Sul criterio di moderazione (era: Contro la violenza dei ...)

le volgari accuse della ns sentarice Anna Finocchiaro
la ineffabile Anna a non scendere in bassezze degne
insinuazioni vergognose
sbagliano anche i migliori politici, figuriamo ci se non può capitare ad Anna
Queste citate sono le chicche di un comizietto degno dell'Ultima Raffica di Salò.
Mi schiero accanto a Iafran, accusato di una scemenza, da parte di una moderazione che invece sembra cieca di fronte ad un linguaggio aggressivo e insultante, sistematicam,ente insultante, di questo individuo che si firma Disallineato.
Sia chiara una cosa: per me l'individuo in questione, così come chiunque altro, può scrivere quello che vuole, e ricorrere a tutti gl'insulti che preferisce. Io sono anche per il vaffanculo libero, e credo fermamente che le cazzate abbiano tutto il diritto di essere chiamate cazzate.
E' una questione di stile personale, non di divieti.
Ma quella che segnalo è l'adozione - da parte dei redattori o moderatori - di pesi e misure diversi, e francamente non comprensibili.
Non mi riferisco solo all'appunto, davvero ridicolo, fatto a Iafran, ma anche all'intervento smodato contro la Finocchiaro, che è assai peggio infarcito di insulti che non l'innocente post dello stesso Iafran: non secondo il mio metro di giudizio, ma secondo quello - così schifiltoso - della moderazione.
la ineffabile Anna a non scendere in bassezze degne
insinuazioni vergognose
sbagliano anche i migliori politici, figuriamo ci se non può capitare ad Anna
Queste citate sono le chicche di un comizietto degno dell'Ultima Raffica di Salò.
Mi schiero accanto a Iafran, accusato di una scemenza, da parte di una moderazione che invece sembra cieca di fronte ad un linguaggio aggressivo e insultante, sistematicam,ente insultante, di questo individuo che si firma Disallineato.
Sia chiara una cosa: per me l'individuo in questione, così come chiunque altro, può scrivere quello che vuole, e ricorrere a tutti gl'insulti che preferisce. Io sono anche per il vaffanculo libero, e credo fermamente che le cazzate abbiano tutto il diritto di essere chiamate cazzate.
E' una questione di stile personale, non di divieti.
Ma quella che segnalo è l'adozione - da parte dei redattori o moderatori - di pesi e misure diversi, e francamente non comprensibili.
Non mi riferisco solo all'appunto, davvero ridicolo, fatto a Iafran, ma anche all'intervento smodato contro la Finocchiaro, che è assai peggio infarcito di insulti che non l'innocente post dello stesso Iafran: non secondo il mio metro di giudizio, ma secondo quello - così schifiltoso - della moderazione.