Robyn ha scritto:Anche l'e-commerce è sottoposto alle norme antidumping se per ex acquisto dalla Cina.Di certo bisognerà capire quale strada scegliere per evitare che l'innovazione tecnologica tagli milioni di posti lavoro.Senza il lavoro c'è solo il ripiegamento e la caduta del capitalismo.I partiti di sinistra si trovano di fronte a scenari per essi inediti diceva Berlinguer,c'è la crisi della socialdemocrazia tedesca e anche il laburismo inglese accusa segni di crisi
Per ora l'unico dumping accertato è quello sull'acciaio.
Se compro uno smartwatch dalla Cina a 12 euro (fatto) quando qui costa tra 80 e 100, il dumping (vendita sotto costo di produzione) non c'è e nel caso va dimostrata.
Il fatto è che voi proprio non sapete e non capite quali sono i reali costi di produzione.
Io ricordo che rimasi stupito 40 anni fa a scoprire che un libro venduto a 5'000 lire in realtà costava meno di 200 a stamparlo e rilegarlo. Poi c'era il compenso degli autori (ma tanti oggi pagano per vedere pubblicata la loro perla) ed il grandissimo costo era dato dalla distribuzione :grossisti anche 20~25% e librerie 35~40%. Quindi un ammodernamento della catena distributiva implica sconti superiori al 50~60% e ci si guadagna pure. Senza fare alcun "dumping".
Tra l'altro il congelatore (Hoover, azienda USA) che ho preso, l'ho trovato in un e-commerce svizzero, quindi tutto sommato c'erano sotto le tassi locali ed il guadagno di un e-negoziante elvetico. Nessun dumping.
Quello che dovremmo riflettere è comunque quanto costerebbe un frigorifero simile fatto in Italia, con sotto il costo delle tasse italiane e del sistema Italia. Secondo me come minimo 800.
PS: il futuro non è nella produzione ma nei servizi che possiamo dare attorno al prodotto.
Oggi un computer costa veramente molto poco (e li fanno in Asia, non certo in Italia) ma attorno al computer c'è formazione (e si guadagna bene) e assistenza (idem). Ma bisogna essere capaci di fornire formazione e assistenza.