Il made in Italy vola fuori dalla Ue: export +9,2% annuo, il surplus di marzo a 4 miliardi
I dati Istat di marzo: complessivamente le importazioni sono salite del 4% su mese e del 9,7% su anno, l'export è aumentato dell'1,8% su mese e del 9,2% su anno. Nel primo trimestre il saldo raggiunge i 7,8 miliardi, che diventano 16,4 senza l'energia
Il made in Italy vola fuori dalla Ue: export +9,2% annuo, il surplus di marzo a 4 miliardi
MILANO - I prodotti italiani vendono bene fuori dai confini europei e la bilancia commerciale rafforza l'attivo mensile. E' la sintesi dei dati su esportazioni e importazioni dell'Istat.
Crescono dunque i flussi commerciali da e per l'Italia: nel marzo scorso, rileva l'Istat, le importazioni hanno fatto registrare un +4%, mentre le esportazioni sono salite dell'1,8%. L'Istituto di Statistica traccia anche un miglioramento dell’avanzo commerciale, che è di 4 miliardi rispetto ai 3,8 miliardi del marzo 2014. Al netto dell’energia, sottolineano gli statistici, la bilancia risulta in attivo per 7,1 miliardi. Nel primo trimestre dell’anno il saldo raggiunge i 7,8 miliardi (16,4 miliardi al netto dei prodotti energetici).
"L’incremento congiunturale dell’export", spiega l'Istat, "è determinato da una crescita delle vendite sia verso i mercati extra Ue (+2,2%) sia verso quelli Ue (+1,5%). I prodotti energetici (+8,4%), i beni di consumo non durevoli (+3,2%) e i prodotti intermedi (+1,9%) sono in forte espansione. L’aumento congiunturale dell’import è principalmente da attribuire all’area extra Ue (+4,9%). La crescita è diffusa a tutti i principali raggruppamenti di beni ed è particolarmente rilevante per i prodotti energetici (+7,7%) e i beni di consumo (+5,0%)".
Guardando al primo trimestre 2015, aggiunge l'Istat, "la positiva dinamica congiunturale dell’export (+1,2%) è da ascrivere all’area extra Ue (+2,9%). Al netto dei prodotti energetici la crescita è più sostenuta (+1,9%) e soprattutto i beni strumentali (+4,0%) registrano una rilevante espansione.
L'andamento annuo delle esportazioni è rassicurante: a marzo si è registrata infatti una crescita del 9,2%, trainata dalle vendite verso l’area extra Ue (+13,2%). I valori medi unitari (+2,8%) e i volumi (+6,3%) sono entrambi in espansione. Sempre a marzo, il notevole incremento tendenziale dell’import (+9,7%) è determinato dalla crescita degli acquisti sia dall’area Ue (+10,1%) sia da quella extra Ue (+9,1%). La forte crescita tendenziale per entrambi i flussi è condizionata da una differenza nei giorni lavorativi (22 a marzo 2015 rispetto a 21 a marzo 2014). La variazione tendenziale corretta per i giorni di calendario è pari a +7,8% per le esportazioni e +8,4% per le importazioni.
A marzo 2015, la crescita tendenziale dell’export è particolarmente sostenuta per Stati Uniti (+44,0%) e paesi OPEC
(+18,2%). In marcata crescita le vendite di autoveicoli (+28,0%) e di mezzi di trasporto, autoveicoli esclusi (+23,8%). Gli acquisti dalla Cina (+51,9%) e quelli di articoli sportivi, giochi, strumenti musicali, preziosi, strumenti medici e altri prodotti n.c.a. (+28,5%) sono in forte crescita.
http://www.repubblica.it/economia/2015/ ... ef=HRER2-1