoro di ingegneria genetica di alto livello, un passo oltre la sostituzione di parti del Dna. Ma in realtà non si è creata la vita, se ne è sostituito uno dei motori''. E in proposito cita, dal New York Times, il genetista David Baltimore del California Institute of Technology, per il quale i laboratori coinvolti dalla ricerca ''non hanno creato la vita: l'hanno solo copiata''. Il bioingegnere Jim Collins dice che ''questo non rappresenta la creazione di vita da zero''. Le azioni sul genoma possono, si spera, si legge sull'Osservatore, curare, ma vanno a toccare un terreno fragilissimo in cui l'ambiente e la manipolazione giocano un ruolo che non deve essere sottovalutato. In proposito, l'Osservatore dà conto anche dei timori di molti che sono ''preoccupati per i possibili sviluppi futuri di organismi geneticamente modificati''.

I vescovi cattolici. La creazione della cellula artificiale "è un ulteriore segno della grande intelligenza dell'uomo". Così, a Torino, il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, prima di entrare in Duomo per visitare la Sindone, insieme ai pellegrini della diocesi di Genova, ha commentato la notizia della nascita della prima vita artificiale 1.

"Non conosco i termini precisi della questione
- ha spiegato il cardinale - ho letto solo i titoli sui giornali questa mattina, ma certamente se le cose stanno così questo è un ulteriore segno dell'intelligenza, dono di Dio per conoscere meglio il creato e poterlo meglio ordinare". E poi ha agginto: "D'altra parte l'intelligenza non è mai senza responsabilità, quindi ogni forma di intelligenza e ogni acquisizione scientifica deve sempre essere commisurata alla dimensione etica, che ha a cuore la dignità vera di ogni persona nella prospettiva del creato".

"È necessario saperne di più". La Santa Sede, per bocca del portavoce vaticano, padre Federico Lombardi, riguardo all'annuncio della prima cellula artificiale costruita in laboratorio e capace di dividersi e moltiplicarsi come qualsiasi altra cellula vivente, si muove con cautela: "È necessario aspettare di saperne di più".

"Non creazione, ma manipolazione". Anche monsignor Elio Sgreccia, presidente emerito della Pontificia Accademia per la Vita, sul risultato raggiunto negli Stati Uniti presso l'istituto del genetista Craig Venter, invita ad aspettare ulteriori notizie. "Non siamo ancora alla creazione di una cellula artificiale", quanto piuttosto alla "manipolazione del genoma", ha detto Sgreccia che ha aggiunto: "ciò non vuol dire che non ci sia una responsabilità. Bisogna vedere che cosa si vuole creare".

"Un importante passo in avanti". Il giorno dopo la notizia della prima vita artificiale, il professor Ian Wilmut, 'papà' della pecora Dolly commenta: "I ricercatori hanno dimostrato grande abilità tecnica con il loro lavoro per modificare un organismo, introducendo un intero genoma. Si tratta di un passo avanti interessante nella nostra capacità di allevare organismi con specifiche caratteristiche". Uno studio, quello sugli organismi con caratteristiche specifiche, che l'uomo sta portando avanti da molti anni, per trovare le soluzioni più utili ai suoi bisogni. "I lieviti sono stati modificati per renderli più idonei alla produzione di birra, vino o pane. Questa nuova ricerca potrebbe estendersi in campi che non possiamo ancora immaginare".

Veronesi: "Una conquista notevole". La cellula artificiale di Craig Venter è ''una conquista notevole perché dà
all'uomo la percezione della forza del suo intelletto'', afferma l'oncologo Umberto Veronesi, che però aggiunge: se ideologicamente è un grande passo in avanti, praticamente non succederà niente di concreto nei prossimi anni. L'unica implicazione immediata sarà un'esplosione della ricerca sul Dna''. Il direttore scientifico dell'Istituto europeo di oncologia ha poi aggiunto:''Non bisogna avere né paura né aspettarsi grandi miracoli per la medicina'', anche se questo tipo di ricerca ''è già molto intenso, ma con questa scoperta cominciamo a renderci conto che l'applicazione dei sistemi informatici alla ricerca sul Dna questa volta raddoppia il suo interesse, perché possiamo costruire Dna in laboratorio''.

Molto tempo prima di vedere effetti pratici.
D'accordo con Veronesi è Paolo Vezzoni, direttore del Reparto Genoma Umano dell'Istituto di Tecnologie Biomediche del CNR di Milano, secondo il quale il significato più grande che ha la creazione della prima cellula sintetica ''è un significato più che altro filosofico, perché per le ricadute pratiche, se ce ne saranno, bisognerà aspettare molto tempo''. ''La produzione di farmaci che si è ipotizzata - ha detto Vezzoni - non è sicuramente immediata. Per quanto riguarda gli sviluppi futuri la scoperta apre una via in linea teorica: potrà aiutare nella manipolazione dei genomi, ma anche questa non è una cosa così immediata e la manipolazione di batteri per produrre farmaci c'era già''.

Critiche e perplessità
. Il risultato ottenuto da Craig Venter ha suscitato critiche da parte di personalità come il professore britannico Tom Wakeford, direttore di etica e del Centro di ricerche biologiche dell'Università di Newcastle: "Cio che più spaventa, dal punto di vista etico - ha scritto sulle colonne dell'Independent - è l'interesse commerciale di Venter. Per lui l'innovazione avviene sotto l'egida del segreto commerciale e poi rivela il futuro al mondo e questo è profondamente antidemocratico e va contro l'apertura e la trasparenza che caratterizza la buona scienza". Non è nuova l'insofferenza del mondo scientifico per la strategia di Venter, che ammanta di segreto le proprie ricerche senza condividerle, prima di aver ottenuto il risultato, con la comunità scientifica internazionale. La segretezza che circonda il suo laboratorio di Rockville è leggendaria, e il luogo è perfino oscurato per il servizio Google street view, che fotografa a fini orientativi tutte le strade del mondo.

(21 maggio 2010) www.repubblica.it
“Il segreto della FELICITÀ è la LIBERTÀ. E il segreto della Libertà è il CORAGGIO” (Tucidide, V secolo a.C. )
“Freedom must be armed better than tyranny” (Zelenskyy)
Avatar utente
franz
forumulivista
forumulivista
 
Messaggi: 22077
Iscritto il: 17/05/2008, 14:58

Prossimo

Torna a Ecologia, Energia, Innovazione, Ricerca

Chi c’è in linea

Visitano il forum: Nessuno e 2 ospiti